Equita Group debutterà giovedì 23 novembre all’Aim Italia con una capitalizzazione di 130,8 milioni di euro, escluse le azioni proprie (la capitalizzazione delle azioni ordinarie ammesse alle negoziazioni è invece di 106,3 milioni). L‘ipo è stata infatti prezzata a 2,9 euro per azione, nella parte alta della forchetta, che era stata fissata a 2,4-3,1 euro per azione (si veda altro articolo di BeBeez), a fronte di una domanda pari a circa 2,5 volte l‘offerta(si veda qui il comunicato stampa).
Il ricavato complessivo derivante dal collocamento è stato quindi di 45,2 milioni, di cui 22,9 milioni a favore dalla società e 22,3 milioni a favore degli azionisti venditori, prima delle commissioni riconosciute al consorzio per il collocamento.
Il nuovo assetto azionario di Equita group deriva infatti dalla recente riorganizzazione del capitale dopo che lo scorso maggio Alessandro Profumo, fresco di nomina ad amministratore delegato di Leonardo, in linea con quanto richiesto dal Ministero dell’Economia, per evitare conflitti di interesse, ha lasciato Equita sim, di cui era presidente, da quando nel gennaio 2016 era stato siglato il closing dell’operazione che aveva visto l’ingresso del top banker nel capitale della sim insieme ai manager e che era stata annunciata nel luglio 2015 (si veda altro articolo di BeBeez).
La nuova riorganizzazione del gruppo ha portato i manager storici ad acquisire parte della partecipazione detenuta da Profumo nella sim e arrivare a controllare l’83% della neocostituita Equita group (nuova società derivante dalla fusione tra Turati 9 e ManCo), che a sua volta detiene il 100% del capitale di Equita sim. Il presidente è Francesco Perilli, mentre Andrea Vismara è amministratore delegato. In occasione dell’ipo era stato previsto che Profumo cedesse anche la maggioranza della sua partecipazione rimanente, pari al 17% di Equita sim, su cui il management di Equita aveva un’opzione per l’acquisto. E infatti venerdì 10 novembre è stato annunciato che il management della società eserciterà l’opzione call su 3,86 milioni di euro di Nicla srl, società che fa capo alla famiglia Profumo.
Al termine del collocamento, il management deterrà quindi il 53,9% del capitale sociale (corrispondente al 66,1% dei diritti di voto grazie al possesso di 8,47 milioni di azioni a voto doppio); il flottante sarà pari al 31,2% del capitale sociale (corrispondente al 29,1% dei diritti di voto) e al 42,5% delle azioni quotate; Nicla srl deterrà il 5,1% del capitale sociale (corrispondente al 4,8% dei diritti di voto); le azioni proprie costituiranno il 9,8% del capitale sociale (senza diritti di voto né dividendo).
Nell’operazione Equita Group è stata assistita da Mediobanca (Global Coordinator, Nominated Advisor e Specialist), da Equita sim (co-lead manager) e da Kpmg (auditor). BonelliErede ha agito in qualità di consulente legale, Dentons Europe ha agito in qualità di consulente legale per gli aspetti di corporate governance.