Debutterà domani su Euronext Growth Milan (EGM) SBE – Varvit spa, società specializzata in produzione, distribuzione e commercializzazione di viti, bulloni, dadi e più in generale componenti di fissaggio, dopo che si è chiuso venerdì 10 novembre il collocamento iniziato lunedì 6 al prezzo di 8,33 euro per azione di 3 milioni di azioni ordinarie, messe in vendita dalla capogruppo Vescovini Group, per una raccolta totale di 22,7 milioni (che diverranno 25 milioni in caso di esercizio integrale dell’opzione greenshoe), sulla base di un equity value di 975 milioni di euro, che corrisponderà quindi alla capitalizzazione iniziale della società il giorno del debutto a Piazza Affari (si veda altro articolo di BeBeez). Lo stesso giorno Borsa Italiana ha rilasciato il provvedimento di ammissione a quotazione (si vedano qui il comunicato stampa e qui il Documento di ammissione).
La via verso l’ipo per SBE-Varvit era stata già definita lo scorso 23 ottobre (si veda altro articolo di BeBeez), con la firma di un cornerstone agreement che prevedeva l’acquisto di azioni per un importo non inferiore a 11,5 milioni di euro, a un prezzo massimo di 8,33 euro per azione, da parte del cornestone Investor ECD Uno srl in cui Equita Investimenti spa (che lo ha promosso) possiede una quota di minoranza, mentre la maggioranza è divisa tra un club deal di imprenditori e family office.
ECD Uno srl ha poi sottoscritto azioni per 11,6 milioni di euro, con Vescovini Group che ha mantenuto il saldo controllo del gruppo, restando titolare di azioni a voto plurimo. Nel dettaglio, si legge nel Documento di ammissione, prima dell’esercizio dell’opzione greenshoe, Vesovini resterà titolare del 97,67% del capitale, che scenderà al 96,92% in caso di intero esercizione della greenshoe. In quest’ultimo caso il flottante sarà dell’1,89% (1,14% senza greenshoe), mentre la quota di ECD Uno srl sarà comunque dell’1,19%.
Nell’ambito dell’operazione, Equita sim e la branch milanese di UniCredit Bank AG hanno agito in qualità di joint global coordinator e joint bookrunner. Equita sim è anche advisor e specialist di Euronext Growth, mentre Lazard è l’advisor finanziario di Sbe-Varvit e KPMG la società di revisione. L’advisor legale è Chiomenti, mentre Linklaters è advisor legale dei coordinatori dell’offerta.
SBE-Varvit a giugno 2023 ha registrato ricavi consolidati per 220,2 milioni di euro, con un ebitda di 58 milioni, pari al 26% dei ricavi, e un utile netto di 33,1 milioni. Nel 2022 invece SBE-Varvit aveva realizzato ricavi consolidati per 392,5 milioni di euro, un ebitda di 108 milioni (il 28% del fatturato) e un utile netto di 54 milioni.
Quanto a Vescovini Group, di proprietà di Alberto, Alessandro e Federico Vescovini, ciascuno con il 33,33%, ha chiuso il 2022 con 392,8 milioni di euro di ricavi, ebitda di 102,1 milioni e liquidità netta di 30,2 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Alessandro Vescovini, presidente di SBE-Varvit, ha commentato: “Il nostro gruppo, negli ultimi anni, è stato protagonista di un entusiasmante percorso di crescita, pieno di sfide e di soddisfazioni, e la quotazione in Borsa rappresenta una tappa fondamentale della nostra strategia, un ulteriore acceleratore per cogliere al meglio le opportunità di un mercato dinamico. Condividiamo la stessa visione di lungo termine con gli investitori che ci stanno dando fiducia e grazie al nostro business model competitivo e solido, rafforzeremo ancora di più il nostro posizionamento tra le principali aziende del nostro settore. L’obiettivo oggi è consolidare la nostra leadership, penetrando in segmenti nuovi dove se ne presentasse l’opportunità, proseguendo in ogni caso nel nostro continuo percorso di efficienza produttiva e mantenendo sempre elevatissime l’affidabilità e la qualità del servizio per le quali siamo conosciuti dal mercato”.