A poco più di un mese di distanza dall’ultimo round con cui ha raccolto 155 milioni di dollari (144 milioni di euro) in equity (si veda altro articolo di BeBeez), raggiungendo una valutazione post-money di 2,55 miliardi di dollari (2,37 miliardi di euro, si veda qui il post Linkedin), Bending Spoons ha raggiunto un accordo per acquisire StreamYard Top Corp, meglio conosciuta come Hopin, società che detiene e gestisce i prodotti StreamYard, Streamable e Superwave, tre piattaforme che consentono di trasmettere contenuti in diversi formati con qualità professionale via Web (si veda qui il comunicato stampa). Nell’operazione, Bending Spoons è stata assistita da Willkie Farr & Gallagher per gli aspetti legali e da KPMG per la due diligence finanziaria e fiscale. Hopin (StreamYard Top Corp) è stata assistita per gli aspetti legali da Goodwin Procter, mentre LionTree ha agito in qualità di advisor finanziario.
Fondata nel giugno del 2019 da Johnny Boufarhat, a febbraio 2020 Hopin aveva rilasciato la versione beta della sua piattaforma proprietaria per eventi virtuali e videoconferenze, che ha poi raggiunto picchi di popolarità in seguito alla diffusione del COvid-19. Dal 2020, la piattaforma ha ospitato più di 80 mila eventi, collaborando con organizzazioni e aziende come le Nazioni Unite, la NATO e Unilever. Ha inoltre dichiarato di avere più di 100 mila clienti, tra cui Poshmark, American Express e il Financial Times (fonte: Wikipedia).
Nel tempo, l’azienda spostato il suo baricentro dagli eventi alla piattaforme video, acquisendo varie startup e società fra cui anche StreamYard a gennaio 2021, per 250 milioni di dollari. StreamYard è oggi uno dei suoi prodotti di punta, che ha consentito streaming e registrazioni di oltre 600 milioni di video. Parallelamente all’evoluzione del suo business model, la valutazione data dal mercato alla società ha avuto un andamento altalenante, passando dagli oltre 7,5 miliardi di dollari del 2021 ai 3,85 miliardi di agosto 2023 (si veda il Financial Times). Hopin ha poi avviato il processo di ridenominazione in StreamYard Top Corp, dopo aver venduto la sua piattaforma Events e il prodotto Session a RingCentral nell’agosto 2023 (si veda qui il comunicato stampa), si dice per soli 15 milioni di dollari (si veda qui Bridger).
Negli anni, la società ha raccolto oltre un miliardo di dollari di finanziamenti in otto round, ultimi dei quali sono stati un non-equity assistance in cui aveva agito l’acceleratore britannico Future Fifty, a settembre 2021, un mese dopo che la startup aveva raccolto 450 milioni di euro da 14 investitori: Adams Street Partners, Arena Holdings, Andreessen Horowitz, Altimeter Capital, General Catalyst GIC; IVP, Northzone, Salesforce Ventures, Slack Fund, Temasek Holdings, Untiteled Investments, XN, DFJ Growth.
“Nell’ultimo anno abbiamo intrapreso un percorso di trasformazione, guidato da decisioni strategiche, miglioramenti operativi e un profondo impegno nei confronti della nostra comunità e dei nostri prodotti”, ha scritto sul sito della società in un post in cui annuncia l’accordo con Bending Spoons, Badri Rajasekar, ceo della società dall’autunno 2023, quando Boufarhat ha lasciato l’incarico.
“Dopo la dismissione della nostra attività nel settore degli eventi, lo scorso anno abbiamo perfezionato le nostre operazioni, ampliato la nostra offerta principale, concentrandoci su StreamYard, Streamable e Superwave, ed evoluto notevolmente il nostro portafoglio prodotti. Abbiamo concluso l’anno con una crescita dei ricavi, una riduzione del churn ai minimi storici e un miglioramento dell’efficienza operativa”, ha continuato il ceo che, in merito all’accordo ha aggiunto: “Rngraziamo il nostro team e i nostri clienti e non vediamo l’ora di assistere all’ulteriore crescita del nostro business e dei nostri prodotti con il supporto di Bending Spoons”.
