Al 30 giugno 2024 il Net Asset Value di Italmobiliare, la holding di investimento quotata a Piazza Affari e controllata dalla famiglia Pesenti, escludendo le azioni proprie, è risultato pari a 2,128,9 miliardi di euro (erano 2,201,4 miliardi di euro al 31 dicembre 2023, si veda altro articolo di BeBeez). Considerando la distribuzione di dividendi effettuata nel corso del semestre per 126,9 milioni di euro, la performance netta è positiva per 54,4 milioni di euro, con un incremento del 2,5% rispetto all’analogo valore al 31 dicembre 2023. Il NAV per azione (escluse le azioni proprie) è di 50,4 euro e, in considerazione della distribuzione di dividendi per 3,0 euro ad azione, registra un incremento del +2,5% rispetto fine dicembre 2023 (si veda qui il comunicato stampa).
Al 30 giugno la posizione finanziaria netta di Italmobiliare è positiva e in aumento di 27,9 milioni, passando da 204,3 milioni del 31 dicembre 2023 a 232,2 milioni a fine giugno. La società spiega che circa il 39% della liquidità è allocata nel fondo Vontobel con un profilo di rischio conservativo “in coerenza con le politiche di investimento della società”. Tra i principali flussi in uscita si segnalano il pagamento dei dividendi (-126,9 milioni di euro), la differenza tra impieghi e rimborsi in fondi di private equity (-4,0 milioni di euro) e gli investimenti nelle partecipazioni in portafoglio al netto dei rimborsi di capitale (-7,1 milioni di euro). Le uscite sono state più che compensate dalle vendite della partecipazione in AGN Energia (+100 milioni di euro) e di azioni Heidelberg Materials AG (+16,3 milioni di euro), dai dividendi incassati (+33,9 milioni di euro), dall’incasso della prima tranche della cessione di CRM (Casa della Piada) (+5,9 milioni di euro) e dai rimborsi fiscali al netto dei costi generali, imposte e piani di incentivazione (+2,2 milioni di euro). Infine, la gestione della liquidità ha generato una performance positiva pari a 5,9 milioni di euro.
Proseguendo, la holding ha chiuso il primo semestre 2024 con ricavi a 337,6 milioni di euro, in aumento del 18,4% anno au anno grazie a Caffè Borbone, Italgen, Casa della Salute, e Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella. Più che raddoppiato il margine operativo lordo a 76,4 milioni di euro dai precedenti 34,366 milioni.
L’ad Carlo Pesenti ha spiegato che “in un contesto sfidante, sia per la congiuntura macroeconomica sia per gli elevati prezzi di molte materie prime, abbiamo chiuso un semestre positivo, con ricavi e margine operativo lordo in crescita e buona generazione di cassa a livello operativo per gran parte delle nostre partecipate. Questi risultati confermano il valore del nostro portfolio diversificato di eccellenze industriali italiane e l’ottimo lavoro che stanno facendo sia le aziende, sia la holding nel supportarle nel loro percorso di crescita e sviluppo. Nella seconda parte dell’anno il focus di attività sarà ancora incentrato sullo sviluppo organico e l’espansione internazionale delle principali società in portafoglio, anche cogliendo eventuali opportunità per mirate operazione di M&A e add-on“.
Ed ecco i dettagli delle singole partecipate che, complessivamente, hanno fatto registrare alla holding Italmobiliare ha registrato un utile di 61,9 milioni nel semestre da 21,7milioni del 2023, al netto della plusvalenza relativa alla cessione di AGN Energia dello scorso febbraio per 39,2 milioni di euro riclassificata nell’apposita riga relativa alla società ceduta.
