Il direttore generale di Aifi, Anna Gervasoni è stata nominata presidente di Hub Innovazione Trentino (HIT), consorzio creato da Trentino Sviluppo, Università di Trento e le fondazioni Kessler e Mach per favorire il trasferimento tecnologico, l’innovazione e la nascita di nuova imprenditorialità dalla ricerca.
Il muovo consiglio di amministrazione di HIT, nel quale sono entrati oltre a Gervasoni anche due nuovi consiglieri cioé Sara Roversi e Timothy O’Connell, si è riunito ieri per la prima seduta e resterà in carica per i prossimi tre anni (scarica qui il comunicato stampa).
Roversi è un’imprenditrice bolognese del settore agroalimentare e digitale, mentre Timothy O’Connell è responsabile dei programmi di accelerazione dell’incubatore veneto H-Farm. Completano il Cda di HIT quattro membri espressione dei soci: Mauro Casotto, della direzione pperativa di Trentino Sviluppo, che avrà il ruolo di vicepresidente; e i consiglieri Flavio Deflorian, prorettore vicario dell’Università degli Studi di Trento; Andrea Simoni, segretario generale della Fondazione Bruno Kessler; e Sergio Menapace, direttore generale della Fondazione Edmund Mach.
L’incontro di presentazione alla stampa, che è seguito alla seduta del Cda, è stato introdotto da Sara Ferrari, assessora all’Università e Ricerca della Provincia autonoma di Trento, e ha visto la presenza dei vertici degli enti soci di HIT: il rettore dell’Università degli Studi di Trento Paolo Collini e i presidenti di Fondazione Bruno Kessler Francesco Profumo; Fondazione Edmund Mach. Andrea Segré; e Trentino Sviluppo, Flavio Tosi.
Diretto a partire da giugno da Alessandro Commito. HIT è una società consortile operativa dal primo gennaio 2016, vuole promuovere e valorizzare i risultati della ricerca e l’innovazione del sistema Trentino per favorirne lo sviluppo economico del territorio. In questi primi mesi di lavoro HIT è riuscito infatti ad accreditarsi in rilevanti iniziative progettuali e programmatiche di innovazione a livello nazionale (Cluster Tecnologico Smart Communities e, a breve, Fabbrica Intelligente e Agrifood) ed europeo, gestendo oltre 10 progetti finanziati dalla Commissione Europea e dall’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia che andranno a finanziare anche startup e imprese operative sul territorio trentino. Negli spazi di HIT sono inoltre ospitate a oggi una decina di startup molto innovative, in gran parte fondate da giovani ricercatori provenienti dalle strutture dei soci accademici e di ricerca di HIT.
Il modello di funzionamento di HIT, basato su una struttura snella e operativa a servizio dei soci e del territorio trentino prevede ora 13 dipendenti ma si dovrebbe arrivare a un organico di 20 persone. Il futuro direttore di HIT ha lavorato per importanti realtà industriali dell’automotive a livello internazionale, trasferendosi poi a Londra dove attualmente ricopre un ruolo dirigenziale in seno all’Imperial Innovations, il centro di trasferimento tecnologico all’interno del “Golden Triangle” delimitato da Londra, Cambridge e Oxford.
Per quanto riguarda le risorse economiche a disposizione, la Provincia autonoma di Trento garantisce a HIT una dotazione finanziaria annuale di poco inferiore a 2,5 milioni di euro che verrà erogata in quote paritarie tramite i propri quattro soci.