Articolo pubblicato su BeBeez Magazine n. 12 del 9 settembre 2023
di Antonio Lanotte,
Advisory Board at Vernewell Group – Lecturer Vernewell Academy; Panel of Experts – EUBOF; Advisory Council – Blockchain for Europe; Tax Technology Committee – CFE Bruxelles
Lo scorso 9 agosto si è conclusa la consultazione pubblica sulla bozza di Regolamento Consob sull’elenco dei responsabili del registro per la circolazione di asset digitali o tokenizzati, voluto dal cosiddetto Decreto Fintech, modificato e convertito in legge lo scorso maggio (Legge 10 maggio 2023, n.52). Il testo definitivo del regolamento è quindi atteso nelle prossime settimane.
C’è quindi tempo perché l’Autorità di Vigilanza possa intervenire su alcuni punti particolarmente critici, sui quali il legislatore italiano, come spesso accade, ha introdotto norme più severe e limitanti rispetto a quelle stabilite a livello europeo. Per esempio, ha escluso dal novero degli asset tokenizzabili le quote delle srl, che sono la struttura giuridica societaria più comune in Italia. Lo abbiamo sottolineato io e il mio collega Salvatore Mattia dello Studio legale tributario FDL nella nostra risposta alla consultazione di Consob, precisando che però proprio la Consob potrebbe raddrizzare la situazione, visto che è previsto che con proprio regolamento possa “individuare ulteriori strumenti che gli emittenti possono assoggettare alla disciplina del presente decreto”.
Ricordiamo che il Decreto convertito in legge introduce le norme necessarie per dare attuazione al Regolamento (UE) 2022/858 che a sua volta introduce un regime pilota per le infrastrutture di mercato basate sulla tecnologia a registro distribuito (cosiddetto DLT pilot regime) e prevede quindi una disciplina comune delle forme di circolazione degli strumenti finanziari digitali basate su soluzioni tecnologicamente avanzate. Il Regolamento modifica i “colleghi” 600/2014 e 909/2014, nonché la Direttiva 2014/65/UE (testo rilevante per lo Spazio Economico Europeo).
La tecnologia blockchain, che funge da base per questo concetto innovativo, consente una piattaforma sicura e decentralizzata per la creazione, lo scambio e la negoziazione di token digitali. La tokenizzazione ha il potenziale per trasformare i mercati finanziari e democratizzare le opportunità di investimento, rivoluzionando in ultima analisi l’economia globale
Per quanto riguarda l´Italia, la conversione in legge del DL Fintech crea un ponte normativo tra il regime pilota europeo e la volontà delle aziende e degli intermediari di sfruttare la tecnologia DLT. Questa innovazione rappresenta per le aziende e i mercati una grande opportunità grazie alla moltitudine di potenziali soluzioni che la tecnologia DLT può offrire. Utilizzando un gestore, la società può infatti emettere prodotti finanziari su blockchain, sotto il controllo degli organi di vigilanza quindi nella massima sicurezza. L’obiettivo è quello di creare un trust tra la tecnologia, le aziende e i fruitori/sottoscrittori dei prodotti finanziari digitali.
Il tutto mentre in tutta l’Unione Europea l’anno prossimo entrerà in vigore il Regolamento MiCA (Regolamento (UE) 2023/1114, che modifica i regolamenti (UE) n. 1093/2010 e (UE) n. 1095/2010 e le direttive 2013/36/UE e (UE) 2019/1937), il cui scopo è armonizzare il framework giuridico degli Stati Membri ed è per questo destinato a sostituire gli attuali quadri normativi nazionali esistenti, con la conseguenza che le società “offshore” non regolamentate non potranno più rivolgersi in modo proattivo ai consumatori dell’UE, con invece le imprese di crypto-asset cosiddette regolamentate dal MiCA che guadagneranno una quota di mercato significativa nell’UE rispetto ai loro concorrenti offshore non altrimenti regolamentati.
