Il Gruppo Fire, principale servicer italiano indipendente di crediti deteriorati, che fa capo al presidente Sergio Bommarito, ha confermato nel bilancio consolidato appena pubblicato i risultati ottenuti nel corso del precedente esercizio, con ricavi consolidati al 31 dicembre 2023 pari a 59,5 milioni di euro (+1% dal 2022) e un ebitda margin di 9,5 milioni pari al 16% dei ricavi, che supera il target di ebitda previsto dal budget 2023. L’utile netto si è chiuso a 4,8 milioni (si veda qui il comunicato stampa).
Ricordiamo che, secondo quanto già comunicato dalla società a fine febbraio, il 2023 si è chiuso anche con sette operazioni di acquisto per un totale di circa 70 milioni di euro di valore nominale lordo (GBV). Di questi, oltre 20 milioni sono relativi a crediti acquistati direttamente da Fire da banche italiane tra cui, fra le altre, Banca Popolare Pugliese e Banca Sella. Con quest’ultima è stato siglato un accordo di cessione rolling. Gli altri 50 milioni di euro di crediti sono invece stati acquisiti in coinvestimento con altri operatori e per questi Fire rivestirà il ruolo di special servicer esclusivo. In totale, quindi, il gruppo ha acquistato a oggi direttamente oltre 200 milioni di euro lordi e oltre 600 milioni di euro in co-investimento (si veda altro articolo di BeBeez). Quanto agli asset in gestione, si legge sul sito internet della società, a fine 2023 sono rimasti sostanzialmente stabili a 19 miliardi di euro rispetto a fine 2022 (si veda altro articolo di BeBeez), con circa 4 milioni di posizioni gestite, coprendo le diverse asset class.
Ricordiamo poi che in ambito acquisto di crediti deteriorati, una decina di giorni fa, insieme a P&G sgr, Fire ha lanciato Persefone, fondo di investimento alternativo dedicato alla gestione e valorizzazione di portafogli NPL e UtP di taglio medio-piccolo (si veda altro articolo di BeBeez). Il progetto ha già coinvolto cinque banche italiane (UniCredit, illimity Bank, Banco di Desio e della Brianza, Banca Cambiano 1884, Banca Agricola Popolare di Ragusa), che hanno apportato al fondo crediti per un valore di circa 300 milioni di euro lordi. A questo conferimento ne potranno seguire altri nei prossimi mesi: Persefone ha infatti l’obiettivo di superare i 700 milioni di euro di crediti gestiti nel corso del primo periodo di sottoscrizione che si chiuderà nel 2025.
“Con i risultati di gruppo 2023, proseguiamo nel solco del trend positivo degli ultimi anni, che vede i ricavi crescere stabilmente, su tutte le business unit di credit servicing e sulla fiscalità locale, in combinazione con l’effetto positivo delle azioni di efficientamento e di innovazione”, ha detto Bommarito, presidente del cda e ceo di Fire Group, holding del Gruppo Fire.
I risultati positivi in termini di redditività, che confermano la tendenza di crescita dell’ultimo triennio del 9% (CAGR ebitda), hanno consentito di ottenere notevoli benefici anche dal punto di vista finanziario con le disponibilità liquide del gruppo, che ammontano a 10,9 milioni, e con una posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2023 positiva per 4 milioni.
Un’efficace gestione delle spese, costanti investimenti volti ad efficientare la macchina operativa e una crescita delle attività a più alta marginalità sono stati i driver di crescita che hanno portato al progressivo aumento nell’ultimo quinquennio di tutti gli indicatori di performance aziendali: ricavi con un CAGR del 4,4% (da 50 milioni del 2019 a 60 milioni del 2023), ebitda ed ebit più che raddoppiati (rispettivamente da 4,6 mln del 2019 a 9,5 mln del 2023 e da 3 mln del 2019 a 7,5 mln del 2023).
Gli investimenti in Ricerca e Sviluppo finalizzati al miglioramento continuo del livello di automazione dei processi di gestione del credito, inoltre, hanno consentito al gruppo, nel 2023, di portare avanti i progetti effettuati attingendo anche a strumenti di finanza agevolata. Nel dettaglio: ultimare il progetto MIRC.0, finalizzato alla realizzazione di un sistema di supporto alle decisioni, basato su tecniche di intelligenza artificiale e continuare il progetto di Ricerca D.S.C. (Digital Social Collection), per la realizzazione di una piattaforma per favorire il dialogo fra creditori e relativi clienti debitori, migliorando l’esperienza di credit management offerta a questi ultimi tramite soluzioni che ne facilitino il ritorno ad una condizione di solvenza e di inclusione finanziaria.
Il gruppo è specializzato nella gestione di crediti deteriorati retail e small business, sebbene lo scorso settembre 2023 abbia ampliato la sua attività ai crediti corporate single name e abbia lanciato Effe46, società dedicata alla gestione delle special situation, alla cui guida è stato nominato direttore generale Giovanni Iaquinta (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo poi che a fine novembre scorso Fire Group, insieme a un team di professionisti legali con lunga esperienza nella gestione e recupero giudiziale e stragiudiziale di crediti di origine bancaria, consumer finance, utility e commerciale, ha creato Effe Legal, società tra avvocati a connotazione tecnologica (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso febbraio, infine, Antonella Pagano è entrata a far parte del consiglio di amministrazione con delega ai progetti speciali di Fire spa, controllata di punta del Gruppo Fire (si veda altro articolo di BeBeez). Pagano era stata sino a quel momento managing director per Accenture Management Consulting, con specifica responsabilità su clienti credit servicer in area NPE, dopo essere stata country manager per l’Italia del gruppo Intrum e rsponsabile per l’Italia dell’European Portfolio Advisory Group di PwC.