Il Gabbiano, storica galleria spezzina che nel corso di mezzo secolo di attività ha trattato eccellenze dell’arte contemporanea italiana ed internazionale, con particolare enfasi verso la Poesia visiva, Fluxus, l’Arte concettuale, la Body Art e le diverse esperienze artistiche connesse alla musica e al suono, è la protagonista dell’importante esposizione Attraverso l’arte. La galleria Il Gabbiano 1968-2018, in programma dal 27 maggio al 25 settembre 2022, allestita al secondo piano e nella project room del Centro Arte Moderna e Contemporanea (CAMeC) di La Spezia.
La galleria Il Gabbiano, condotta ininterrottamente dal 1968 al 2018 da soli artisti con l’intento di disporre di uno spazio di dialogo e di confronto di ricerca creativa, ha dato luogo durante il lungo periodo di vita a numerose collaborazioni con critici e storici dell’arte, nonché galleristi, che hanno contribuito a rendere la galleria nota sia a livello nazionale che internazionale.
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Il progetto espositivo, curato da Mario Commone, in dialogo con Mara Borzone, Francesca Cattoi, Cosimo Cimino, Lara Conte e Marta Manini, ideatrice dell’interessante progetto grafico di allestimento, e diretta dalle conservatrici del Centro Eleonora Acerbi e Cinzia Compalati, comprende una silloge di oltre centocinquanta opere che ripercorrono i cinquant’anni di attività della galleria. Nella project room è proposta inoltre un’installazione collettiva che riprende il format espositivo de Il Gabbiano caratterizzato anche da mostre collettive tematiche che avevano anche uno speciale sviluppo editoriale: cinquanta artiste e artisti che hanno esposto presso Il Gabbiano sono stati invitati a dare un proprio contributo-omaggio alla mostra sotto forma di bandiera, intesa quale simbolo di libertà e leggerezza, elementi che hanno sempre contraddistinto l’identità della storica galleria.
Gli artisti sono: Paolo Albani, Alfio Antognetti, Calogero Barba, Mirco Baricchi, Vittore Baroni, Carlo Battisti, Pietro Bellani, Jacopo Benassi, Antonio Bobò, Sergio Borrini, Anna Boschi, Antonio Bove, Roberto Buratta, Lynn Campbell, Giovanni Campus, Carlo Canè, Emma Caprini, Marco Casentini, Gianfranco Carrozzini, Bruno Cassaglia, Lorenzo D’Anteo, Giovanna Fontana, Mariano Frare, Delio Gennai, Dania Gennai, Mauro Ghiglione, Alessandro Gianardi, Vittoria Gualco, Alessio Guano, Dario Longo, Alessio Manfredi, Ruggero Maggi, Romano Masoni, Cesare Nardi, Nadia Nava, Rosemaria Sansonetti, Danilo Sergiampietri, Yvonne Singer, Alberto Sordi, W. Mark Sutherland, Giuliano Tomaino, Alessandro Traina, Francesca Vivenza).
La galleria Il Gabbiano
La galleria Il Gabbiano viene istituita a La Spezia nel 1968 su iniziativa di una dozzina di artisti, con l’intento di predisporre uno spazio artistico in cui incontrarsi, condividere idee ed esperienze artistiche.
Gli interessi della galleria, i cui componenti nel frattempo si riducono a quattro (Fernando Andolcetti, Cosimo Cimino, Mauro Manfredi e Clara Milani), si orientano poi nel campo delle ricerche d’avanguardia, come la Poesia visiva e Fluxus, che si affiancano all’Arte concettuale, grazie all’apporto di artisti importanti come, tra gli altri, Mirella Bentivoglio – artista e poetessa che ha messo in relazione Il Gabbiano con altri artisti che lavoravano su linguaggi incentrati sul rapporto parola-immagine fotografica -, Lamberto Pignotti – tra i principali precursori della Poesia visiva – Lucia Marcucci, Eugenio Miccini e Giuseppe Chiari.
Nel corso del lungo periodo di attività, Il Gabbiano ha ospitato opere di numerosissimi artisti noti a livello nazionale ed internazionale come, oltre a quelli già citati, la spezzina Ketty la Rocca, Mimmo Rotella, Ugo Nespolo, Richard Smith, Ben Vautier, Philip Corner, Takako Saito, Jiří Kolář, Emilio Isgrò, Ben Patterson, Sarenco, Rodolfo Vitone, Maria Lai, Gillo Dorfles, Nanni Balestrini, Pietro Grossi e il pittore Edo Murtić che, a partire dal 1970 ha realizzato numerose mostre personali lavorando pressoché in esclusiva per Il Gabbiano.
La mostra al CAMeC costituisce parte del percorso di ricerca condotto sugli Archivi della Galleria che si svilupperà con la pubblicazione di un volume a cura del Circolo Culturale, nel quale sarà documentata la storia della galleria attraverso le mostre, le performance, i concerti e le conferenze realizzate durante gli anni di attività.
testo e audiovisivo a cura di Giuseppe Joh Capozzolo