Il MiCAR che rappresenta quindi un vero e proprio game changer, si applica dal 30 dicembre 2024, salvo i Titoli III (Token collegati ad attività “stablecoin”) e IV (Token di moneta elettronica “e-money tokens”) che si applicano dal 30 giugno 2024. La creazione di una chiarezza normativa in mezzo alle incertezze globali potrebbe attirare capitali, talenti e aziende, soprattutto quelle che vogliono innescare il processo di tokenizzazione, in tal senso questo tipo di industria per così dire emergente potrebbe diventare un’enorme opportunità per il rilancio economico e tecnologico dell’Unione Europea
Qui di seguito si propone un approfondimento per meglio comprendere di che cosa si tratta e l’impatto che tutto questo potrebbe avere sulle economie di tutti i paesi.
- Il processo di tokenizzazione
La tecnologia blockchain presenta un quadro sicuro e trasparente per la tokenizzazione. Utilizzando un libro mastro decentralizzato, le reti blockchain facilitano la creazione e la gestione di token digitali che rappresentano beni fisici o strumenti finanziari. Questi token possono essere negoziati, scambiati o utilizzati in varie transazioni senza la necessità di intermediari come banche o broker.
Il processo di tokenizzazione della tecnologia blockchain offre diversi vantaggi quali ad esempio:
1) Sicurezza: la natura decentralizzata delle reti blockchain garantisce che le informazioni siano sicure e immutabili, attenuando il rischio di frodi o manomissioni.
2) Trasparenza: la tecnologia blockchain consente di tracciare e verificare le transazioni in tempo reale, favorendo la fiducia tra i partecipanti e riducendo il rischio di errori o controversie.
3) Efficienza dei costi: la tokenizzazione su blockchain elimina gli intermediari, riducendo significativamente i costi delle transazioni e accelerando i tempi di regolamento.
4) Accessibilità: la tokenizzazione consente la proprietà frazionaria, permettendo ai piccoli investitori di impegnarsi in classi di attività precedentemente limitate a individui con un patrimonio netto elevato o a investitori istituzionali.
- La tecnologia DLT e il processo di tokenizzazione
La DLT è una struttura di database che riunisce gli approcci esistenti in materia di reti informatiche distribuite e crittografia dei dati. Consente un nuovo modo di registrare gli aggiornamenti di stato e le transazioni di beni tra i partecipanti a una rete. Un fornitore leader di tecnologia osserva che: “La DLT consente a tutti coloro che partecipano a una transazione di sapere con certezza cosa è successo, quando è successo e di confermare che le altre parti stanno vedendo la stessa cosa senza la necessità di un intermediario che fornisca garanzie e senza la necessità di riconciliare i dati in seguito”. Partecipanti separati in luoghi diversi, noti come nodi, mantengono ciascuno una copia di un libro mastro comune, proponendo nuove transazioni e verificando le transazioni proposte da aggiungere al libro mastro. La verifica delle transazioni richiede il consenso dei nodi partecipanti. Le transazioni verificate formano un record protetto dalla crittografia, in modo che le transazioni storiche non possano essere alterate, il che è noto come immutabilità.
Se gestito e mantenuto correttamente, i principali vantaggi di un libro mastro distribuito rispetto ai database tradizionali utilizzati dalle istituzioni finanziarie sono il potenziale di liquidazione quasi istantanea, la riduzione dei costi operativi, l’integrità dei dati, la maggiore automazione e la resilienza operativa. La DLT è abilitata da una rete informatica, protocolli, servizi e interfacce sottostanti, che possono avere diversi gradi di centralizzazione o decentralizzazione. Un libro mastro distribuito (“blockchain”) è accessibile sia attraverso una rete privata “permissioned” (in cui l’accesso è consentito a utenti predefiniti, in modo simile all’infrastruttura utilizzata oggi nei mercati dei capitali), sia attraverso una rete pubblica “permissionless” (che comprende sia l’accesso senza permesso che l’accesso con permesso).
