A poco più di un anno di distanza da quando aveva rinunciato ad acquisire il Gruppo Coin (si veda altro articolo di BeBeez), da cui proveniva originariamente in seguito ad uno scorporo di ramo d’azienda (nel 2014), OVS spa, quotata a Piazza Affari e partecipata da Tamburi Investment Partners (TIP) al 28,44%, ha sottoscritto un accordo vincolante d’investimento con l’obiettivo di giungere in più fasi al 100% di Goldenpoint spa, cui fa capo uno dei più riconosciuti marchi italiani di intimo, moda mare e calze (si veda qui il comunicato stampa).
L’accordo prevede un primo investimento di 3 milioni di euro destinato a sottoscrivere un prestito obbligazionario convertibile e all’acquisito del 3% del capitale sociale della società, con la facoltà di arrivare al 51% entro il 31 luglio 2025, convertendo il prestito ed esercitando un’opzione di acquisto di azioni a fronte della corresponsione di un prezzo predeterminato, pagabile anche in azioni proprie. Successivamente, fra il 1° agosto 2026 ed il 31 luglio 2029, OVS potrà acquisire il rimanente 49% del capitale mediante l’esercizio di opzioni put&call. La valutazione si baserà su un multiplo dell’ebitda in linea con gli attuali moltiplicatori di OVS, da cui sottrarre la posizione finanziaria netta.
È inoltre previsto un floor, ha fatto sapere la società comunicando al mercato l’acquisizione, che non comporterà significativi assorbimenti di cassa e sarà finanziata interamente ricorrendo ai flussi generati da OVS, con un closing che è subordinato al verificarsi delle normali approvazioni regolamentari ed altre condizioni tipiche di simili operazioni.
Nell’ambito di questa transazione, lo studio legale Cappelli Rccd ha agito in qualità di consulente legale del gruppo acquirente, mentre PedersoliGattai ha assistito gli azionisti di Goldenpoint, con cui OVS aveva sottoscritto il 6 febbraio 2024 una lettera d’intenti per sviluppare una possibile partnership industriale (si veda qui il comunicato stampa), che poi si è concretizzata nell’ultima versione dell’accordo fra le due aziende.
Il marchio Goldenpoint è stato creato 23 anni fa come insegna del gruppo Golden Lady, fondato da Arnaldo e Nerino Grassi e, nel 2016, è stato successivamente separato conferendolo nella neocostituita Golden Point spa, la cui maggioranza (97,6%) fa capo alla holding Gilfin srl di cui è azionista di riferimento (60%) Monica Grassi, figlia di Nerino.
La società gestisce direttamente 320 dei 400 punti vendita che sono presenti in tutta Italia oltre che nelle principali città estere, generando (nel 2022) 98,4 milioni di euro di ricavi, con un ebitda negativo per 3,8 milioni, a fronte di un patrimonio netto pari a 34,8 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Grazie al supporto e all’integrazione con OVS, il business plan di Goldenpoint prevede un aumento delle vendite determinato dal rafforzamento dell’offerta commerciale, in particolare sulle categorie intimo e accessori, e la crescita della rete con negozi di maggiore dimensione. Al termine del piano, ha spiegato OVS, si può prevedere che cresca l’ebitda e ci sia un contributo ai risultati consolidati del gruppo acquirente, grazie anche al miglioramento del sourcing e all’effetto virtuoso della leva operativa.
OVS è stata fondata nel 1972 come divisione di Coin spa che gestiva grandi magazzini ed è stata scorporata 42 anni dopo, quotandola in borsa l’anno successivo (2015). Nel 2019 TIP ha acquisito la partecipazione residua di Coin (17,835%) arrivando così, in quel momento, al 22,747%. Due anni dopo l’azienda ha acquisito il marchio e 23 dei 27 punti vendita del retailer di abbigliamento in amministrazione controllata, Stefanel (si veda altro articolo di BeBeez), avviando un processo di aggregazione di cui fa parte anche l’accordo con gli azionisti di Goldenpoint.
Oltre al private equity Tamburi Investment Partners, i principali azionisti del gruppo sono Azimut Capital Management sgr (6,042%), Fideuram Asset Manager sgr (1,938%), Mediolanum Gestione Fondi sgr spa (1,468%), Luigi Enzo De Gasperi (1,389%), Australian Retirement Trust Pty ltd (1,218%), Stefano Beraldo (1,134%), l’ad dell’azienda, Cobas Asset Management Sgiic sa (0,7342%) e Centro Luce srl (0,6273%). Per effetto del programma di acquisto di azioni proprie per 20 milioni di euro avviato il 5 febbraio 2024, alla data del 5 aprile OVS deteneva l’11,698% del capitale (si veda qui il comunicato stampa).
Il programma era stato deliberato durante il consiglio di amministrazione del 31 gennaio 2024 (si veda qui il comunicato stampa) che, contestualmente, aveva preso atto dei numeri di pre-chiusura dell’esercizio 2023, con vendite dell’intero esercizio cresciute di circa l’1,4%, ed aumento della quota di mercato dall’8,1% del 2019, anno pre-Covid, al 9,6%. Grazie al forte recupero di redditività del quarto trimestre, l’ebitda rettificato 2023 risulterà in leggero aumento rispetto ai 180,2 milioni di Euro del 2022. La posizione finanziaria netta rettificata al 31 gennaio 2024 è in miglioramento rispetto ai 162,0 milioni di euro del 31 gennaio 2023, dopo aver distribuito nell’esercizio dividendi per 16,4 milioni di euro e acquistato azioni proprie per 31,4 milioni, aveva spiegato la società.