Si è tenuta da Sotheby’s a New York l’asta della collezione del discografico Mo Ostin seguita dalla Modern Evening Auction. Buoni i risultati, ma anche cautela da parte del mercato. Si veda qui ArtTribune.
A New York continua la “grande abbuffata” di capolavori proposti in vendita questa settimana. Questa volta è toccato a Sotheby’s che il 16 maggio ha presentato, in una sala gremita di offerenti e spettatori, la splendida collezione del celebre discografico Mo Ostin, a cui è seguita, subito dopo una breve pausa, la Modern Evening Auction. Il totale per entrambi i segmenti è stato di $426.809.800 – il terzo migliore per la casa, anche se non sembrava così evidente mentre accadeva – con 123,7 milioni di dollari realizzati dalla collezione Ostin e 303,1 milioni per l’arte moderna. Un buon risultato, sebbene il mercato si sia mostrato abbastanza cauto nei rilanci, soprattutto alla Modern Evening Auction che, salvo alcune eccezioni come il magnifico dipinto di Klimt, non ha registrato picchi di rilievo.
Un nucleo di quindici opere scelte tra artisti appartenenti a diverse epoche storiche è stato al centro della sessione d’asta dedicata alla prima parte della collezione del discografico Mo Ostin, mentre la seconda verrà offerta nel corso dell’asta diurna del 19 maggio. Dei lotti offerti, soltanto uno, Untitled (1977) di Willem De Kooning, è rimasto al palo, tutto il resto è stato venduto. Cecily Brown con l’opera Free Games for May (2015), ha doppiato la stima bassa ed ha trovato un nuovo proprietario per $6.711.450, confermando il trend positivo per i suoi lavori, così come Jean-Michel Basquiat, reduce dal trionfo da Christie’s lo scorso 15 maggio, che con Moon View (1984) ha superato i dieci milioni di dollari. Cambiando radicalmente epoca e genere, i due splendidi dipinti surrealisti di René Magritte sono passati di mano mantenendo la stima media: L’Empire des lumières (1951) per $42.273.000, mentre Le Domaine d’Arnheim (1949) ha sfiorato i 19 milioni di dollari.