
Uscirà il 20 aprile Le petit piaf di Gerard Jugnot
con Marc Lavoine, Stéfi Celma e Soan Arhimann e distribuito da No.Mad Entertainment e sarà presentato in anteprima italiana alla 13a edizione di RENDEZ-VOUS, il festival dedicato al cinema francese.
Una commedia musicale diretta dall’attore e regista Gérard Jugnot – attore in Les Choristes, I ragazzi del coro, e regista di film quali Scout toujours…; Sans peur et sans reproche; Boudu – e interpretata da Marc Lavoine, dal piccolo Soan Arhimann, vincitore dell’edizione francese di The Voice Kids; da Stéfi Celma, la Sofia Leprince di Call My Agent Francia; Philippe Duquesne e dallo stesso regista. Il film, vincitore del Premio del Pubblico al Festival Cinéma et Musique de Film de la Baule 2021, prodotto da Marc-Étienne Schwartz, con la partecipazione di Canal+, Ciné+, France Télévisions e con il sostegno di La Région Réunion, sarà presentato nella sezione Petit Rendez-Vous presso l’Institut français – Centre Saint-Louis e uscirà nelle sale il 20 aprile 2023. In un villaggio sull’isola della Réunion, Nelson, 10 anni, sogna di diventare un cantante famoso e si è iscritto al programma televisivo Star Kids. La sua

amica Mia cerca di trovargli un mentore che lo aiuti a prepararsi per la competizione. La scelta ricade su Pierre Leroy, cantante in tournée sull’isola, che alloggia nell’albergo dove lavora la madre di Nelson. Però l’alchimia non è immediata tra Pierre, solitario e disincantato, e Nelson, orgoglioso e ostinato. Il loro unico punto in comune, l’amore per il canto, sarà abbastanza forte da avvicinarli? Abbastanza forte da ridare entusiasmo a Pierre e permettere a Nelson di convincere sua madre?
“È stato – ricorda il regista Gérard Jugnot -il produttore, Marc-Étienne Schwartz, a offrirmi la regia di Le Petit Piaf. Ne ero elettrizzato, la storia doveva svolgersi in Africa ma la mia non conoscenza di questo continente non mi permetteva di sentirmi completamente legittimato nel compito. Fu poi presa la decisione di adattare la trama alla Reunion, che conoscevo un po’ per averci lavorato. Mi sono offerto di riscrivere il tutto in modo che la storia si svolgesse sull’isola… Con, Serge Lamadie, uno degli sceneggiatori, abbiamo immaginato questo film,


dove tutti i colori, le sensibilità e le culture si mescolano, immettendo anche più elementi di commedia”.
Il film affronta un tema che sta a cuore al regista: l’idea di un uomo che non sta bene e che dà una lezione di vita a un ragazzino e che in cambio ne riceve una, ‘non mollare mai nella vita’. Spesso aiutando gli altri aiutiamo noi stessi e in ogni caso per affrontare la vita non si può andare a scuola: prima si affrontano le prove e poi si studia. Può apparire un film ingenuo, la storia del valore del sacrificio, della speranza che dev’essere sempre associata alla volontà, la responsabilità del nostro futuro e ancora il diritto-dovere di sognare sapendo che non è una passeggiata. Il film è ben fatto, ben interpretato e i dialoghi sottili, mentre la musica, vera protagonista, scalda il cuore, nell’allusione alla Môme Piaf, una storia di successo che può sempre ripetersi.
Petit piaf ha una dolcezza e una malinconia struggente e un lato da favola adatto anche ai bambini.
a cura di Ilaria Guidantoni