A fine giugno il portafoglio di Eureka! Fund I – Technology Transfer e BlackSheep Fund, entrambi gestiti da Eureka! Venture sgr, specializzata in deep science investment e digital tech investment, composto da 34 partecipate, tra startup, imprese innovative e progetti proof of concept, aveva raggiunto un NAV di 55 milioni di euro, per un fatturato complessivo per il semestre superiore a 21 milioni, un totale di 766 dipendenti e più di 70 tra brevetti, domande di brevetto depositate e licenze (si veda qui il comunicato stampa).
A fine 2023, il portafoglio contava sempre 34 partecipate, per un NAV di 50 milioni, un fatturato complessivo per l’anno superiore a 32 milioni, un totale di 540 dipendenti e già oltre 70 tra brevetti, domande di brevetto depositate e licenze (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto alla raccolta complessiva di Eureka! Venture sgr, era già salita a 110 milioni di euro a fine 2023 dai 100 milioni del 2022, di cui il 62% riconducibile a soggetti istituzionali quali European Investment Fund e CDP Venture Capital sgr, e il 23% proveniente da corporate industriali, tra cui A2A, Nestlé, SAES, Umbra Group, Calzedonia, Jakala.
Sotto il profilo degli investimenti, 25 sono gli investimenti sino a oggi effettuati da Eureka! Fund I – Technology Transfer. Nel corso del primo semestre in particolare si segnala l’investimento nella scaleup Caracol, attiva nel settore dell’additive manufacturing con tecnologie robotiche specializzate su grandi dimensioni, e nella med-tech Wise, che grazie alle potenzialità dei propri elettrodi medicali innovativi ha di chiuso un round D da 25M milioni, grazie anche a venture debt erogato dalla Banca Europea degli Investimenti. In portafoglio sono entrati poi Rehouseit, startup benefit attiva su materiali innovativi da costruzione ecosostenibili, e Active Label, spin-off dell’Università di Cagliari nato a seguito di un investimento proof of concept su una nuova tipologia di “etichette intelligenti” per il settore del packaging.
Anna Amati, consigliere con delega alle Relazioni Istituzionali della sgr, ha commentato.“Nel primo semestre del 2024 abbiamo consolidato il portafoglio di Eureka! Fund, grazie a investimenti mirati a supporto di alcune fra le realtà più promettenti; abbiamo altresì posto le basi per supportare ulteriormente la crescita di altre società di portafoglio, con le quali stiamo costruendo nuovi round di investimento”.
Quanto a BlackSheep MadTech Fund, che ha chiuso la raccolta lo scorso novembre 2023 con 50 milioni di euro di impegni (si veda altro articolo di BeBeez), conta oggi 9 società in portafoglio oltre alle due già vendute, per un totale di 11 investimenti. Tra gli investimenti si ricordano quello nell’ultimo round di iGenius, che opera sulla frontiera delle tecnologie emergenti di AI e che sta sviluppando il primo LLM (large language model) completamente italiano; e quello in Nexoya, che consolida ulteriormente l’espansione commerciale e lo sviluppo della piattaforma per l’ottimizzazione del budget su tutti i canali pubblicitari digitali.
Sandro Moretti Cane, consigliere delegato per il fondo BlackSheep, ha commentato: “Durante il primo semestre dell’anno il fondo BlackSheep ha superato il 65% di richiamato complessivo, con 12 investimenti iniziali e 6 follow-on. Grazie alla distribuzione agli investitori dei proventi provenienti dalle due exit generate nel 2023, oggi il DPI del fondo è superiore a 0,2, un risultato ottimo considerando il vintage e i benchmark dei fondi europei. Nei primi mesi del 2024, inoltre, due aziende del portafoglio hanno completato dei consistenti aumenti di capitale che hanno impattato positivamente sulla valutazione delle partecipazioni, portando il TVPI a un valore superiore a uno, ponendo i fondi BlackSheep nel primo quartile del benchmark per i fondi vintage 2021 (Fonte: PitchBook)”:
E ha concluso Stefano Peroncini, amministratore delegato della sgr, la società “prosegue rapidamente nel deployment dei fondi gestiti, Eureka! Fund (al quarto anno del periodo di investimento) e BlackSheep Fund (al terzo anno) con circa il 50% dei capitali in gestione già investiti e i principali indicatori quali TVPI (total value paid in) e DPI (distribution paid in) che confermano la validità delle strategie di investimento a oggi implementate. Grazie all’ottimo lavoro dei nostri team di investimento, siamo ora in grado di poter consolidare sul mercato il ruolo di piattaforma italiana di alternative investments, che ci porterà a promuovere e avviare nei prossimi mesi nuovi fondi di investimento”.