Next Geosolutions Europe spa (NextGeo), azienda specializzata a livello internazionale nel settore della geoscienza marina e nei servizi di supporto alle costruzioni e dì impianti offshore, controllata al 51,08% dal gruppo Marnavi, da maggio quotata sul mercato Euronext Growth Milan facendo seguito a quanto riportato nel documento di ammissione, ha comunicato l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Subonica, società che offre servizi di rilievi ed ispezioni subacquee mediante l’impiego di veicoli robotici filoguidati ROV (Remotely Operated Vehicles), (si veda qui il comunicato stampa).
Subonica opera prevalentemente nei settori delle energie offshore, sia rinnovabili che tradizionali, dei cavi elettrici sottomarini, della ricerca scientifica, degli studi e monitoraggi ambientali e dell’archeologia subacquea.
L’investimento complessivo per l’acquisizione del 100% del capitale di Subonica ammonta a 530 mila euro, di cui 318 mila già corrisposti pre-IPO e i restanti 212 mila versati il 5 agosto 2024. Tra gli asset di Subonica si segnalano un’imbarcazione da lavoro FM33 di lunghezza f.t. 10,35m, un ROV “Cygnus”, un ROV “Perseo”, un ROV “Nautec Cygnus” e un sistema di posizionamento acustico subacqueo USBL Mini Ranger 2. L’acquisizione è stata totalmente finanziata con mezzi propri.
Giovanni Ranieri, ceo di NextGeo, ha così commentato: “Questa operazione di m&a rientra a pieno nel percorso di crescita e sviluppo che abbiamo dichiarato in fase di quotazione e ci consente di ampliare ulteriormente la nostra offerta di servizi di survey geofisico e ambientale. Nello specifico, grazie agli asset tecnologici di Subonica saremo in grado di rafforzare le nostre attività in ambito nearshore e di diversificare così il nostro business che ora è focalizzato principalmente sulle attività offshore. Un ulteriore step che ci consente di consolidare il nostro posizionamento tra i leader del settore e di accreditarci tra i clienti come un partner di riferimento che si avvale di soluzioni tecnologiche di assoluta avanguardia”.
Subonica nasce nel 2002, su iniziativa di Daniele Dell’Anna, cofondatore e direttore tecnico della Teknomar srl, società operante nel settore dei lavori subacquei e marittimi sin dal 1983. Affascinato dalle grandi potenzialità offerte dai veicoli telecomandati, decide di dotare la società di un rov, in affiancamento alle lavorazioni dei sommozzatori. Negli ultimi anni la società, attraverso un costante sforzo volto allo sviluppo dei servizi svolti con la robotica, sfruttando l’esperienza maturata nell’ambito dei lavori subacquei, e grazie a nuove sinergie, ha implementato la flotta dei veicoli, divenendo una delle prime società italiane del settore. In particolare, Subonica è in grado di effettuare attività di ispezioni e rilievi mediante ROV sia a scopo di salvaguardia ambientale sia a supporto delle attività di costruzioni subacquee.
Grazie al proprio know-how ed alle attrezzature in dotazione, Subonica svolge indagini complete per la posa in opera di strutture subacquee, sia in fase preliminare sia in fase di ispezione post-operam, nonché per manutenzioni programmate e/o straordinarie. Grazie alla vasta esperienza accumulata negli anni, è in grado di realizzare le proprie attività ricorrendo a soluzioni tecniche sviluppate ad hoc, minimizzando così i costi degli interventi. Ha chiuso il 2023, fa sapere la società, con un giro d’affari pari a circa 500 mila euro.
L’acquisizione di Subonica è volta principalmente a rafforzare l’attività di survey geofisico ed ambientale nelle aree costiere, sempre in cooperazione con la esistente società collegata NextPoli srl attraverso l’utilizzo di asset specifici. Tra questi, una nuova imbarcazione costiera di circa 10 metri e una flotta di tre ROV di classe “Observation Class” vanno ad aggiungersi rispettivamente al mezzo nautico nearshore “NG Coastal” ed alla flotta di ROV work-class offshore già in dotazione alla NextGeo.
