C’è anche Tages Capital sgr, tramite il fondo Tages Helios Net Zero, nell’operazione IPlanet (si veda qui il comunicato stampa), joint venture paritetica romana annunciata a ottobre da IP-Italiana Petroli spa e Macquarie Capital per portare le ricariche elettriche veloci e ultraveloci in oltre 500 aree di servizio in tutta Italia (si veda altro articolo di BeBeez), il cui closing è avvenuto la settimana scorsa (si veda qui il comunicato stampa). L’asset manager specializzato in fondi di investimento alternativi di private markets, presieduto da Umberto Quadrino, ha infatti firmato un accordo vincolante con il gruppo australiano per co-investire attraverso il suo veicolo dedicato all’investimento in energie rinnovabili e alla transizione energetica in EV Asset Holding spa, che controlla il 50% di IPlanet.
Secondo quanto risulta a BeBeez, il valore dell’operazione supera i 500 milioni di euro. IPlanet si occuperà dell’integrazione dei distributori di carburante tradizionali con le colonnine di ricarica elettrica in 510 delle 4.500 stazioni di servizio IP urbane ed extraurbane (autostrade escluse) in prossimità di aree commerciali o densamente trafficate, operazione che dovrebbe essere completata entro il 2032.
IPlanet ha già pronto un piano di investimenti del valore di oltre 200 milioni per i prossimi tre anni, sostenuto da undici istituzioni finanziarie italiane e internazionali, per l’elettrificazione fast (150 chilowatt) e ultrafast (almeno 300 chilowatt) delle prime 300 stazioni di servizio IP. A finanziare tale piano è un pool di finanziatori, assistito dallo studio legale internazionale Ashurst e composto da Banco BPM, Bank of China, BBVA CIB, BPER, ICBC, Intesa Sanpaolo, Nomura, Rabobank, SMBC, Crédit Agricole-Corporate & Investment Bank e MUFG, di cui questi ultimi hanno agito anche in qualità di joint sustainability coordinators.
Mediobanca ha assistito Macquarie Capital e IP in qualità di financial advisor, mentre EY ha svolto le attività di financial advisory e di tax due diligence. Gatti Pavesi Bianchi Ludovici ha supportato IPlanet in veste di advisor legale nell’interesse sia di IP che di Macquarie Capital in relazione all’esecuzione dell’intera operazione, mentre Chiomenti ha continuato ad assistere Macquarie Capital in qualità di consulente legale per gli aspetti di diritto societario, amministrativo e di Antitrust e dell’ottenimento della relativa clearance. Freshfields Bruckhaus Deringer ha invece assistito EV Asset Holding e IP nel finanziamento concesso dal pool bancario.
“Siamo entusiasti dell’inizio di questa nuova avventura nel campo della mobilità sostenibile, che dà la misura della concretezza del nostro impegno per la transizione”, ha commentato Ugo Brachetti Peretti, presidente del Gruppo IP, controllato dalla sua famiglia tramite Api Holding, che ha firmato il contratto definitivo assieme all’amministratore delegato Alberto Chiarini e all’executive director Infrastructure & Energy Capital e head di Macquarie Capital Italy Roberto Purcaro.
“Tages è lieta di partecipare alla transizione verso una mobilità sostenibile attraverso la collaborazione con Macquarie, leader globale nel campo delle infrastrutture. Grazie all’investimento in IPlanet potremo avere un ruolo fondamentale nell’infrastrutturazione delle ricariche elettriche di ultima generazione, garantendo una copertura ottimale su tutto il territorio”, ha aggiunto Quadrino.
L’operazione ha ricevuto il via libera ai fini Antitrust dalla Commissione europea a metà marzo e riguarda principalmente l’installazione e la gestione di stazioni di ricarica pubblica ultraveloce per veicoli elettrici al di fuori delle autostrade in Italia, nonché la fornitura di servizi di abbonamento per stazioni di ricarica pubblica per veicoli elettrici. L’obiettivo è quello di consentire ai viaggiatori un rifornimento in circa 15 minuti, riducendo i tempi di attesa e agevolando un maggiore utilizzo dell’auto elettrica. Si prevede, inoltre, che in numerose aree di servizio IPlanet l’energia elettrica sarà fornita da pannelli solari installati in loco e gestita da sistemi di stoccaggio a batteria per consentire un utilizzo ottimale della fonte rinnovabile.
La mobilità elettrica è uno dei principali temi previsti dal Piano nazionale integrato per l’energia e il clima, che ha alzato l’obiettivo del numero di auto elettriche circolanti in Italia al 2030 a 6,6 milioni e la quota delle rinnovabili nei trasporti fissata al 22% alla fine di questo decennio.
Italiana Petroli, fondata nel 1933 dalla famiglia Brachetti Peretti, che conta attualmente 1.600 dipendenti, ha chiuso il 2022 con ricavi che sfiorano i 9,1 miliardi di euro, in crescita del 103% rispetto all’esercizio precedente, un ebitda di quasi 832,3 milioni, in aumento del 9,15% rispetto al 2021, e debiti finanziari netti di 57,26 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Il gruppo è diventato il primo operatore privato in Italia nel settore della distribuzione dei carburanti dopo aver rilevato alla fine del 2022 i punti vendita ESSO, oltre a diverse attività di deposito e raffinazione, dal gigante americano Exxon.
Nel mese di novembre del 2017, attraverso Api-Anonima Petroli Italiana, il gruppo IP si era aggiudicato l’intero capitale di TotalErg spa, joint venture che faceva capo a Erg per il 51% e a Total per il 49%, valutata poco meno di 700 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo poi che, alla fine della primavera del 2022, il gruppo IP aveva rifinanziato il debito assicurandosi un nuovo finanziamento da 360 milioni di euro a sei anni, assistito per il 70% da garanzia SACE, e una linea di credito revolving da 100 milioni da un pool di banche composto da Banco BPM, Intesa Sanpaolo Divisione IMI Corporate & Investment Banking e UniCredit (mandated lead arranger e banche finanziatrici) e da BPER Banca, Banca Popolare di Sondrio, Banco di Sardegna e MPS Capital Services (banche finanziatrici) (si veda altro articolo di BeBeez).