Articolo parte dell’inchiesta di copertina Private equity, strong buy, pubblicato su BeBeez Magazine n. 18 del 24 febbraio 2024
di Giuliano Castagneto
Prezzo (Digital Magics – 16 feb 2024): 2,29 euro
Target Price (ESN, 22 sett 2023): 4,2 euro
NAV per azione: 4,2 euro
Sconto sul NAV: 48,9%
Prezzo (LVenture – 16 febbraio 2024): 0,26 euro
Target Price (Banca Finnat 12 mag 2023): 0,43euro
NAV per azione: 0,43 euro
Sconto sul NAV: 39,5%
Tra le società quotate a Piazza Affari specializzate nell’investimento in aziende non quotate, Digital Magics e LVenture Group occupano una posizione particolare perché investono in startup, tipicamente nello stadio pre-seed e seed con ticket che vanno da 100 a 200 mila euro. Fatto che le rende entrambe una scelta riservata a investitori con alta propensione al rischio e un orizzonte di lungo periodo. Non a caso il primo azionista di Digital Magics, con circa il 21%, è StarTIP, la subholding dedicata alle aziende innovative di Tamburi Investment Partners.
Le due società, guidate rispettivamente da Luigi Capello e Marco Gay, il primo founder e ceo di LVenture Group e il secondo presidente esecutivo di Digital Magics, isaranno però ancora separate per poco, perché, come noto, le rispettive assemblee hanno approvato la fusione nel giugno del 2023 (si veda qui articolo di BeBeez) e l’aggregazione sul piano operativo è destinata ad avvenire a breve. Nel dettaglio, l’operazione prevede la fusione per incorporazione di Digital Magics in LVenture Group, che a sua volta poi cambierà nome. Nel dettaglio, gli azionisti di Digital Magics riceveranno 46 azioni della società risultante dalla fusione ogni 5 azioni possedute, detenendo il 63% del capitale, mentre gli azionisti di LVenture Group ne deterranno il 37%. “Stiamo completando le ultime procedure, anche perché il numero di azionisti coinvolti non è trascurabile, ma la nuova realtà partirà a aprile”, assicura a BeBeez Magazine Marco Gay di Digital Magics, che però non fa anticipazioni sul nuovo nome: “Non avrà nulla a che fare con gli attuali”.
Tuttavia è già ben visibile la strada tracciata, la cui prima destinazione è una maggiore liquidità del titolo. I primi sviluppi in tal senso non si faranno attendere. Spiega infatti ancora Gay: “Per gli azionisti i vantaggi della fusione sono almeno tre. Ci saranno naturalmente sinergie operative, sia sul piano degli investimenti sia della gestione degli stessi, ma al di là di questo aumenterà il flottante (stimato nell’ordine del 56%, ndr), e passeremo dall’Euronext Growth al MTA, cioè il listino principale, dove i volumi scambiati sono molto maggiori”.
La maggiore liquidità farà parzialmente da scudo contro un holding discount oggi nell’ordine del 49% per Digital Magics e del 40% per LVenture, innescato dal repentino aumento dei tassi, al pari di quanto accaduto per le altre holding quotate, e amplificato dalla rarefazione dei volumi sullo stesso Euronext Growth, che ha penalizzato diverse altre società quotate sullo stesso segmento di Piazza Affari (si veda qui l’inchiesta di copertina di BeBeez Magazine n. 15 del 25 novembre 2023).
A tale scopo sicuramente aiuterà una dimensione in linea a quella dei principali player europei, Capello e Gay, in un’intervista a BeBeez Magazine n. 2 del 18 marzo 2023, avevano sottolineato: “Insieme possiamo attivare sinergie non solo per crescere sul mercato italiano, ma anche per diventare un player con visibilità europea, in grado di attrarre l’interesse delle grandi startup estere che possono ampliare la loro attività in Italia e viceversa portare in Europa le startup italiane”.
E Gay aggiunge ora, che con un valore aggregato del portafoglio stimato attorno ai 70 milioni di euro, “siamo il primo acceleratore italiano a raggiungere uno status europeo, con un NAV aggregato tra 40 e 50 milioni, confrontabile con 500 Global, Plug & Play o StartupBootcamp”. Il che, continua, “aumenterà anche la nostra capacità di attrarre nuove startup, amplificata anche dalle nostre joint venture paritetiche: da un lato Apside, con Intesa Sanpaolo; e dall’altro OpenT, con Tinexta“. Sinergie che si aggiungono a quelle già in essere da tempo con la realtà imprenditoriali collegate all’azionista TIP, come il Gruppo Angelini.
Sul fronte degli investimenti non desta preoccupazione la possibile concorrenza del crowdfunding, soprattutto su scala europea. “E’ un canale complementare al nostro. Se può aiutare a far crescere le aziende nel nostro portafoglio, ben venga”, afferma Gay. E nel frattempo, dice ancora Gay, la nuova realtà avrà a disposizione circa 5 milioni di euro (dato a fine 2023), disponibili per l’investimento: “Siamo molto attenti ai settori fintech, insurtech, AI, proptech, energy e turismo”.
Ma certo, in chiave anti-discount, non aiuta l’oggettiva difficoltà di Digital Magics e di LVenture Group nell’erogare dividendi, legata all’andamento dei disinvestimenti. A questo proposito, conclude Gay, “dobbiamo puntare sulla crescita di valore delle nostre partecipate, da estrinsecare in futuro tramite le exit. L’anno scorso ne abbiamo fatte per 1,5 milioni di euro (la più recente Crea Assicurazioni, venduta alla big francese +Simple, si veda articolo di BeBeez, ndr), e ne abbiamo in programma anche per il 2024″.