Questi nuovi asset saranno destinati ad attività di survey e ispezione nei consueti settori di riferimento della NextGeo con lo scopo di coprire le aree costiere e/o a basse profondità, dove i ROV work-class non sono in grado di operare a causa delle loro dimensioni.
Ricordiamo che una quindicina di giorni fa il Fondo Ipo Club 2, secondo veicolo della serie IPO Club, promosso da Simone Strocchi, fondatore del gruppo Electa (poi confluito nel gruppo Azimut) insieme al gruppo Azimut, ha acquisito il 2,6% di NextGeo (si veda altro articolo di BeBeez). Tecnicamente IPO Club 2, subfund di IPO Club SCA SICAV RAIF, strutturata e gestita da Azimut Investments sa e di cui Electa Ventures srl è partner e advisor strategico, ha costituito la newco IPOC 8 srl, un veicolo di PIPE (Private investments in Public Equity) con una durata di 36 mesi, al quale sono state conferite azioni di NextGeo al prezzo di 6,34 euro l’una, rappresentative del 2,6% del capitale. A conferire le azioni sono stati, da un lato, VR Consulting srl, holding del ceo Giovanni Ranieri, che ha ceduto l’1,04% e resta ora con il 4,28% del capitale di NextGeo; e dall’altro Dynamic Europe srl, holding che fa capo al presidente Attilio Ievoli (anche ceo di Marnavi), che ha ceduto l’1,56% e resta ora con lo 0,8% del capitale. Al termine dell’operazione, quindi, IPOC 8 è ora partecipato al 57,94% da IPO Club 2, al 25,24% da Dynamic Europe e al 16,82% da VR.
L’operazione, si legge nella nota diffusa il 25 luglio scorso, “è volta a favorire anche la strategia societaria di NextGeo finalizzata ad accrescere la solidità e la qualità della base azionaria, grazie all’ingresso di IPO Club2, fondo chiuso con un orizzonte di investimento di medio-lungo periodo con una forte attitudine supportiva di progetti M&A accrescitivi, nonchè particolarmente apprezzato dalla comunità finanziaria anche per la sua capacità peculiare di offirire a tendere, un eventuale incremento della quota di flottante di NextGeo”.
Ricordiamo da ultimo che NextGo ha avuto come corner investor della ipo, avvenuta lo scorso maggio, Smart Capital, holding di partecipazioni industriali con capitale permanente specializzata in investimenti di private equity e di private investments in public equity (PIPE) e VSL Club spa, società di investimento e consulenza specializzata in operazioni di club deal nel settore della logistica marittima (si veda altro articolo di BeBeez). In occasione della quotazione, NextGo ha accolto come investitori anche gli ex obbligazionisti del bond convertibile da 3,228 milioni di euroemesso da ABC Company, società benefit e veicolo di permanent capital, quotata a sua volta sul segmento professionale di EGM, che investe, direttamente e/o attraverso la strutturazione di club deal, in pmi italiane, che aveva proposto ai suoi sottoscrittori di avere rimborsi in natura appunto in azioni NextGeo (si veda altro articolo di BeBeez). Un’operazione, questa, che ha ripreso una struttura che in sostanza è quella di una pre-booking company, una evoluzione delle Spac, già progettata in passato proprio da Electa Ventures e utilizzata per acquisire e portare in quotazione Italian Wine Brands (attraverso il veicolo IPO Challenger) e Pharmanutra (con IPO Challenger 1).
NextGeo ha un team multietnico di oltre 300 professionisti qualificati ed esperti, garantisce un’ampia gamma di servizi che vanno dalla consulenza specializzata nel campo della geofisica e della geotecnica marina, alle indagini ambientali e archeologiche fino alla identificazione e rimozione di Ordigni Bellici Inesplosi (indagini UXO) oltre che ai servizi di supporto alla costruzione offshore. NextGeo ha chiuso il 2023 con un valore della produzione pari a 148,6 milioni e un utile netto di 29,2 milioni di euro.