Si è concluso l’investimento da 100 milioni di euro del fondo FSI II in Bancomat, la società che gestisce i circuiti di prelievo e pagamento tra i più diffusi e conosciuti in Italia (si veda qui il comunicato stampa). FSI II rappresenta quindi ora il primo azionista della società con una partecipazione nel capitale del 42,9% e, unitamente alle banche sottoscrittrici del patto parasociale (Intesa Sanpaolo, Iccrea Banca, Banco BPM e BPER), del 74,7%.
Intanto, sempre in tema di investimenti fintech, nei giorni scorsi l’Antitrust ha dato il via libera anche all’operazione di acquisto del business della monetica di Banco BPM da parte di FSI II (si veda qui il Bollettino AGCM del 10 giugno), operazione per la quale il fondo aveva siglato un accordo vincolante con la banca nel luglio 2023 (si veda altro articolo di BeBeez) e che Sto arrivando!rà condotta attraverso Pay Holding spa, lo stesso veicolo che già controlla le attività di monetica del gruppo Iccrea, attraverso BCC Pay spa, dopo l’operazione con la quale il fondo nel 2022 ha acquisito il 60% business della monetica di Iccrea Banca, capogruppo del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, in un deal da 500 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Sul fronte Bancomat, la sigla finale sul deal in aumento di capitale è stata apposta ora, dopo il via libera dell’Antirust lo scorso gennaio (si veda altro articolo di BeBeez), arrivando quindi in fondo a un iter iniziato nel luglio 2022 con la firma di una lettera d’intenti (si veda altro articolo di BeBeez), proseguito poi con un accordo quadro firmato nell’aprile 2023 (si veda altro articolo di BeBeez) e un accordo vincolante siglato nell’agosto successivo con Intesa Sanpaolo, Iccrea Banca, Banco BPM e BPER, socie di Bancomat per l’ingresso nel capitale della società(si veda altro articolo di BeBeez)
Nuovo amministratore delegato e direttore generale della società è stato nominato Fabrizio Burlando, classe 1974, che vanta un’esperienza ventennale nel settore dei pagamenti digitali, maturata soprattutto negli ultimi 16 anni in Mastercard, dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità e leadership a livello globale, con focus su piattaforme dati, servizi a valore aggiunto (VAS) e supporto allo sviluppo di clienti banche e utenti di tutto il mondo. Burlando rileva il testimone dal precedente ad Alessandro Zollo, in carica dal 2018.
Oltre all’ad Burlando, il nuovo Consiglio di amministrazione della società è composto da Franco Dalla Sega (presidente), Roberto Amisano, Roberto Baggiano, Francesco Bernocchi, Gaetano Carboni, Giuliano Cassinadri, Giacomo D’Amico, Pietro Galbiati, Flavio Gianetti, Stefano Vittorio Kuhn, Marco Tugnolo e Luca Vanetti.
Il completamento dell’investimento di FSI e l’arrivo di Fabrizio Burlando ai vertici della società seguono le avvenute sottoscrizioni da parte di Intesa Sanpaolo, Iccrea Banca, Banco BPM, e BPER di accordi commerciali pluriennali funzionali a supportare lo sviluppo di Bancomat nei prossimi anni; e dell’accordo tra Bancomat e Nexi come partner strategico per la piattaforma di Infrastruttura Centralizzata.
Il progetto rappresenta un’iniziativa italiana che, partendo dall’ampio riconoscimento di Bancomat tra esercenti, consumatori e banche, intende ampliare il perimetro d’azione del circuito, assicurandone una maggiore capacità d’innovazione e di accelerazione sui tempi di adozione delle nuove soluzioni digitali, al pari dei circuiti di pagamento presenti nei principali paesi europei.
La disponibilità di capitali a seguito dell’investimento di FSI e il nuovo assetto societario sono previsti consentire a Bancomat di intraprendere tale percorso di sviluppo e di valorizzare al meglio le proprie competenze, secondo le seguenti principali linee guida: accelerazione dell’innovazione, con rafforzamento dell’offerta prodotti e servizi, a partire da online e wallet; nuova architettura tecnologica, prevedendo, oltre all’Infrastruttura Centralizzata, un gateway di innovazione e partnership per lo sviluppo di nuovi servizi;
servizi a valore aggiunto (VAS) per i clienti banche e gli utenti finali, anche in segmenti adiacenti e sinergici;
e una strategia di m&a, con acquisizioni di aziende con competenze sinergiche e complementari a Bancomat e/o funzionali al percorso di crescita e completamento dell’offerta.
Nella logica di condivisione e partecipazione ai benefici apportati dal progetto, il patto parasociale sottoscritto da FSI, Intesa Sanpaolo, Iccrea Banca, Banco BPM e BPER potrà essere esteso anche ad altri soci/clienti attuali e futuri di Bancomat.
Il presidente Franco Dalla Sega ha commentato: “Siamo molto soddisfatti di aver completato il percorso di rafforzamento patrimoniale e di governance di Bancomat. Crediamo fermamente che l’operazione rappresenti un passaggio fondamentale nella vita della Società e l’avvio di una nuova fase di sviluppo di una infrastruttura dei pagamenti strategica per il nostro Paese. A nome di tutti gli azionisti, vorrei ringraziare il dott. Alessandro Zollo per il lavoro svolto in questi anni e il prezioso contributo fornito negli ultimi mesi per il completamento di questo importantissimo progetto”.
E il neo-ad Fabrizio Burlando ha aggiunto: “Ho accettato questa sfida perché credo fermamente nell’importanza di Bancomat per il nostro Paese e nel suo forte potenziale di crescita. Collaborando a stretto contatto con istituzioni finanziarie, esercenti e utenti, possiamo portare innovazione e valore aggiunto al sistema dei pagamenti in Italia e in Europa. Penso che Bancomat possa rappresentare un’eccellenza capace di attrarre i migliori talenti sul mercato, sia giovani che di esperienza”:
E l’amministratore delegato di FSI sgr, Maurizio Tamagnini, ha concluso: “Questa operazione conferma la capacità distintiva del team di FSI di completare operazioni di partnership e improntate sulla valorizzazione o lo sviluppo di realtà italiane di eccellenza con potenziale di crescita. L’investimento in Bancomat rafforza ulteriormente la leadership di FSI nel settore Digital e IT, in cui il team di FSI ha investito a oggi circa 1,2 miliardi di euro. Siamo molto orgogliosi dell’operazione e fiduciosi nel percorso di sviluppo e nella partnership con le banche azioniste di Bancomat”.
Bancomat è uno dei principali e più importanti operatori del mercato dei pagamenti con carta di debito in Italia, con circa 3 miliardi di operazioni di pagamento e prelievo gestite e circa 30 milioni di carte in circolazione nel 2023. È partecipata da 107 banche, che fanno parte degli oltre 400 prestatori di servizi di pagamento che utilizzano i suoi servizi. La società ha chiuso il bilancio 2023 con 52,49 milioni di euro di ricavi (da 48,45 milioni nel 2022), un ebitda di 5,87 milioni (da 16,63 milioni) e una perdita netta di 3,02 milioni (da un utile netto di 8,47 milioni), a fronte di liquidità netta per 19,4 milioni (da 22,3 milioni) e di un patrimonio netto di 26,9 milioni (da 29,9 milioni).