Secondo round e quinta operazione di finanziamento dal 2019 ad oggi per Cubbit, il primo enabler di cloud storage geo-distribuito,che ha realizzato quanto aveva anticipato a BeBeez a giugno dello scorso anno Stefano Onofri, cofounder, insieme a Marco Moschettini , Alessandro Cillario e Lorenzo Posani (si veda altro articolo di BeBeez) spiegando che la società era in rampa si lancio con un nuovo round di raccolta per proseguire nella crescita.
Cubbit ha quindi ora annunciato la chiusura del nuovo round di finanziamento da 12,5 milioni di dollari che nei piani dell’azienda dovrebbe consentirle di spingere la diffusione della propria tecnologia presso i service provider e le imprese europee (si veda qui il comunicato stampa).
Il nuovo round è stato guidato da LocalGlobe, fondo che con i suoi 19 unicorni in portfolio si è affermato come il primo nell’area EMEA fra gli oltre 10 mila investitori valutati secondo il report Dealroom 2023, ha spiegato la società, oltre che da ETF Partners, fondo VC tra i primi specializzati in investimenti in sostenibilità in Europa.
Fra i nuovi investitori, inoltre, ci sono anche Verve Ventures, 2100 Ventures, Hydra (holding del gruppo Datalogic), Growth Engine, Eurenergia e Moonstone.
Inoltre hanno reinvestito nella società soci precedenti quali, fra gli altri, Azimut Libera Impresa sgr – Azimut Digitech Fund (supportato da FNDX), CDP Venture Capital sgr (attraverso il suo Fondo Evoluzione) e Primo Ventures. Hanno anche aderito investitori individuali che ricoprono ruoli di rilievo primario nel settore, quali Fabio Fregi, ex country manager Italia di Google Cloud, Joe Zadeh, ex vp Product di Airbnb, e Duccio Vitali, fondatore di Alkemy.
Cubbit è stata supportata nell’attività di fundraising dall’advisor Growth Capital.
L’idea della società, che ha sede a Bologna e a Londra, ha preso avvio sui banchi dell’università. All’Alma Mater Studiorum di Bologna, dove si sono incontrati i quattro fondatori con l’idea dir rispondere a un bisogno che, nel 2016, non era ancora proprio maturo, ma lo sarebbe diventato a breve. Cubbit, infatti, attraverso una tecnologia innovativa sostituisce i data center centralizzati con un sistema distribuito, fatto da tanti piccoli dispositivi, in cui i file all’interno sono sicuri e non possono essere rubati proprio perché distribuiti e protetti e non salvati in maniera centralizzata.
Cubbit è già in rapida espansione in Europa, con oltre 350 clienti business, ed è supportata da partnership con operatori di rilievo internazional, tra cui HPE (Hewlett Packard Enterprise), Equinix, Exclusive Networks e Leonardo.
“LocalGlobe ed ETF Partners sono VC europei di primo livello, e quello in Cubbit rappresenta il loro primo investimento in Italia. E’ una grande, ulteriore conferma del potenziale di scalabilità della tecnologia geo-distribuita di Cubbit”, ha detto Onofri, co-CEO oltre che co-fondatore. “Negli ultimi anni siamo cresciuti in modo significativo e abbiamo stretto accordi chiave con player mondiali come Leonardo, HPE ed Equinix: ora è arrivato il momento di passare al livello successivo”.
“Tutte le aziende del mondo si trovano, o si troveranno presto, ad affrontare la sfida della gestione di enormi quantità di dati. Queste imprese non hanno bisogno di un ulteriore cloud provider, ma di un cloud enabler che permetta loro di salvarli con una soluzione che si adatti alle loro policy e strategie IT”, ha aggiunto Cillario, anche lui co-CEO e co-Fondatore della società. “Le organizzazioni dovranno mantenere il pieno controllo sui dati, semplificare i flussi di lavoro e ridurre i costi. Il ruolo di Cubbit è di aiutarle a realizzare ciò che prima non era possibile”.
Patrick Sheehan, managing partner e fondatore di ETF Partners, ha dichiarato: “La rivoluzione tecnologica si sta rivelando un’arma a doppio taglio: il cloud storage favorisce un’innovazione senza precedenti, ma ha un elevato costo ambientale. I data center consumano sempre più energia, facendo impennare la loro impronta di carbonio. La tecnologia Composer di Cubbit affronta questa urgente problematica, proponendo un’innovazione che riduce le emissioni del cloud storage senza ostacolare il progresso. Non si tratta di un semplice miglioramento incrementale, ma di un balzo verso un’infrastruttura digitale sostenibile. Siamo profondamente impressionati dalla visione del team Cubbit e dai risultati conseguiti finora e siamo pronti a supportarli nel continuare a generare un impatto significativo”.
Ferdinando Sigona, partner di LocalGlobe, ha concluso: “La creazione di dati rappresenta già una delle curve esponenziali più ripide del nostro tempo e l’avvento dell’IA generativa è destinato ad accelerarne ulteriormente la crescita. Di conseguenza, aziende di ogni tipo e dimensione si trovano a fronteggiare maggiori complessità e costi. Parallelamente, il contesto geopolitico attuale spinge verso investimenti nella sovranità dell’IA e prevediamo che questa necessità di controllo si estenderà all’intero stack tecnologico, fino all’archiviazione dei dati. Il software di cloud storage di Cubbit risponde in modo efficace a tutte queste esigenze”.
Ricordiamo che nel 2021 la startup bolognese aveva raccolto 7 milioni di euro, di cui 3,5 milioni in aumento di capitale, 2,4 milioni in strumenti finanziari partecipativi e 1,1 milioni in debito (si veda altro articolo di BeBeez).
Al round, in aumento di capitale e sfp, avevano partecipato il fondo Digitech – Azimut Libera Impresa (Gruppo Azimut), Cdp Venture Capital sgr (attraverso il Fondo Evoluzione), Gellify, i soci di Italian Angel for Growth e il family office di Massimo Prelz Oltramonti. Avevano reinvestito nella società Primo Ventures e Techstars, uno tra gli investitori mondiali più attivi con 9 unicorni in portafoglio.
Il capitale di debito era stato erogato dal programma Smart&Start di Invitalia.
In precedenza, la startup aveva incassato nel 2019 un round di finanziamento da 150 mila euro sottoscritto da Barcamper Ventures gestito da Primomiglio sgr (oggi Primo Ventures) e dai business angel Nicolò Manaresi e Alessandro Fiorentino (si veda altro articolo di BeBeez). Quel round seguiva gli impegni di Barclays in tandem con l’acceleratore Techstars per 120mila dollari e gli oltre 410 mila euro raccolti con una campagna di crowdfunding su Kickstarter che aveva obiettivo minimo di raccolta di 50 mila euro e che si era chiusa sempre il 31 marzo 2019. Il crowdfunding era stato finanziato da quasi 1400 investitori, tra cui Legacoop Bologna. Cubbit inoltre aveva ottenuto un grant da 2 milioni di euro dopo la vittoria del prestigioso Sme Instrument Fase 2 di Horizon 2020 dell’Unione Europea.