Sicit Group, azienda che trasforma i residui di lavorazione provenienti dalla concia delle pelli in biostimolanti per l’agricoltura e quotata in Borsa dal maggio scorso a seguito della business combination con la Spac SprintItaly, ha chiuso il 2019 con ricavi in crescita a 56,7 milioni di euro (+2,9%), un ebitda consolidato rettificato di 20,3 milioni (+4,1%) e un utile netto consolidato rettificato di 12,1 milioni (+7,1%). Lo ha comunicato ieri in una nota Sicit (si veda qui il comunicato stampa), che ha proposto un dividendo di 0,45 euro per azione, in aumento dai 0,34 euro del 2019.
Contestualmente, Sicit ha reso noto che si sta preparando per passare dal segmento Aim Italia al segmento Star del MTA di Borsa Italiana. Massimo Neresini, ceo di Sicit Group, ha dichiarato: “Il 2019 è stato un anno di profonda trasformazione per SICIT, in cui abbiamo creato i presupposti per accelerare il percorso di crescita e internazionalizzazione, orientato al medio-lungo termine. Nel complesso, grazie al lavoro di tutti, siamo riusciti a superare le molte sfide che avevamo davanti, chiudendo il periodo con una crescita moderata e un’ottima redditività. Il 2020 sarà altrettanto impegnativo e vedrà il passaggio sull’MTA, l’ampliamento del numero di prodotti, l’incremento della capacità produttiva in Italia e metteremo le basi per la costruzione di uno stabilimento all’estero. Continueremo quindi a lavorare sulle priorità strategiche per consolidare la nostra leadership e confermarci protagonisti della circular economy”.
Sicit (acronimo di Società Industrie Chimiche Italiane), fondata nel 1960 a Chiampo, è stata tra le prime aziende al mondo a introdurre gli idrolizzati proteici di origine animale nel mercato mondiale dei biostimolanti. I suoi prodotti sono utilizzati principalmente come biostimolanti per l’agricoltura e ritardanti per l’industria del gesso. Il 20 maggio 2019 la società ha debuttato sull’Aim Italia grazie a SprintItaly, la Spac promossa da Fineurop Spa, Gerardo Braggiotti, Matteo Carlotti e Francesco Pintucci, che nel luglio 2017 aveva raccolto 150 milioni di euro dagli investitori (si veda altro articolo di BeBeez).
A Sicit all’epoca fu attribuito un equity value di 160 milioni (corrispondente a un enterprise value di 7 volte l’ebitda del 2017, che era stato di 22,2 milioni). Da allora gli azionisti di SprintItaly, con un investimento di 100 milioni, controllano il 54% della combined entity mentre il resto continua a far capo a Intesa Holding, a sua volta detenuta da 33 azionisti per la maggioranza imprenditori conciari (si veda altro articolo di BeBeez).