E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale di lunedì 15 maggio 2023 la Legge 10 maggio 2023, n. 52, di conversione del cosiddetto Decreto Fintech, cioé il Decreto-legge 17 marzo n. 25 su Disposizioni urgenti in materia di emissioni e circolazione di determinati strumenti finanziari in forma digitale e di semplificazione della sperimentazione FinTech (si veda altro articolo di BeBeez). Il decreto convertito in legge è entrato in vigore il 16 maggio.
Ricordiamo che il testo introduce le norme necessarie per dare attuazione al Regolamento (UE) 2022/858, relativo a un regime pilota per le infrastrutture di mercato basate sulla tecnologia a registro distribuito o DLT pilot regime, cioè su un archivio di informazioni in cui sono registrate le operazioni relative a strumenti finanziari e digitali e che è condiviso da dispositivi o applicazioni informatiche in rete e sincronizzato tra di essi. Il Regolamento UE prevede una disciplina comune delle forme di circolazione degli strumenti finanziari digitali basate su soluzioni tecnologicamente avanzate.
Il testo, inoltre, introduce misure di semplificazione della sperimentazione relativa alle attività di tecno-finanza (FinTech), di cui al decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 (si veda altro articolo di BeBeez), con la quale è stato introdotto nell’ordinamento un regime semplificato e transitorio (cosiddetta regulatory sandbox) per la sperimentazione delle attività di innovazione tecnologica digitale nei settori bancario, finanziario e assicurativo, al fine di consentire agli operatori fintech di testare soluzioni innovative dal punto di vista digitale, con un costante dialogo con le autorità di vigilanza. Di tutto questo parleremo nel dettaglio nella nostra BeBeez Academy.
Come sottolinea PwC in un suo client alert pubblicato oggi, tra le novità in sede di conversione c’è il fatto che nelle categorie di strumenti finanziari che possono essere considerati digitali, accanto alle azioni di società, alle obbligazioni di società per azioni, ai titoli di debito emessi dalle società a responsabilità limitata e agli ulteriori titoli di debito la cui emissione è consentita ai sensi dell’ordinamento italiano, sono stati aggiunti anche i titoli di debito regolati dal diritto italiano emessi da emittenti diversi dagli emittenti italiani, le ricevute di deposito relative ad obbligazioni e ad altri titoli di debito di emittenti non domiciliati emesse da emittenti italiani, gli strumenti del mercato monetario regolati dal diritto italiano e le azioni o quote di organismi di investimento collettivo del risparmio italiani.
Inoltre, ricorda sempre PwC, in sede di conversione, è stato introdotto un nuovo articolo relativo alla disciplina antiriciclaggio che prevede che i responsabili dei registri per la circolazione digitale siano soggetti obbligati alle disposizioni antiriciclaggio, rientrando nella categoria di “altri operatori non finanziari” ai sensi dell’articolo 3, comma 5, del decreto legislativo n. 231/2007 (Decreto Antiriciclaggio).
Infine, ricordiamo che il Decreto prevedeva che l’emissione e il trasferimento degli strumenti finanziari digitali sono eseguiti attraverso scritturazioni su un registro per la circolazione digitale tenuto da un responsabile del registro, dal gestore di un SS DLT o TSS DLT o dalla Banca d’Italia o dal Ministero dell’economia e delle finanze, nonché dagli ulteriori soggetti eventualmente individuati. il testo convertito in legge affida a Consob d’intesa con Banca d’Italia il compito di adottare un Regolamento attuativo entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della Legge di conversione e quindi entro il 15 luglio 2023, che definisca una serie di disposizioni sulla materia tra cui, inter alia, i principi e i criteri relativi alla formazione e alla tenuta dell’elenco dei responsabili dei registri per la circolazione digitale ed eventuali ulteriori strumenti che gli emittenti possono assoggettare alla disciplina del presente decreto legge come convertito.