
Il Teatro Franco Parenti “sdogana” il finanziamento con garanzia del Fondo di Garanzia Pmi anche per le imprese sociali culturali. Il teatro, infatti, ha ottenuto a fine maggio la delibera della garanzia al 90% su un finanziamento da 330 mila euro deliberato da Mps a 6 anni (si veda qui la comunicazione del Mediocredito Centrale).
“L’esito della domanda non era affatto scontato”, ha commentato a BeBeez Michele Canditone, consigliere delegato di Teatro Franco Parenti, che ha spiegato: “Il teatro è una società cooperativa impresa sociale e devo dire che in questi due mesi ho avuto molta difficoltà a trovare una banca che decidesse di portare avanti la nostra richiesta di garanzia, perché il fatto che si tratti di un teatro faceva insorgere molti dubbi circa la possibilità di venire presi in considerazione nell’ambito delle misure governative predisposte per far fronte alla crisi da coronavirus (si veda qui altro articolo di BeBeez sui contenuti del Decreto Liquidità, ndr). Ma il teatro è un’impresa come le altre, è una cooperativa ma redige un suo bilancio e non è no profit, quindi non vedo perché dovesse essere esclusa. In questo ho trovato un importante supporto in due funzionari di Mps, Marco Ioppolo e Luca Bonomi, che hanno condiviso questo mio punto di vista”.
In prima battuta, ha continuato Canditone, “abbiamo istruito una pratica per chiedere una garanzia a un confidi e Confidi Systema! ci ha risposto positivamente, offrendoci una garanzia al 50% su un prestito da 330 mila euro, con un periodo di preammortamento di 6 mesi e un tasso di interesse, che compresi tutti i vari oneri arrivava all’8% (si veda altro articolo di BeBeez, ndr). A quel punto, visto che un confidi aveva deciso di accettare la nostra richiesta, abbiamo provato a fare un passo ulteriore e abbiamo inoltrato la domanda al Fondo di garanzia pmi, che come detto ce l’ha appunto accolta. Peraltro a condizioni molto più interessanti, visto che il finanziamento si inquadra nelle misure governative a supporto delle imprese colpite dalla crisi da Covid-19 e quindi il tasso di interesse complessivo del prestito da 330 mila euro comprensivo della garanzia si aggirerà nell’intorno del 2% con un periodo di pre-ammortamento minimo di 12 mesi, ma spero di riuscire a spuntarne anche 24″. Ovviamente, ha detto ancora Canditone, ” a questo punto rinuncerò alla garanzia offerta da Confidi Systema!”.
Un’esperienza quella del Teatro Franco Parenti, che apre la strada a tanti altri teatri, che sinora non hanno nemmeno provato a chiedere finanziamenti con garanzia pubblica, perché dissuasi dalle banche, semplicemente perché non si pensava che l’impresa culturale potesse ambire a tanto.
Il teatro Franco Parenti ha chiuso il 2019 sostanzialmente in pareggio con circa 7,1 milioni di euro di ricavi, dopo i 7,5 milioni del 2018. Di questo totale circa il 30% è rappresentato da contributo pubblico. Il nuovo debito si andrà a sommare al mutuo da 600 mila euro ottenuto 5 anni fa a supporto dell’acquisto di alcuni capannoni a Bereguardo a uso del teatro e servirà a finanziare nuove attività, visto che, a fronte di mancati incassi per colpa del lockdown, per pagare stipendi e affitti Canditone si è fatto già anticipare dalle banche il consueto contributo pubblico annuale di cui godono le attività teatrali, sebbene quest’anno la lettera ufficiale di delibera ministeriale sia stata ancora recapitata.

Con il nuovo prestito “andremo a finanziare attività alternative alla normale attività di teatro. In particolare, a partire dal 30 luglio abbiamo previsto una serie di spettacoli teatrali itineranti nelle piazze dei paesi e delle città della Lombardia”, ha spiegato il mananger, aggiungendo: “Abbiamo acquistato un particolare palcoscenico trasportabile lungo 6 metri e allestiremo nelle piazze il teatro, disponendo a debita distanza un centinaio di sedie e tavolini dove potrà anche essere servito da bere. Abbiamo dovuto inventarci qualcosa di nuovo perché ormai la stagione teatrale 2020 è conclusa. Teoricamente i teatri possono riaprire dopo il lockdown dal 15 giugno, ma tutte le stagioni teatrali chiudono proprio tra fine maggio e metà giugno e quest’anno di entrate ne abbiamo avute pochissime, sebbene ora ad aiutarci ci sarà anche la stagione estiva, visto che la cooperativa possiede anche l’80% del capitale della società Bagni Misteriosi, l’ex Centro Balneare Caimi, di proprietà del Comune di Milano, collegato e comunicante con il Teatro, dove sempre quest’estate verranno allestiti spettacoli teatrali all’aperto e che durante il giorno funzionerà invece come lido cittadino, sebbene a ranghi ridotti di tre quarti del totale della capienza, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale”.
L’altro 20% di Bagni Misteriosi ce l’ha l’Associazione Pier Lombardo, l’associazione che contribuisce a consolidare il ruolo del Teatro Franco Parenti, di vera e propria agorà cittadina, promuovendo incontri culturali di vario tipo. Canditone ha spiegato che “l’area di Bagni Misteriosi è stata riqualificata con un investimento di 10 milioni di euro dalla Fondazione Pier Lombardo, mentre il teatro è stato a sua volta riqualificato con un investimento da 13 milioni complessivi. Quest’ultimo investimento è stato tutto coperto grazie a donazioni varie, mentre per l’ex centro balneare la ex Banca Prossima, oggi Intesa Sanpaolo, aveva erogato un mutuo, che oggi ammonta a circa 3 milioni di euro residui. Per ripagare quel mutuo la Fondazione Pier Lombardo, titolare della concessione del teatro Franco Parenti sino al 2036, chiede a Teatro Franco Parenti, a cui ha affidato la gestione di teatro e area piscina, un contributo di 300 mila euro all’euro. A sua volta Teatro Franco Parenti chiede a Bagni Misteriosi un contributo di 150 mila euro all’anno”.