Nel dettaglio, Caffè Borbone (partecipazione al 60%) ha messo a segno profitti per la holding di 12,8 milioni (14,8 milioni un anno prima) e Agn Energia per 25,4 milioni (5,6 mln). Nel primo semestre 2024 Caffè Borbone ha registrato ricavi pari a 166,7 milioni di euro, in crescita dell’8,4% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. A livello di canali distributivi si segnala l’ottima performance della GDO (Grande Distribuzione Organizzata), bene anche l’estero, che cresce oltre il 50% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Il margine operativo lordo è pari a 37,4 milioni di euro con una marginalità superiore al 22%, risultato positivo se si considera il costo record delle materie prime, ed in particolare della qualità Robusta, i cui prezzi sono ai massimi storici. Nonostante il contesto sfidante a causa del prezzo elevato della materia prima caffè, il periodo si è chiuso con un utile netto pari a 21,3 milioni di euro. La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2024 è negativa per 29,4 milioni di euro, già al netto della distribuzione di dividendi per 35 milioni di euro effettuata nel primo semestre. Neutralizzando il pagamento dei dividendi, la generazione di cassa nel semestre è negativa per 11,3 milioni di euro più che giustificata dall’assorbimento del capitale circolante pari a 25 milioni di euro dovuta alla crescita del magazzino di caffè crudo.
Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella (partecipazione al 95% attraverso FT2 srl) per 0,3 milioni (da 0,9 milioni precedenti). In questo caso, nei primi sei mesi dell’anno la società ha registrato ricavi pari a 28,6 milioni di euro, in crescita del 20,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ottime le performance del canale retail, che cresce del 46% beneficiando dell’ingresso dei punti vendita diretti sul mercato nipponico e delle nuove aperture in Europa e Stati Uniti, e dell’e-commerce che cresce in tutte le aree geografiche. Il margine operativo lordo è pari a 5,8 milioni di euro, in crescita del 30,9%. La posizione finanziaria netta è negativa per 4,1 milioni di euro, impattata per 20 milioni dall’effetto dell’iscrizione del debito per leasing attribuibile ai canoni d’affitto futuri del canale retail diretto. Neutralizzando gli effetti dell’acquisizione in Giappone, la generazione di cassa nel semestre è positiva per 1,2 milioni di euro.
Nel settore energia Italgen (partecipazione del 100%) per 9,7 milioni (-3,6). Nel primo semestre dell’anno ha ulteriormente sviluppato il suo piano strategico di investimenti per rafforzare la propria posizione nel settore delle energie rinnovabili. In particolare, a marzo è entrato in esercizio un impianto fotovoltaico di ultima generazione a Tortona ed è stata siglata l’acquisizione di due nuove centrali idroelettriche. Sale così a 35 il numero di impianti controllati in Italia da Italgen (di cui 30 idroelettrici e 5 fotovoltaici) con una potenza complessiva installata di oltre 80 MW. Nel corso del semestre la produzione totale di energia del Gruppo Italgen è risultata pari a 211,3 GWh, sostanzialmente doppia rispetto ai valori del primo semestre 2023, che era stato penalizzato dalla scarsità di piogge, ma superiore anche rispetto alle medie storiche quinquennali. I ricavi si sono attestati a 32,3 milioni di euro, in aumento del 32%. Il margine operativo lordo del semestre è positivo per 17,9 milioni di euro, in aumento di 18,2 milioni principalmente in seguito all’incremento dei volumi. Tale risultato rappresenta il record storico per la società su base semestrale. La posizione finanziaria netta del Gruppo Italgen al 30 giugno 2024 è negativa per 43,4 milioni di euro. Neutralizzando il pagamento di 8,0 milioni di euro di dividendi effettuato nel primo trimestre e i costi relativi alle operazioni sopra citate, la generazione di cassa è positiva per 2 milioni di euro.
