Il fondo Xenon FIDEC (Fondo Italiano per la Decarbonizzazione e l’Economia Circolare) , fondo impact di private equity gestito da Xenon AIFM, che mira a sviluppare un polo italiano di eccellenza nel settore del monitoraggio delle reti idriche e dell’automazione, dei sistemi e servizi di monitoraggio ambientale su aria, acqua e emissioni, ha rilevato il 100% del capitale di due aziende, più le loro controllate. Si tratta di Opus Automazione spa, azienda con sede legale in Gavorrano, leader nel settore della progettazione, sviluppo software, automazione di opere, macchine e strumentazioni elettroniche, elettromeccaniche, meccaniche, idrauliche concernenti impianti nei settori civile, terziario, industria, difesa e ambiente (oltre alla controllata STA) e di TAE Trentina Applicazioni, con sede legale a Rovereto, attiva nella costruzione e commercio all’ingrosso di apparecchiature elettroniche ed elettroacustiche e della ricerca di perdite di acqua e fughe di gas (oltre alla controllata Hydroskop).
Per gli aspetti legali legati alle acquisizioni di Opus e Tae e alla creazione del gruppo, Xenon Fidec è stato assistito da Lca studio legale. Opus è stata assistita per gli aspetti legali dallo studio Rivolta & Tognozzi. Per Tae, gli aspetti legali dell’operazione sono stati curati dallo studio Lambertini & Associati.
Ricordiamo che una settimana fa Xenon FIDEC ha lanciato Orion, nuovo polo del settore dell’ingegneria ambientale (si veda altro articolo di BeBeez) che ora raggruppa la stessa Orion e le altre quattro realtà. La piattaforma parte con un fatturato aggregato di oltre 50 milioni di euro e una presenza capillare su tutto il territorio nazionale e ora l’obiettivo è quello di creare un big a livello europeo nel monitoraggio costante della qualità dell’aria, delle acque e delle emissioni e processo; mettendo a disposizione una serie di servizi, tra cui il noleggio di attrezzature specializzate e un laboratorio di taratura.
Orion srl, che faceva capo sinora a Stefano Solmi (51%) e a CS Trading srl (49%), è stata fondata nel 1988 e progetta e realizza soluzioni integrate, installando sistemi per monitorare in tempo reale i parametri di qualità dell’ambiente e misurare in continuo le variabili chimico fisiche dei processi industriali. La società ha chiuso il 2023 con 28,8 milioni di euro di ricavi netti, un ebitda di 3,2 milioni e un debito finanziario netto di 2,8 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Opus Automazione, fondata nel 1997 da Stefano Batistini (sinora al 34%), Ines Brbic (22%),Gabriele Caviccioli (22%) e Simone Gabricci (22%), crea soluzioni per il monitoraggio ambientale e il processo. La società ha chiuso il 2023 con 6,4 milioni di euro di ricavi netti, un ebitda negativo per 65 mila euro e liquidità netta per circa 955 mila euro (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Batistini è a capo anche della controllata STA srl, attiva dal 2002, con la sede a Sedriano (MI) e ha chiuso il 2023 con 4,3 milioni di euro di ricavi, quasi 900 mila euro di ebitda e un utile di 618 mila euro (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Quanto a TAE Trentina Applicazioni Elettroniche srl e alla controllata Hydroskop, guidate da Marco Citroni (sinora al 50%), Franco Dalbosco (48,67%) e Francesca Citroni (1,33%), sono aziende di riferimento in Italia nel settore della ricerca e riduzione delle perdite e nel monitoraggio delle reti idriche. TAE ha chiuso il bilancio di esercizio 2023 con 3,9 milioni di euro di ricavi, un ebitda di poco meno di 950 mila euro e liquidità netta per oltre un milione (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente), mentre Hydroskop, sinora controllata da TAE al 52% e direttamente da Marco Citroni e Franco Dalbosco con il 24% ciascuno, ha invece registrato lo scorso anno 2,6 milioni di euro di ricavi netti, un ebitda di 216 mila euro e liquidità netta per circa 600 mila euro (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Il lancio di Orion da parte del fondo FIDEC segue di poche settimane l’acquisizione della maggioranza di Orim spa, società specializzata nel settore del trattamento, smaltimento e riciclaggio di rifiuti industriali e nel recupero materie prime critiche (si veda altro articolo diBeBeez).
Xenon Fidec è stato lanciato nel 2022 con un target di raccolta di 120 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Un anno e mezzo fa aveva raggiunto un primo closing vicino ai 90 milioni di euro, come aveva detto il chairman e ceo di Xenon Private Equity Danilo Mangano in un’intervista a BeBeez Magazine n. 6 del 13 maggio 2023. Il fondo è guidato dal managing partner e co-founder di Xenon, Luca Dal Fabbro, presidente di Iren spa e, tra gli altri incarichi ricoperti in passati, ex presidente di Snam ex amministratore delegato di Enel Energia e di E.on Italia.
Ricordiamo che lo scorso dicembre la controllata Simpec srl, società specializzata nella costruzione di impianti chimici e fisici fondata 28 anni fa, ha acquisito la maggioranza di NTW Group, società leader nella progettazione e costruzione di impianti trattamento acqua e commercializzazione prodotti chimici con sede a Cornuda (Treviso) (si veda altro articolo di BeBeez). A vendere le quote sono stati i soci fondatori Paolo Scandiuzzi e Ires Spagnol, che hanno reinvestito nella capogruppo e sono rimasti alla guida della società con incarichi di direzione commerciale e tecnica. Quanto a Simpec, fondata nel 1993 e con sede a Nova Milanese (Monza Brianza), è controllata al 100% da Trattamento Acque srl, che a sua volta fa capo a XF Holding sarl e al fondatore Ferdinando Bottini. Nei mesi scorsi, ma non era ancora stato comunicato, il fondo Fidec aveva acquisito anche CID della famiglia Cecchetto e Ires Spagnol.