Sarà inaugurata giovedì 8 giugno alle 18,30 presso lo Spazio Arte IFC /UnipolSai la Mostra “Piccaia/ Fibonacci a Varese. In Ambedue Sono!”. BeBeez è media partner della mostra, che proseguirà sino al prossimo 31 luglio in vari luoghi della città (Info e visite guidate +39 335 7407665).
Piccaia è uno studioso di Leonardo Pisano, matematico pisano detto il Fibonacci, noto per aver inventato l’omonima successione di numeri interi in cui ciascun numero è la somma dei due precedenti, eccetto i primi due che sono 0 e 1. E proprio la figura e sequenza di Fibonacci sono diventati elemento distintivo dello stile di Piccaia, tanto che da novembre 2022 allo scorso gennaio, in occasione delle celebrazioni per gli 850 anni della nascita del matematico, a Pisa si è tenuta una mostra diffusa delle opere del pittore (si veda altro articolo di BeBeez), a cui è seguito un tour nelle scuole della città (si veda altro articolo di BeBeez). Ora è appunto il turno di Varese.
Questa mostra diffusa, curata da Melania Rocca e organizzata dal Lions Club Varese Varisium, ha il Patrocinio del Comune di Varese, del Comune di Pisa, della Provincia di Varese, della Camera di Commercio, dell’Università dell’Insubria, della Fondazione Comunitaria del Varesotto, della Fondazione Minoprio, della Fondazione Chiara Donà dalle Rose di Venezia, del Kiwanis di Busto Arsizio, di IFC/UnipolSai, di ALPI e di A Coded World. Gli sponsor sono: IFC/UnipolSai, Cia Logistica, Marelli & Pozzi, La Colomba, Colombo Arredamenti Gallarate e F.lli Silini srl. Media partners, oltre a BeBeez, sono La Prealpina, Oltre e Sempione News.

Ha spiegato la curatrice Melania Rocca: “La mostra diffusa di Giorgio Piccaia si svolge in quattro luoghi del centro di Varese. Il fil d’union delle opere esposte sono i numeri della Sequenza di Fibonacci da cui l’artista ginevrino trae ispirazione da alcuni anni. Battistero, Sala Veratti e Chiesa di Madonnina in Prato ospiteranno installazioni che dialogano con le opere su tela, carta e papiro esposte in piazza Monte Grappa”.
Più nel dettaglio, come detto, nello Spazio Arte IFC/UnipolSai avrà luogo l’8 giugno alle 18,30 l’inaugurazione della mostra e fino al 31 luglio vi si potranno ammirare opere su tela, papiro, acetato e sculture in plexiglas che illustrano l’amore che l’artista ha nei confronti di Leonardo Pisano detto Fibonacci. In proposito, Marco Cambise, amministratore IFC srl, ha detto:”L’agenzia IFC è lieta e onorata di ospitare le opere del Maestro Giorgio Piccaia dedicate a Fibonacci. I locali di nuova concezione nel centro di Varese si arricchiscono di storia, arte e tradizione. Un giusto compromesso che non può che dare pregio e visibilità al già noto Spazio arte IFC”.
L’11 giugno in Sala Veratti alle 11,00 verrà inaugurata dall’assessore alla cultura Enzo Laforgia l’installazione dal titolo Piccaia/Fibonacci/La Sequenza naturale che sarà visitabile fino al 25 giugno. Laforgia ha sottolineato:”L’esperienza artistica di Giorgio Piccaia si misura con il grande genio matematico medievale, Fibonacci, ricercando, attraverso la pittura e le forme plastiche, l’armonia segreta del mondo”.

Il 13 giugno alle 16,30 Monsignor Luigi Panighetti, prevosto di Varese, aprirà le porte del Battistero di Varese per presentare l’installazione Piccaia/Fibonacci. La Croce e il Rosario che rimarrà lì esposta fino al 25 dello stesso mese per poi spostarsi il 26 giugno (con inaugurazione alle 18,00 da parte di don Carlo Garavaglia, parroco e responsabile della Comunità pastorale Beato Samuele Marzorati) fino al 9 luglio nella Chiesa di Madonnina in Prato a Biumo Inferiore. In proposito, Mons. Luigi Panighetti, ha commentato:”Un battistero romanico edificato tra il XII e il XIII secolo con affreschi risalenti al 1300/1400 cosa ha a che fare con una mostra di arte contemporanea? Apparentemente nulla. Ma non è proprio così. Come fruitori di arte siamo invitati a cogliere nella diversità di linguaggi e di messaggi il perenne anelito dell’Uomo alla bellezza e alla trascendenza. La rappresentazione figurativa si incontra con quella simbolica ed evocativa che sollecita la nostra ragione ed il nostro sentire. Ci invita ad una sosta che ci dà il respiro che spesso manca”. E Don Carlo Garavaglia, ha aggiunto: “Nell’antico complesso della Madonnina in Prato, cinquecentesca chiesa di Varese,a pianta a croce latina, dedicata alla Natività di Maria, la collocazione dell’opera del pittore e scultore Giorgio Piccaia dal suggestivo tema: la Croce è il Rosario, vuole essere un potente e moderno richiamo a leggere i numeri della sequenza di Fibonacci e il Rosario da lui elaborato, come invito a spalancare la ragione al Mistero, fino ad ammettere la possibilità di poterlo incontrare dentro all’umanità ferita e redenta di ognuno di noi”.