Casa della Salute (partecipazione dell’85,83%) per -2,9 (-1,6). Nel corso del semestre CDS ha dato ulteriore impulso al suo percorso di sviluppo mettendo a segno cinque acquisizioni e inaugurando due nuovi poliambulatori ad Alba (CN) e Sestri Levante (GE). I ricavi del periodo sono stati di 31,5 milioni di euro, in aumento del 50,7% rispetto al primo semestre dell’anno precedente. Il margine operativo lordo si attesta a 3,9 milioni di euro e include costi non ricorrenti per 1,7 milioni di euro, legati principalmente alle attività di sviluppo per nuove aperture e acquisizioni. Normalizzando l’effetto di questi costi, il margine operativo risulta pari a 5,6 milioni di euro. Il confronto con l’esercizio precedente, sempre normalizzato dai costi non ricorrenti pari a 1,0 milioni di euro, evidenzia un incremento del 79%. Il risultato netto del semestre è negativo per circa 3,3 milioni di euro. La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2024 è negativa per 73,7 milioni di euro, di cui 34,5 relativi al debito per leasing come richiesto dal principio contabile IFRS 16. Neutralizzando l’impatto degli aumenti di capitale effettuati a servizio della crescita della società (11,8 milioni di euro), la generazione di cassa nel semestre è negativa per 15,9 milioni di euro, più che spiegata dagli investimenti e dalle acquisizioni effettuate nel periodo (pari a 19,6 milioni di euro). Escludendo gli esborsi per investimenti di sviluppo, la generazione di cassa è positiva per 3,6 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto all’assorbimento registrato nel medesimo periodo dell’esercizio precedente.
E ancora Clessidra (partecipazione del 100%) per 0,3 milioni (1,9). Il primo semestre 2024 del Gruppo Clessidra chiude con un margine di intermediazione positivo per 17,9 milioni di euro (15,2 milioni di euro al 30 giugno 2023), che include 10,1 milioni di euro di commissioni di gestione dei Fondi Clessidra (5,1 milioni di euro al 30 giugno 2023, con un incremento legato alla crescita degli asset under management) e 5,9 milioni di euro di commissioni derivanti dall’attività di Factoring (3,3 milioni di euro al 30 giugno 2023), in crescita per effetto dell’incremento dei volumi. Le spese amministrative ammontano a 16,5 milioni di euro (12,7 milioni di euro al 30 giugno 2023), mentre il saldo degli altri oneri e proventi di gestione, positivo per euro 1,4 milioni, risulta in linea con il dato registrato nel medesimo periodo dello scorso esercizio. Il risultato consolidato del Gruppo Clessidra al 30 giugno 2024, al netto di imposte per 1,2 milioni di euro, è pari a circa 0,3 milioni di euro.
Tecnica Group (partecipazione del 40%) per -7,7 milioni (-4,2). Ha chiuso il primo semestre con un fatturato pari a 166,2 milioni di euro, in contrazione del 10,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sui risultati dei brand invernali pesa il confronto con l’ottimo primo semestre 2023, che aveva beneficiato dei riordini dei prodotti invernali del 2022, anno di massima crescita specialmente nel business alpine. Relativamente ai brand estivi si segnala una leggera contrazione, in particolare per il brand LOWA è imputabile prevalentemente al mercato tedesco e parzialmente compensata dal buon andamento dei restanti paesi europei e degli Stati Uniti. Il margine operativo lordo del Gruppo è negativo per 4,8 milioni di euro, in flessione rispetto all’esercizio precedente, ma va evidenziato che il business di Tecnica Group risente di una fortissima stagionalità, i risultati del primo semestre non sono quindi necessariamente indicatori significativi dell’andamento previsto per l’intero anno. Nel semestre sono stati effettuati investimenti per 15 milioni di euro; la perdita del periodo, è pari a 20,1 milioni di euro. La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2024 è negativa per 184,7 milioni di euro e la generazione di cassa negativa per 23,4 milioni di euro, al netto della distribuzione di dividendi per 6 milioni di euro.
Iseo (partecipazione del 39,246%) per -4,2 milioni (0,6). La società ha avviato un programma di digitalizzazione dei principali processi che a gennaio ha fatto emergere delle complessità contingenti sui processi core di produzione e logistica. Da un lato ciò ha comportato lo slittamento di una parte significativa di fatturato a periodi successivi e dall’altro costi non ricorrenti legati alla risoluzione delle criticità emerse. Tali fattori hanno condizionato l’andamento del semestre, che si è chiuso con fatturato in flessione a 73,3 milioni di euro, in calo del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il margine operativo lordo è pari a 5,3 milioni di euro, in flessione del 33% sul primo semestre 2023. Segnali incoraggianti giungono dall’analisi dell’andamento del secondo trimestre, che vede crescere il fatturato del 3% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente e un miglioramento del margine operativo lordo, con il recupero parziale del gap registrato nel primo trimestre. La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2024 è negativa per 55,5 milioni di euro, con una generazione di cassa negativa nel trimestre per 14,1 milioni di euro influenzata dal normale assorbimento del circolante caratteristico in questa fase dell’anno.
