Il primo Novecento italiano presenta una rarissima natura morta di Soffici del ‘14 (€ 35.000 – 45.000), un capolavoro di Bonzagni del ’11 (€ 35.000 – 50.000) e due opere del maestro simbolista Alberto Martini.
Nel Futurismo risaltano l’olio di Prampolini ’41 (€ 30.000 – 50.000), un olio di Depero del ’35-’36 (€ 40.000 – 60.000), un Tullio Crali del ’32 (€ 4.000 – 6.000), un tonante dipinto di Anselmo Bucci del ’40 (€ 7.000 – 9.000) e un bronzo di Mino Rosso del ‘27.
Troviamo anche un olio di de Chirico del ’29 (€ 50.000 – 60.000), un Campigli del ’44 (€ 12.000 – 18.0000), un Carrà del ’59 (€ 7.000 – 9.000) e un de Pisis del ’26 (€ 10.000 – 15.000).
Nella corrente informale spiccano opere di Henri Michaux, Capogrossi, Dorazio, Perilli, Deluigi, Accardi e la straordinaria superficie lunare di Giulio Turcato del ’69 (€ 25.000 – 35.000), appartenuti alla collezione di Emilio Scanavino.
Troviamo anche “Cielo per A” di Schifano del ’64 (€ 20.000 – 30.000), un Rotella del ’63 (€ 10.000 – 15.000), un Salvo del ’96 (€ 30.000 – 40.000) e due “Ordine e disordine” di Boetti (€ 10.000 – 15.000 cad.).
Negli artisti internazionali spiccano Vasarely, Christo, Hermann Nitsch, Roberto Matta, Manuel Mendive, Antonio Dias e Joan Mirò.
Come da tradizione, uno spazio di rilievo è riservato alla scultura, con un’opera di importanza storica del ’64 di Ceroli (€ 20.000 – 30.000), Fontana con la terracotta smaltata del ’63-’64 (€ 60.000 – 80.000), un bronzo di Marino Marini del ’44 (€ 45.000 – 55.000) e un marmo di Mitoraj del ’81 (€ 60.000 – 80.000). Da ultimo, una splendida ceramica smaltata di Melotti del ’50-’51 (€ 18.000 – 25.000).
Da segnalare infine “Studio di oggetti”, capolavoro di Guttuso del ’62 (€ 60.000 – 80.000).
Si prosegue il 24 maggio con la seconda tornata d’asta che propone oltre 200 opere di artisti nazionali e internazionali.
In foto: Giuseppe Capogrossi, “Superficie 680” 1954-69, olio su tela, cm 44×33. Titolato e datato 1954-69 al retro. Stima € 30.000 – 40.000
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Viewing: 19, 20, 21 maggio 2023 | Orari 10.00 – 13.00 e 14.00 – 18.00
Sede: Via Pontaccio 12, Milano
Asta:
23 maggio 2023 | Ore 15.00
24 maggio 2023 | Ore 10.00 e 15.00
Modalità di partecipazione:
La partecipazione all’asta potrà avvenire esclusivamente tramite offerte scritte, telefoniche e online
Per informazioni e condition report:
arte.moderna@ponteonline.com | +39 02 8631497 | +39 02 8631422
Per partecipare online all’asta:
www.ponteonline.com/it/asta-live
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Stefano Redaelli apre la Galleria d`Arte Il Ponte in Palazzo Crivelli, storica residenza milanese dei Marchesi Crivelli, in via
Pontaccio 12 a Milano, nel cuore di Brera. Pochi anni dopo il nome si modifica in Il Ponte Casa dAste, per mantenere il richiamo onomatopeico alla strada in cui ha sede ed allo stesso tempo sottolineare il ruolo di collegamento tra venditore ed acquirente che è implicito nell’attività. Negli anni `80 sono affidati alla Casa d`Aste conferimenti di prestigio quali Villa Borromeo a Senago, l`eredità dell`ingegner Stampa per l`Ospedale Sant`Anna di Como e la Ca` d`Industria, il Castello Barattieri a San Pietro in Cerro e l`eredità del clown Grock. Veri e propri patrimoni culturali che il pubblico scopre grazie alla divulgazione delle prime brochure fotografiche di invito all’asta ed apprezza sfogliando cataloghi dai testi essenziali ed ancora privi di immagini. Nei primi anni ’90 Il Ponte si affaccia all’esperienza dell’arte moderna fondando una società parallela, Il Ponte Arte Moderna ed affidando gli allestimenti delle sale espositive, con suggestive architetture mobili, agli architetti del gruppo Alchimia guidati da Alessandro Mendini. Dopo un decennio di pausa, nel 2001, il settore dell’arte moderna e contemporanea riparte con conferimenti di grande rilievo, tra i quali la Collezione di Villa Sant’Antonio di Pozza di Maranello.
In maggio 2010 viene inaugurato ufficialmente il Dipartimento di Fashion Vintage a seguito della vendita all’asta del guardaroba di Evelina Levi Broglio, signora indiscussa di eleganza e buon gusto. Il successo è tale che stampa e televisioni danno un ampio risalto all’evento e ancora oggi il pubblico ricorda i risultati record delle 22 Kelly di Hermes, degli abiti Capucci, delle indimenticabili mise da sera ed i tailleur Chanel.