Con il progetto “Chateau in città” Bibi Graetz mette l’arte in cantina e la cantina in città. Bebeez è stata invitata per la vendemmia in piazza a Fiesole a Villa Aurora hotel e ristorante storico, da due anni proprietà di questo artista e oggi vigneron che ha trovato nel vino un modo di esprimere sé stesso, mettendo creatività e visione in primo piano per dare soprattutto emozioni: al centro il colore e il piacere degli occhi, ma certamente anche del gusto come testimonia il successo della critica e del mercato.
Una vita d’artista, figlio di uno scultore, due sorelle artiste che vivono l’una a Chamonix, l’altra a Berlino, un passato nomade tra mostre e gallerie; una famiglia cosmopolita: il padre israeliano, la mamma norvegese e il gusto per l’incontro con genti, culture e sapori diversi che fanno parte della sua formazione e della sua quotidianità.
Come ci ha raccontato la sua tavola è “una fusion casalinga non modaiola, che nasce spontanea da ricordi e curiosità, dove nello
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stesso pasto si può trovare l’humus e un piatto norvegese”.
L’occasione di incontrarlo è stato il sogno bordolese di portare lo “Chateau in città”, progetto nato lo scorso anno: così dal Castello di Vincigliata – storica residenza della famiglia Graetz – le uve canaiolo e sangiovese sono arrivate per la scelta sulla piazza di Fiesole in occasione dei vent’anni dell’azienda le cui uve danno i vini Testamatta e Colore, che hanno scalato le classifiche internazionali alla pari con nomi di tradizione consolidata. Naturalmente i manifesti sono stati disegnati da Bibi al quale abbiamo chiesto com’è nata questa sua attività dopo anni dedicati all’arte. “Ho solo trovato un nuovo modo di esprimermi, ci ha raccontato. Non ho approcciato il vino con un’ottica business né con conoscenze tecniche ma con la ricerca delle sensazioni, soprattutto visive. La mia sfida oggi è il colore: ottenere trasparenza da grappoli grandi che diano intensità e leggerezza insieme con i vitigni soprattutto a nord, che assicurano maggior eleganza”.
“Chateau in città” inizia quando Bibi Graetz ha trasferito in una storica residenza cittadina la propria cantina dove nascono due grandi cru, eccellenze dell’intera enologia toscana, appunto il Testamatta e il Colore. Al Castello di Vincigliata restano la campagna e le vigne da dove, con un viaggio brevissimo – in linea d’aria la distanza è di appena 1 chilometro, al di là del cocuzzolo di Monte Ceceri – arrivano le uve, allo Chateau urbano, con uno stile proprio delle grandi maison francesi, del tutto nuovo in Italia. L’idea è di realizzare uno spazio multifunzionale di lavoro e accoglienza allo stesso tempo, razionalizzando l’azienda, con una parte adibita alle degustazioni, nell’ex Blu Bar e una terrazza mozzafiato su Firenze. Dove invece un tempo c’era la discoteca, come testimonia ancora stroboscopica, troviamo enormi tini. L’azienda può diventare un punto di partenza e di arrivo di itinerari culturali data la vicinanza ai siti archeologici etruschi al Teatro Romano, al maestoso duomo romanico alle 18 chiese della zona, fino ai castelli e alle 35 ville ricche di spunti di notevole interesse. Acquistato da Bibi Graetz nel 2018, l’ex Hotel Aurora, un tempo teatro con osteria annessa, frequentato dai nobili inglesi che dimoravano nelle ville dei dintorni, costruito nel 1860 dal ricco lord Sir W. B. Spence e trasformato in splendida villa in cui hanno soggiornato re e regine come Vittoria d’Inghilterra, i reali d’Olanda e del Belgio, Margherita di Savoia, torna così a vivere e reinventarsi. Il progetto è razionalizzare gli spazi in funzione dell’attività facendo dialogare i luoghi con la storia. Rispetto alla produzione Bibi Graetz realizza oggi circa 500mila bottiglie l’anno di cui 100mila tra Testamatta e Colore. L’80 per cento del prodotto è destinato all’export, direttamente in Usa e in Canada, e in altri 170 Paesi attraverso la distribuzione de La Place de Bordeaux mentre il 20 per cento di vendite in Italia è destinato esclusivamente al mercato horeca. Colore e Testamatta 2019 sono stati ufficialmente rilasciati sul mercato il 2 settembre scorso tramite La Place de Bordeaux, il sistema di vendita più raffinato al mondo, dove passano solo grandi bottiglie di grandi produttori. I più importanti mercanti di Fine-Wines sono qui, sono loro a scegliere queste gemme e si occupano di distribuirle capillarmente nel mondo fra i collezionisti e gli appassionati. L’azienda è alla quarta annata presentata a Bordeaux e in 4 ore tutta l’allocazione dedicata a La Place de Bordeaux e ai suoi negociant è stata venduta, confermando Bibi Graetz nell’olimpo dei migliori produttori al mondo, come hanno dichiarato i premi James Suckling (99/100 punti per Colore 2019 e 97/100 per Testamatta 2019); Jane Anson (98/100 punti per Colore 2019 e 96/100 punti per Testamatta 2019); Decanter (98/100 punti per Colore 2019 e 96/100 punti per Testamatta 2019).
a cura di Ilaria Guidantoni