Dal dicembre 2018 La Bussola, storico locale di Focette, a Marina di Pietrasanta, in Versilia, simbolo dei ruggenti anni Sessanta, icona della musica cantautorale italiana, è in gestione della famiglia Angeli, con un progetto di rilancio. Il tempio di Mina, Ornella Vanoni, Gino Paoli, Peppino di Capri e molti altri, riparte con un occhio alla tradizione, uno sguardo ai giovani e la voglia di ospitalità e cultura a trecentosessanta gradi sul territorio. Locale notturno, ristorante, stabilimento balneare, la sera è incorniciato tra le Alpi Apuane e il golfo di Viareggio, mentre lo sguardo si rivolge verso il Golfo dei poeti e abbraccia l’isola di Palmaria.
Abbiamo incontrato Giuliano Angeli, commercialista di Querceta, che ci ha raccontato la sua avventura e che per sei anni guiderà quest’avventura con il giovane figlio Lorenzo. “L’idea è venuta a mio figlio che aveva già collaborato con la famiglia proprietaria, i Guidi, alla Capannina, altro locale storico di Forte dei Marmi dove faceva il PR per il settore giovani. All’inizio non nascondo la mia apprensione rispetto al mondo delle discoteche. Il mio ricordo si fermava all’inizio degli Anni Ottanta, quando l’ambiente era meno trasgressivo e aggressivo. La sfida mi sembrava una follia all’inizio ma alla fine abbiamo portato a termine la trattativa con Gherardo Guidi, e dopo varie difficoltà, il 30 aprile 2019 abbiamo riaperto con Peppino Di Capri, un’occasione per recuperare la storia di questo luogo e ricominciare dai punti di forza. Peppino Di Capri tra l’altro si è sposato nella chiesa di Focette e ha organizzato il ricevimento proprio a La Bussola. Ci è sembrato un buon inizio.”
Ricominciare dal passato?
“Senza chiudere al nuovo e ai giovani, cercando di andare incontro a diverse fasce d’età che poi sono rappresentate dalla clientela del nostro stabilimento balneare, con la clientela storica che lo frequenta da decenni di generazione in generazione. Con Giandomenico Anellino, chitarrista – che ha accompagnato tra l’altro Ermal Meta al Concerto di Natale in Vaticano – oggi Direttore artistico abbiamo cominciato nel solco della tradizione che aveva fatto grande questo posto, con Gino Paoli e Patty Pravo ad esempio. I numeri non sono più quelli degli anni gloriosi ma non rinunciare a La Bussola d’autore è importante.”
Pensando a nuove proposte cosa avete in mente?
“Vorremmo riprendere gli aperi-cena al tramonto e le serate con i deejay come Gigi D’Agostino, Vegas Jones e MamboLosco e una serie di serate anche con artisti meno conosciuti con l’idea di lanciare i giovani, riportando la cultura della musica oltre il divismo. Sicuramente una linea può essere quella delle Cover, cavalcando un’onda che sembra funzionare e intreccia passato e presente. La Bussola è un’icona che deve dare un esempio culturale oltre che di intrattenimento quindi ad esempio vorrei realizzare un progetto a tappe nelle scuole da concludere un evento nel locale contro l’abuso dell’alcol per promuovere un’economia sana. Tra le altre iniziative serali la Vida Loca, uno spettacolo con ballerine e fuochi d’artificio per un pubblico sopra i trent’anni che è andato molto bene lo scorso anno. E ancora, per i giovani, abbiamo realizzato un accordo con la discoteca Altromondo Studios di Rimini per fare squadra e ammortizzare i costi di eventuali artisti importanti. Quest’anno la stagione è incerta nel calendario ma le idee ci sono.”
L’estate del 2020 si è aperta con il concerto di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti. Come proseguirà?
“L’apertura per i locali in Toscana è stata il 13 giugno con l’adozione del protocollo sanitario del Governo e pensiamo che dal 15 luglio la stagione possa cominciare pienamente anche solo negli spazi esterni. Conserviamo qualche perplessità sulle possibilità di ballare con i dettami attuali. Dobbiamo capire come si evolverà la situazione. Sul calendario dobbiamo ragionare cercando di far quadrare il cerchio e pensando anche ad un programma culturale non solo di serate musicali, portando ad esempio l’arte e la moda all’interno visto il territorio nel quale ci muoviamo, soprattutto con la vicinanza di Pietrasanta”.
a cura di Ilaria Guidantoni