Sidi Sport (partecipazione del 100%) per -1,8 mln (0,3). Dal momento dell’ingresso nel Gruppo Italmobiliare, SIDI è stata al centro di un processo di riorganizzazione finalizzato a sviluppare le potenzialità di crescita del marchio a livello internazionale, del quale si iniziano a vedere i primi positivi risultati. Il Gruppo SIDI ha chiuso il semestre con ricavi pari a 14 milioni di euro, in aumento del 9,2% rispetto all’esercizio precedente. In particolare, lato prodotti crescono sia il comparto moto (+9,5%) sia il comparto bici (+9,1%). A livello geografico, il mercato principale rimane l’Europa, ma segnali incoraggianti giungono dal mercato USA, che raddoppia rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente anche grazie alle molte iniziative commerciali avviate. Seppur in crescita, il fatturato del semestre ancora non riflette pienamente l’ottimo portafoglio ordini. Il margine operativo lordo nel periodo è stato negativo per 0,8 milioni di euro. Il risultato è condizionato dai costi per il rafforzamento del team, in linea con il piano di sviluppo della società, e dagli oneri legati allo sviluppo e alle attività di presentazione delle nuove collezioni. La perdita del periodo è pari a 1,8 milioni di euro. La posizione finanziaria netta è negativa per 11,0 milioni di euro e include circa 6 milioni di euro di debito per leasing in applicazione del principio contabile IFRS 16.
Capitelli (partecipazione dell’80%) per 0,9 mln (0,7). La società ha archiviato un altro semestre positivo, con ricavi in crescita a 11,6 milioni di euro, +3,3% rispetto al semestre precedente, con i prodotti core che registrano un incremento dell’8%. Il margine operativo lordo del semestre è pari a 2,1 milioni di euro, in crescita del 26,8% rispetto al semestre precedente, nonostante l’elevato prezzo della carne suina, ancora significativamente superiore rispetto alla media storica. Il risultato netto del semestre è positivo per 1,1 milioni di euro, in crescita rispetto allo scorso anno. La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2024 è positiva per 0,5 milioni di euro. Al netto del pagamento di dividendi per 1,5 milioni di euro, la generazione di cassa è estremamente positiva e pari a 2,0 milioni di euro, anche grazie alla buona gestione del capitale circolante.
Infine Callmewine (partecipazione dell’80% attraverso FT3 srl) a -0,8 mln (-0,7). Il semestre mostra segnali di contrazione a livello macroeconomico relativamente al mercato dei pure players di e-commerce di vino. In tale contesto, Callmewine ha registrato ricavi pari a 5,4 milioni di euro, in flessione del 18% rispetto all’esercizio precedente. Il margine operativo lordo è negativo per 0,8 milioni di euro e risulta costante rispetto all’esercizio precedente nonostante la sopracitata contrazione del fatturato, che è stata mitigata da un efficientamento nella gestione dei costi fissi. La perdita netta del semestre è pari a 0,9 milioni di euro e la posizione finanziaria netta al 30 giugno 2024 è negativa per 0,5 milioni di euro.
Tenendo conto del pagamento del dividendo di 3,0 euro per azione effettuato nel periodo, il titolo Italmobiliare ha riportato una performance positiva nel semestre pari al 13,7%.
Ieri mercoledì 31 luglio il titolo Italmobiliare ha chiuso in rialzo dello 0,05% a 29,95 euro, per quasi 1,3 miliardi circa di capitalizzazione.
Italmobiliare è uno degli operatori di private capital quotati sulle principali borse Usa ed europee, parte del portafoglio monitorato sulla pagina Trading floor di BeBeez, in collaborazione con eToro.