Sbarcherà a Euronext Growth Milan oggi con 22,8 milioni di euro di capitale circolante da spendere e-Novia, la fabbrica di startup con focus sulla mobilità sostenibile e robotica collaborativa, fondata nel 2012 da Vincenzo Russi, Ivo Boniolo, Cristiano Spelta e Sergio Savaresi. Lo si legge nel Documento di ammissione. La quotazione, ricordiamo, avverrà a 7,2 euro per azione, con una capitalizzazione iniziale di 167 milioni di euro e con un flottante del 10,33%(si veda altro articolo di BeBeez). Ma nel giro di un anno sarà necessario reperire tra equity e debito altri capitali, per poco meno di una ventina di milioni.
Nel dettaglio, infatti, lo scorso novembre la startup ha raccolto in private placement 14,7 milioni di euro di capitali freschi dai nuovi investitori Gestioni spa (holding di Giovanni Fassi, presidente e ad di Fassi Gru), Trust Natale (trust della omonima famiglia) e Clubtech Investimenti srl (club deal di investitori organizzato da Equita K Finance), nell’ambito di un aumento di capitale da 30 milioni di euro complessivi che risulta ancora aperto fino a fine gennaio 2023 per l’importo residuo di 15,3 milioni. la cifra arrivata nelle casse della società è però di 13,9 milioni, al netto degli 800 mila euro di costi dell’operazione. A questa cifra, poi, si sono aggiunti 7 milioni di euro di nuovi prestiti bancari, mentre vanno sottratti 1,6 milioni per il pagamento delle rate dei finanziamenti a medio-lungo termine in scadenza nel periodo. Infine, contabilmente la società si ritrova anche con altri 22,8 milioni circa in più di capitale, a seguito della conversione del bond convertendo, emesso a fine 2019 per un totale di 25 milioni di euro e collocato a inizio 2020 per 21 milioni (si veda altro articolo di BeBeez), convertito a un prezzo pari a 6,12 euro per azione, cioé 7,20 euro meno il 15% di sconto, così come previsto dal regolamento. Grazie alla conversione delle obbligazioni, la compagine societaria di e-Novia, si è arricchita come noto con l’ingresso di Shimano, STMicroelectronics e Agrati. Il tutto quindi per flussi di cassa positivi per 42 milioni.
Contemporaneamente, però, la gestione operativa a partire da fine giugno ha assorbito 3,3 milioni e quella di investimento altri 4,5 milioni, con il risultato che il capitale circolante netto creato nel periodo era stato di 34 milioni ai quali però si dovevano sottrarre circa 11 milioni di euro di capitale circolante negativo con i quali la società aveva chiuso il semestre a fine giugno. Da qui la cifra dei 22,8 milioni di cassa alla data Documento di ammissione.
Detto questo, si legge ancora nel Documento di ammissione, sulla base del piano industriale consolidato del gruppo per gli esercizi 2022-2025, la società stima che il fabbisogno finanziario complessivo netto che verrà assorbito dal gruppo nel periodo di 12 mesi successivi alla data del Documento di ammissione, sarà pari a 19,4 milioni, stimando un assorbimento della gestione operativa per 3,4 milioni, dell’attività di investimento a supporto dello sviluppo prodotti e dello scale up industriale del business per 12,5 milioni e dell’attività di finanziamento (quindi oneri per il servizio del debito) per 3,5 milioni. Il che significa che tra un anno e-Novia si ritroverà con un capitale circolante netto positivo ridotto a soli 3,4 milioni di euro.
Per questo la raccolta fondi non si fermerà qui. Nel Documento si legge infatti ancora che, anche nello scenario base del Piano Industriale, l’emittente dovrà ricercare ulteriori risorse finanziarie al fine di perseguire le proprie linee strategiche e supportare il previsto percorso di crescita, coerentemente con i fabbisogni finanziari evidenziati nel Piano Industriale, che ipotizza un ulteriore fabbisogno finanziario per 19,2 milioni nel 2024 e 4,4 milioni nel 2025. La stima del flusso assorbito nel 2025 si riduce rispetto all’assorbimento dei precedenti esercizi, perché i manager ritengono che allora alcune delle principali società oggi in portafoglio avranno raggiunto la maturità e quindi genereranno dei flussi positivi dall’attività operativa. Il Piano Industriale assume inoltre la generazione di un flusso di cassa positivo per 3,1 milioni derivante dalle cessioni di alcune partecipazioni non strategiche nel corso del 2024.
In ogni caso la società dal 2012 ha dimostrato di essere in grado di raccogliere parecchi capitali, direttamente e tramite le partecipate, sottoforma di capitale di rischio e finanziamenti per un totale rispettivamente di 64 milioni (di cui 49 milioni da e-Novia ed 15 milioni dalle partecipate) e di 25 milioni (di cui 17 milioni da e-Novia e 8 milioni dalle partecipate).
Non solo. Proprio grazie agli investimenti condotti utilizzando i capitali raccolti, le partecipate di e-Novia hanno raggiunto valutazioni che hanno permesso al gruppo di sbarcare oggi in borsa con una capitalizzazione appunto di ben 167 milioni di euro. In particolare, la valutazione, che è stata effettuata sulla base della somma delle parti che compongono il gruppo al netto di uno sconto holding, è stata condotta sulla base del cosiddetto “venture capital method”, ossia determinando l’equity value atteso alla fine del 2025 sulla base dei piani industriali e finanziari delle singole società, attualizzato per 3 anni al tasso di rendimento atteso dagli investimenti di capitale.