La DLT è costituita da due concetti fondamentali che lavorano insieme. In primo luogo, un’architettura di database distribuita tra i partecipanti che fornisce una nuova infrastruttura e un metodo per acquisire e aggiornare i dati in tempo quasi reale e su base condivisa. In secondo luogo, questa architettura consente la rappresentazione digitale di beni (o altre forme di valore) come dati su questa infrastruttura, che viene definita appunto “Tokenizzazione”. Sebbene la tokenizzazione sull’infrastruttura DLT sia stata introdotta per la prima volta dalle reti di distributed ledger pubbliche e senza permessi con token nativi di criptovaluta (ad esempio, Ethereum), gli stessi concetti possono essere applicati a un’ampia gamma di classi di asset su altre reti pubbliche o private. Ciò include strumenti finanziari regolamentati che vengono scambiati frequentemente (ad esempio, azioni, reddito fisso, compresi i titoli garantiti da attività e i derivati), altri strumenti finanziari (ad esempio, debito privato e titoli non quotati) e contanti.
Con l’avvento degli asset tokenizzati, si può affermare che siamo all’alba di uno sviluppo simile, per portata, alla creazione delle società per azioni e all’apertura della prima borsa valori nel 1602. La tokenizzazione degli asset converte i diritti su un asset in un token digitale. Sebbene il processo sia di per sé simile alla cartolarizzazione degli asset, la tokenizzazione si basa sulla Distributed Ledger Technology (DLT), in particolare sulla blockchain.
La DLT offre cinque vantaggi principali rispetto alle tecnologie tradizionali utilizzate dalle società di servizi finanziari:
1) garantisce una maggiore trasparenza per tutte le parti, in quanto condividono una documentazione identica che può essere aggiornata solo attraverso un processo di consenso chiaramente definito;
2) fornisce migliori strumenti di tracciabilità, in quanto ogni transazione viene registrata e memorizzata simultaneamente su un gran numero di nodi ed è quindi verificabile;
3) è più sicura dei sistemi di registrazione tradizionali; prima della registrazione è necessario concordare le operazioni che non possono essere modificate in seguito;
4) aumenta l’efficienza e la velocità, in quanto elimina la maggior parte dei documenti cartacei e gli errori umani;
5) riduce di frequente i costi, in quanto velocizza i processi e limita il numero di soggetti coinvolti.
Per quanto astratti possano sembrare inizialmente i vantaggi della tecnologia DLT, essi diventano più tangibili nel contesto dei mercati dei capitali. L’implementazione di tale tecnologia nell’universo finanziario offre numerosi vantaggi, tra cui i seguenti cinque:
1) un aumento della disintermediazione e quindi un minor numero di intermediari. In teoria, non ci sarà più bisogno di banche, broker e borse, poiché acquirenti e venditori potranno interagire direttamente tra loro;
2) la velocità di esecuzione aumenterà, poiché la DLT comporta un minor numero di intermediari e tempi di regolamento più brevi;
3) qualsiasi opportunità di investimento potrà contare su un’esposizione globale al mercato; infatti, chiunque abbia accesso a Internet sarà in grado di sfruttare quasi tutte le opportunità di investimento, entro i limiti di legge e indipendentemente dalla posizione geografica;
4) i progetti di investimento si rivolgeranno a un bacino più ampio di investitori, in quanto verranno raggiunti nuovi segmenti di investitori; le opportunità di investimento attualmente riservate a pochi individui facoltosi, ad esempio nel campo dell’arte o delle pietre preziose, potrebbero diventare accessibili a tutti;
5) la tecnologia DLT ha il potenziale per ridurre in modo significativo la manipolazione del mercato; ogni transazione è registrata in modo trasparente e in tempo reale ed è condivisa, immutabile, verificabile e sempre accessibile a tutte le parti interessate, comprese le autorità di regolamentazione.
