La piattaforma d’innovazione quotata all’Aim Italia H-Farm ha chiuso l’aumento di capitale e l’emissione del prestito obbligazionario convertibile, finalizzati a reperire risorse per realizzare il piano industriale 2020-2024 presentato il 25 agosto scorso (si veda altro articolo di BeBeez).
H-Farm ha raccolto complessivamente 18,6 milioni di euro, battendo le previsioni del piano fissate a 15 milioni, ma restando al di sotto del massimo di 20 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Nel dettaglio, H-Farm ha concluso il periodo per l’esercizio dei n. 30.530.304 diritti di opzione offerti sul mercato Aim Italia , in cui sono stati complessivamente esercitati 27,72 milioni di diritti inoptati, corrispondenti a 4,95 milioni nuove azioni ordinarie. E’ stata inoltre collocata una seconda tranche del prestito obbligazionario convertibile H-Farm POC 2020-2025 per complessivi 3 milioni di euro. Servizi CGN, primo gruppo nel mercato nazionale della consulenza fiscale e giuslavoristica B2B, ha sottoscritto per 6,6 milioni di euro (in equity e obbligazioni convertibili) parte del round di H-Farm, come già anticipato lo scorso novembre (si veda altro articolo di BeBeez).
L’aumento di capitale era stato annunciato lo scorso agosto, contestualmente alla presentazione del nuovo piano industriale 2020-2024 (si veda altro articolo di BeBeez) ed era stato poi varato formalmente a fine ottobre dal Consiglio di amministrazione di H-Farm (si veda qui il comunicato stampa). I capitali raccolti saranno impiegati nella messa a regime della business unit Education, anche attraverso lo sviluppo di tecnologie per l’insegnamento da remoto, e nella costante crescita della divisione Innovation, per supportare le aziende nella loro trasformazione digitale.
Ricordiamo che H-Farm aveva già chiuso lo scorso dicembre 2019 una ricapitalizzazione da 8 milioni nella forma di strumenti finanziari partecipativi (SFP), sottoscritti da Cattolica Assicurazioni (per 7 milioni) e dal fondatore Riccardo Donadon, tramite la holding E-Farm srl, da lui controllata al 60% e per il resto dalla moglie Giulia Anna Franchin (si veda altro articolo di BeBeez).
L’operazione si è resa necessaria di fronte alle difficoltà finanziarie per i ritardi di H-Campus (si veda altro articolo di BeBeez). Come noto, la partenza del progetto di costruzione del Campus, che nei piani iniziali doveva essere aperto e inaugurato per l’autunno del 2018, è stata fatta slittare di un biennio dalla Regione Veneto con conseguenti problemi che hanno comportato impatto di costi e tempi molto più ampi di quanto inizialmente preventivato. I lavori sono iniziati nel settembre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez) e si sono conclusi nel settembre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez).
L’operazione H-Campus era stata varata nel febbraio del 2017 e finanziata da un nuovo fondo immobiliare chiuso, non speculativo, denominato Ca’ Tron – H-Campus, gestito da Finint Investments sgr e sottoscritto da Cattolica Assicurazioni (56% del patrimonio), da Cdp Investimenti sgr (40, tramite il fondo FIA 2 Smart housing, Smart working, Education & Innovation) e da Ca’ Tron Real Estate, la società dei fondatori di H-Farm, che detiene il restante 4% (si veda altro articolo di BeBeez). Il progetto prevede investimenti per oltre 101 milioni di euro, di cui 60 milioni per il campus e oltre 41 milioni per l’acquisizione di immobili esistenti e terreni.
“Malgrado il momento poco felice, stiamo concludendo con estrema soddisfazione questa operazione di raccolta, che ha visto l’ingresso di nuovi investitori ma anche la conferma dei soci esistenti. In questi 16 anni abbiamo trasformato il nostro modello da solo incubatore di startup in una piattaforma che oggi conta oltre 600 dipendenti e che aggrega esperienze e talenti, in grado di supportare le aziende e i giovani nel percorso di formazione, convinti del ruolo centrale che il digitale e le nuove tecnologie rivestiranno per la crescita del sistema Paese. Abbiamo perso due anni per nulla nell’iter burocratico ed abbiamo rischiato veramente tanto, ma ora il Campus è realtà ed è un progetto che ci invidiano in tanti anche fuori dal nostro Paese: oltre 50 ettari di strutture all’avanguardia immerse nel verde, dove oggi studiano già più di 1.200 studenti. Ora riprendiamo la nostra corsa, avremo ancora un 2021 in salita ma con tanti investimenti, poi dal 2022 inizieremo a raccogliere quanto sin qui seminato”, ha dichiarato Riccardo Donadon, fondatore di H-Farm. Alberto Grignolo, Ceo di H-Farm, ha aggiunto: “Con questa operazione, H-Farm si è dotata delle risorse finanziarie necessarie alla realizzazione del piano industriale 2020-2024 che la porterà a diventare cash flow positive e a raggiungere il punto di pareggio entro il 2022. Grazie anche al supporto attivo della nuova compagine sociale, puntiamo sullo sviluppo della divisione Innovation, con le attività legate alla digital trasformation per le aziende rese più che mai cruciali dall’attuale contingenza, e sulla crescita dell’offerta Education, in particolare del percorso K-12, con il rafforzamento della struttura manageriale, l’inserimento di nuove risorse e il potenziamento della strategia di marketing”.