Articolo pubblicato in BeBeez Magazine n. 2 del 18 marzo 2023
Hanno ambizioni europee Luigi Capello e Marco Gay, rispettivamente founder e ceo di LVenture Group e presidente esecutivo di Digital Magics, entrambe holding di investimento di venture capital quotate a Piazza Affari, che una settimana fa hanno firmato un accordo non vincolante per arrivare a una integrazione tra le due società, auspicabilmente entro fine 2023 (si veda altro articolo di BeBeez).
L’accordo, come noto, prevede che l’operazione potrà realizzarsi attraverso la fusione per incorporazione di Digital Magics in LVenture Group, sulla base di un rapporto di concambio basato su una valorizzazione di DM e di LV, in termini di apporto nella combined entity, compresa nel range tra 61,5%-38,5% e 66,5% – 33,5%, dato che a oggi LVG capitalizza attorno ai 18,3 milioni di euro e Digital Magics attorno ai 37,4 milioni.
La nuova realtà avrà una sua nuova identità: “Avremo un nome nuovo”, hanno detto infatti a BeBeez Magazine Capello e Gay, senza però svelarlo. E non è escluso che, visti i progetti di crescita, possa anche chiedere al mercato capitali freschi. A una domanda diretta in questo senso di BeBeez Magazine, i due manager hanno infatti risposto: “In questa fase non possiamo dire se intenderemo chiedere soldi al mercato. Ma quello che possiamo dire è che vogliamo aggregare, anche a livello europeo. Questa operazione ci guiderà verso nuove attività ed è chiaro che diverremo un player importante che riteniamo attrarrà l’interesse del mercato e in primo luogo dei nostri rispettivi soci”, che peraltro sono nomi pesanti.
Ricordiamo che a oggi il capitale di LVenture Group fa capo per il 27,99% a LVEN Holding srl di Luigi Capello, per l’8,72% a Compagnia Padana Investimenti (CPI) di Aldo Bassetti (entrata nel capitale nell’aprile 2022), per il 4,97% a Futura Invest (entrata nel capitale nel dicembre 2018) e per il 13,58% all’Università LUISS (dopo essere salita di quota dal 7,14% che già possedeva nell’agosto 2021).
Quanto a Digital Magics, il capitale fa capo per il 20,81% a StarTIP srl (Tamburi Investment Partners), per il 7,17% ad Alberto Fioravanti (fondatore e cto), per il 4,03% a Marco Gay, per il 5,68% all’Università LUISS, per il 4,35% a Garage Start Up srl (controllata da IDI srl, la holding dell’imprenditore Danilo Iervolino cex proprietario di Universitas Mercatorum e Università Telematica Pegaso), e per il 3,96% al venture capital Innogest sgr, con Garage Start Up e Innogest che sono entrambe entrate nel capitale nel 2017, insieme ad alcuni soci di Withfounders (Giulio Valiante, Carlo Frigato, Simone Ranucci Brandimarte e Marco De Palma).
In ogni caso ora l’attenzione è tutta a questo primo passo. Nei prossimi mesi i management team delle due società saranno infatti impegnati a ragionare sui dettagli dell’operazione che permetterà a entrambe le società di accelerare in maniera sensibile nel percorso di crescita.
“Tutte e due avremmo potuto continuare a crescere da soli, come abbiamo fatto sinora. Ma certo il ritmo sarebbe stato diverso. Abbiamo scelto invece di scalare la dimensione in un tempo più breve e per questo intendiamo unire le forze”, hanno spiegato Capello e Gay, sottolineando: “Insieme possiamo attivare sinergie non solo per crescere sul mercato italiano, ma anche per diventare un player con visibilità europea, in grado di attrarre l’interesse delle grandi startup estere che possono ampliare la loro attività in Italia e viceversa portare in Europa le startup italiane”.
Quanto al modello di business, le due realtà sono complementari. “Si tratta di un’operazione con logica industriale, molto prima che finanziaria”, ci tengono a sottolineare Capello e Gay, precisando che entrambe le società rappresentano da un lato una piattaforma di investimento a supporto della crescita delle startup e dall’altro affiancano le aziende corporate sui temi di innovazione. Quest’ultima attività di consulenza condotta dalle due società serve un portafoglio clienti che non si sovrappongono e anche le società partecipate sono diverse, a oggi circa 100 startup ciascuno.
A fine 2022 il portafoglio di LVG comprendeva infatti oltre 100 startup più 4 investimenti in acceleratori e fondi, per un valore di 29,9 milioni di euro, come emerge dal bilancio 2022 appena approvato (si veda altro articolo di BeBeez). A fine giugno erano invece 99 le società operative in portafoglio a Digital Magics (si veda qui la Relazione semestrale al 30 giugno 2022).
“Partiamo quindi da oltre 200 startup in portafoglio a oggi, immaginiamo ingressi per 50 -60 startup all’anno, che saranno in parte compensati dalle exit e da qualche write-off, che fa parte del nostro mestiere. Questa crescita sarà evidentemente da sostenere e nel percorso che faremo in questi mesi metteremo a punto anche questa strategia”, anticipano a BeBeez Magazine Capello e Gay.