“Apprezziamo tutto ciò che il team di StreamYard ha costruito e siamo pronti a mettere le nostre competenze e tecnologie al servizio di questi prodotti verso nuovi traguardi”, gli ha fatto eco Luca Ferrari, ceo e co-fondatore di Bending Spoons, insieme a Francesco Patarnello, Matteo Danieli e Luca Querella.
La società, fondata nel 2013 a Copenaghen e trasferita Milano nel 2015, è il primo sviluppatore europeo di app per dispositivi mobili con oltre mezzo miliardo di utenti nel mondo. Bending Spoons ha chiuso il 2022 con 151,3 milioni di euro di ricavi, un ebitda di circa 1,3 milioni e un indebitamento finanziario netto di 26,5 milioni, a fronte di un patrimonio netto di 91,7 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Come accennato, a metà febbraio 2024 aveva chiuso un round di finanziamento in occasione del quale aveva accolto come nuovo socio Durable Capital Partners, advisor d’investimento del Maryland, portando a circa 560 milioni di euro il totale dei capitali raccolti negli ultimi 15 mesi (si veda altro articolo di BeBeez).
Durable si era unito agli investitori esistenti Baillie Gifford, Cox Enterprises, NB Renaissance, NUO Capital e StarTIP (controllata da Tamburi Investment Partners), e la società, contattata in quel momento da BeBeez, non aveva fornito in formazioni riguardanti il nuovo assetto societario post round e aveva invece dichiarato, per quanto concerneva le acquisizioni, di non avere target specifici e che si stava valutando ogni opportunità singolarmente, come è stato fatto nel caso di Hopin.
Negli ultimi venti mesi la società aveva già effettuato diversi altri round di finanziamento, ottenendo 415,9 milioni di euro in due occasioni, arrivando con il round di febbraio 2024 a circa 560 milioni di raccolta. L’ultima in ordine di tempo ad agosto 2023, quando aveva raccolto 100 milioni di euro con un’operazione di fundraising tutta in equity, nell’ambito della quale avevano investito proprio, fra gli altri, NB Renaissance, il fondo britannico Baillie Gifford, COx Enterprises, multinazionale di Atlanta, oltre che StarTIP e Nuo Capital (si veda altro articolo di BeBeez).
A novembre 2022, otto mesi prima, erano stati raccolti 340 milioni di dollari (al cambio attuale 315,9 milioni di euro) fra venture debt (300 milioni), erogato da Intesa Sanpaolo, Banco BPM ed altri importanti grupppi bancari, ed equity (40 milioni di dollari). Tra gli investitori di quest’ultima quota c’erano Ryan Reynolds, attore e produttore di famafamoso per la serie Deadpool, fra la’ltro, oltre che co-fondatore della casa cinematografica e agenzia Maximum Effort; Kerry Trainor, fondatore di Creator Partners e ceo di Vimeo e SoundCloud (si veda altro articolo di BeBeez).
A gennaio 2024 aveva portato a termine due acquisizioni rilevando Meetup, social network con 60 milioni di utenti utilizzato agli esordi anche dal Movimento 5 Stelle, e anche le attività digitali di Mosaic Group, la sussidiaria di IAC, quotata al Nasdaq, che si occupa di software mobile (si veda qui il comunicato stampa).
Fra i momenti salienti del 2023, rientra l’acquisizione di Evernote, popolare app per prendere appunti via smartphone che nel 2012 (a quattro anni dal lancio dell’app e grazie all’ingresso nella compagine azionaria dei fondi Sequoia, Meritech Capital e Nikkei) aveva raggiunto lo status di unicorno, toccando il miliardo di dollari di valore di capitalizzazione.