È un pop fresco, leggero, orecchiabile quello di Alessandro Carletti Orsini, in arte Aleco che con Music Force, con distribuzione Egea, esce con un album che è un omaggio alla tradizione della canzone italiana, amore al centro, la confessione di un dolore, la malinconia e anche la voglia di sorridere alla vita. Gli amori alle stazioni sono pagine di un diario del cuore che per chi è stato o è pendolare dell’amore, sono uno specchio con il quale sdrammatizzare, o esorcizzare quel dolore di un saluto che a volte ha il sapore di un addio e che è talora, la dolcezza di essere tristi, il brivido dell’attesa del ritorno.
La tua musica e ancora più in questo album, è un racconto, una storia scritta con le note oltre che con le parole. Come nasce questo album e qual è il tuo rapporto con il testo?
“Innanzitutto grazie per le tue parole spese che fanno sempre piacere, soprattutto quando centrano esattamente l’intento del disco. Fondamentalmente è proprio un racconto (anche se non voluto) che si dipana tra i nove brani del CD. L’album nasce dalla copertina, esattamente così… Da quell’enorme masso che sta sui binari della stazione di Terracina (Lt) e che giace da dieci anni là sopra. Ogni volta che la mia macchina ci passava danti, mi venivano in mente molteplici cose che poi si sono srotolate nelle canzoni del nuovo album appunto Gli amori alle stazioni.”
C’è anche un grande classico Notte prima degli esami, arrangiato in modo nuovo. Antonello Venditti è stata una tua grande fonte di ispirazione così come inserire vecchi successi in album nuovi è nelle tue corde. In questo caso qual è la scelta?
“Sicuramente la mia ispirazione principale è sempre stata lui, Venditti. Il brano “Notte prima degli esami-Questa notte è ancora nostra” non è solamente una cover, ma un riarrangiamento che poi si lega ad un altro brano inedito da me scritto (appunto “Questa notte è ancora nostra”) e interpretato dal mio amico rapper David Madnight che ne ha capito subito l’essenza e ha anche revisionato il testo. Ho voluto inserire questo grande classico di Venditti proprio perché ho immaginato una storia inedita che nasce proprio da quella notte, una storia d’amore che può abbattere tutte le barriere sia passate (come ad esempio due ragazzi al di là e al di qua del muro di Berlino), sia moderne (cercando di capire come potrebbe essere una relazione tra due persone di Tel Aviv e di Gaza).”
Cosa resta del pop Anni Ottanta e Novanta oggi e cos’è cambiato nei gusti della gente?
“C’è ancora tantissimo in quel pop, tant’è che molti artisti cosiddetti Indie si rifanno a quel periodo. Da un lato è una cosa bellissima la riscoperta di quelle sonorità, dall’altro è un impoverimento della musica inedita che spesso è la copia della copia. Il gusto della gente attualmente sta nel fatto di ascoltare con meno attenzione la musica, cambiare canale dopo pochi secondi, perciò gli va bene quasi tutta roba frivola e non duratura.”
Musicalmente cosa guida questo ultimo lavoro?
“La voglia di provare a stimolare la curiosità della gente. Come dico sempre, già se una sola persona si emoziona ascoltando la mia musica, è una bellissima vittoria. Anche perché il mio disco, anche stavolta, è uscito solo fisicamente, perciò ha quel senso maggiore di appartenenza alla musica. Chi compra il mio disco, sicuramente lo vive molto di più. Sul sito www.musicforce.it si trova anche la mia pagina con tutte le informazioni sulla mia musica, sul mio percorso e sui link per trovare ovunque il mio disco.”
a cura di Ilaria Guidantoni