La social commerce platform per l’arte Artune sta per lanciare una campagna di equity crowdfunding su 200crowd, con una valutazione pre-money di 2 milioni di euro. L’obiettivo massimo di raccolta è di 300 mila euro e quello minimo di 150 mila, pari a una quota del 6,98% del capitale post-money.
Artune, fondata dall’ad Guido Mologni, è la prima app che permette di creare o entrare a far parte di una art community in cui poter esplorare, condividere e scambiare opinioni su artisti, gallerie, collezionisti, curatori preferiti; comprare/vendere opere d’arte a portata di mano in totale sicurezza; e dare visibilità alle proprie opere ed incontrare nuovi talenti o talenti già affermati.
I proventi della raccolta saranno utilizzati per sviluppare nuove tecnologie di visual recognition (riconoscimento a scansione di un’opera d’arte per ricevere le informazioni all’instante); per pagamenti escrow (per assicurare la massima sicurezza); e di decentralizzazione del sistema (per favorire la trasparenza del mercato); realtà virtuale.
Artune adotta un modello di business tipo freemium: è totalmente gratuito e accessibile a tutti per la versione Basic che si configura come un social network sul mondo dell’arte a 360°; la versione Premium, a pagamento, offre due account: Premium Basic e Premium Corporate. Entrambe le forme di abbonamento permettono agli utenti di mettere in vendita e di comprare le opere d’arte.
La Premium Basic è rivolta ai collezionisti e agli appassionati d’arte offre un layout premium, extra features e la possibilità di vendere opere d’arte. La Premium Corporate è rivolta, invece, a professionisti e offre la possibilità di gestire l’account in modo professionale attraverso l’integrazione di una web dash e l’accesso ai big data della piattaforma. Oltre all’abbonamento premium, le altri fonti di ricavo di Artune sono: pay to go & services (assicurazione, framing, servizi educational, biglietteria per mostre, consegna professionale), pubblicità (campagne di sponsorizzazione sulla piattaforma) e vendite di opere d’arte tramite la piattaforma (che frutta una commissione del 6% prelevata al venditore e un 3% a carico dell’acquirente).