- Influenza della tokenizzazione sui mercati finanziari
Il processo di tokenizzazione ha il potenziale per rimodellare i mercati finanziari creando nuove attività finanziarie più accessibili e facilmente negoziabili. Questo può portare a diversi cambiamenti sostanziali nel panorama finanziario.
1) Democratizzazione delle opportunità di investimento: la tokenizzazione facilita la proprietà frazionaria, consentendo agli investitori di acquistare e vendere porzioni di beni come immobili, opere d’arte o private equity. Ciò espande le opportunità di investimento a un pubblico più ampio, promuovendo l’inclusione finanziaria e la generazione di ricchezza.
2) Miglioramento della liquidità del mercato: la tokenizzazione può liberare liquidità in classi di attività precedentemente illiquide, consentendo una negoziazione più efficiente e la scoperta dei prezzi. Questo può portare a una riduzione dei costi di transazione e a una maggiore efficienza del mercato.
3) Emersione di nuovi mercati: la tokenizzazione consente la creazione di mercati e opportunità di investimento completamente nuovi. Ad esempio, gli asset tokenizzati possono essere aggregati in portafogli o prodotti di investimento diversi, offrendo agli investitori profili di rischio-rendimento unici.
4) Sfide normative: con l’aumento della popolarità della tokenization, le autorità di regolamentazione dovranno adattare le norme e i quadri normativi esistenti per accogliere questa nuova forma di attività finanziaria. Ciò potrebbe comportare l’introduzione di nuove norme o la modifica di quelle esistenti, con potenziali ripercussioni sull’economia in generale.
- Le implicazioni economiche della tokenizzazione
1) Aumento dell’efficienza economica: la tokenizzazione ha il potenziale per aumentare l’efficienza economica complessiva riducendo i costi di transazione, semplificando la gestione degli asset e migliorando la liquidità del mercato.
2) Creazione di posti di lavoro: l’espansione dell’industria della tokenizzazione può generare posti di lavoro in vari settori, tra cui quello tecnologico, finanziario e dei servizi legali.
3) Inclusione finanziaria: democratizzando l’accesso alle opportunità di investimento, la tokenizzazione può contribuire a migliorare l’inclusione finanziaria e la distribuzione della ricchezza, favorendo la crescita economica e la stabilità.
4) Innovazione e imprenditorialità: la tokenizzazione può aiutare la raccolta di capitali per le startup e le piccole imprese, promuovendo l’innovazione e l’imprenditorialità, che sono motori cruciali della crescita economica.
- Considerazioni conclusive
La tokenizzazione sta rivoluzionando il modo in cui percepiamo gli asset e i mercati finanziari. Sfruttando la sicurezza, la trasparenza e l’efficienza della tecnologia blockchain, la tokenizzazione ha il potenziale per trasformare i mercati finanziari e democratizzare le opportunità di investimento. L’impatto economico della tokenizazione è di vasta portata, con il potenziale di rafforzare l’efficienza economica, creare posti di lavoro, promuovere l’inclusione finanziaria e favorire l’innovazione e l’imprenditorialità. Tuttavia, l’emergere della tokenizzazione introduce anche sfide normative, in quanto i responsabili politici devono adattarsi a questo nuovo panorama finanziario e garantire una protezione sufficiente per gli investitori e per l’economia in generale.
Poiché la tokenizazione continua a guadagnare terreno, è essenziale che le aziende, gli investitori e le autorità di regolamentazione comprendano e si adattino a questa tendenza emergente. Abbracciando il potenziale del processo di tokenizazione e lavorando in modo collaborativo per affrontarne le sfide, possiamo sbloccare nuove opportunità economiche e guidare una crescita sostenibile dell’economia globale. Il futuro della finanza risiede nell’integrazione della tokenizzazione e della tecnologia blockchain e coloro che sono pronti a navigare in questo nuovo panorama saranno all’avanguardia di una rivoluzione finanziaria.