Alberto Coletto, presidente Lions Club Varese Varisium, ha dichiarato: “Il Lions Club Varese Varisium, attivo dal 1981, nel corso del presente anno Lionistico ha dedicato parte della sua attività al supporto delle attività culturali. In questo senso si colloca il nostro sostegno alla mostra del Maestro Giorgio Piccaia che si terrà nel territorio Varesino dall’8 giugno al 31 luglio. Con grande piacere supportiamo l’artista, reduce da un’esposizione di grande successo a Pisa, città natale di Fibonacci”. E Carlo Massironi, past Governatore Distretto 108 Ib1 Lions Clubs International, ha aggiunto: “Sono particolarmente lieto di far parte del Comitato Organizzativo della Mostra diffusa che si tiene a Varese in sedi con caratteristiche diverse ma tutte importanti, prestigiose e suggestive. Con Giorgio Piccaia si è instaurata una duratura amicizia dall’inizio degli anni ’80 che si è consolidata nel 1989 quando ha collaborato con me alla costituzione di un nuovo Lions Club. La partecipazione organizzativa alla Mostra dei Soci Lions di Varese aggiunge alle finalità sociali ed umanitarie dell’Associazione lionistica la promozione e valorizzazione dell’Arte e della Cultura, elementi indispensabili per il progresso delle Comunità”.
Scrive Manuela Boscolo dell’opera di Giorgio Piccaia
“La matematica è l’alfabeto in cui Dio ha scritto l’Universo – diceva Galileo Galilei – La filosofia naturale è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto davanti agli occhi, io dico l’Universo, ma non si può intender se prima non s’impara a intender la lingua e conoscere i caratteri in cui è scritto. Egli è scritto in lingua matematica e i caratteri sono triangoli, cerchi e altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un labirinto oscuro.”
Se disegniamo un rettangolo con i lati in rapporto “aureo” fra di loro lo possiamo dividere in un quadrato e un altro rettangolo e così via, andando a formare una spirale infinitamente perfetta che passa per i vertici consecutivi delle sue forme e ci conduce al criterio numerico mediante il quale il matematico Fibonacci riuscì a spiegare la perfezione dei rapporti nella natura; quella particolare caratteristica che noi definiamo “Armonia”. Non attraverso la rappresentazione artistica e nemmeno attraverso la logica geometrica l’Uomo è riuscito a definire la “bellezza” meglio della sequenza aurea di Fibonacci, nel cui codice sono svelati quei rapporti di equilibrio che regolano l’Universo a cui Galileo volgeva lo sguardo con note di poetica sollecitudine. Eccoci arrivati alla narrativa pittorica di Giorgio Piccaia, che dipinge numeri che definiscono immagini utilizzando questi caratteri tipicamente figurativi ed idealmente astratti per ripercorrere in senso inverso la strada della conoscenza. E se “l’immagine dell’uomo e della donna nasce dalla proporzione divina” e questa è stata calcolata mettendo in rapporto la successione di Fibonacci, possiamo trarne ben due conclusioni: la prima delimita la matematica perfezione che definisce ogni cosa, la seconda stabilisce come ogni cosa possa essere infinitamente definita da canoni numerici in stretto rapporto tra loro.
a cura di Melania Rocca
Chi è Giorgio Piccaia
Giorgio Piccaia, pittore e scultore, è nato nel 1955 a Ginevra, in Svizzera e vive e lavora in Piemonte ad Agrate Conturbia. È figlio d’arte, fin da piccolo frequenta gli ambienti artistici ginevrini prima e milanesi poi. L’incontro con John Cage nello storico concerto del ’77 al Teatro Lirico di Milano e nel 1978 con Jerzy Grotowski a Wroclaw nel Teatro Laboratorio segnano la sua arte. Lo spoglio del non essenziale, imparato dai due maestri, caratterizza ancora adesso l’arte di Piccaia. Nei primi anni Ottanta frequenta Corrado Levi nella Facoltà di Architettura a Milano, incontro fondamentale che gli ha permesso, dopo il lavoro sul corpo con performance e happening di giungere alla pittura e alle arti visive. Nel 2018 con l’amico monaco Gregory Sinaite del Monastero di Santa Caterina sul Sinai riscopre Leonardo Pisano detto Fibonacci, matematico dell’Alto Medioevo. Attualmente il suo progetto artistico è legato ai numeri della Sequenza di Fibonacci e ai Myosotis, che Piccaia dice “mi riportano alla semplicità della Natura e alla riscoperta della Felicità”.