Satispay, startup italiana nata nel 2013 che ha sviluppato un’app per i pagamenti con smartphone, dopo aver raccolto 5,5 milioni di euro con un primo round di investimenti a settembre 2014, ha ricevuto altri 3 milioni in aumento di capitale suddivisi a metà tra i vecchi azionisti e un gruppo di nuovi investitori.
Lo ha scritto il Corriere della Sera nei giorni scorsi, spiegando che chi scarica l’app, gratuita, non ha che da iscriversi e inserire il proprio Iban per costringere di fatto la sua banca ad autorizzare le transazioni dal conto al portafoglio elettronico della soluzione (mandato Sepa). A quel punto ogni spostamento di denaro è a carico di Satispay senza alcuna spesa per l’utente che deve solo decidere la somma da caricare sull’app, come se si trattasse di una carta prepagata. I soldi li può inviare agli amici iscritti alla piattaforma, con un sistema e una grafica che poco differiscono da Whatsapp, o utilizzarli per pagare nei negozi aderenti, che al momento sono 650 in tutta Italia, compresi i punti TotalErg.
Tra gli investitori nella startup fondata da Aberto Dalmasso, Dario Brignone e Samuele Pinta, spiega StartupItalia!, si contano i fondatori di Google Wallet, Jonathan Weiner e Ray Iglesias, e Jon Koplin (responsabile divisione internationale di Google Wallet); Nicola Carbonari (fondatore di Autoscout24), Giuseppe Donagemma (vice presidente Networks di Samsung Electronics) e Iccrea Banca. Quest’ultimo è l’Istituto Centrale del Credito Cooperativo che eroga il servizio di pagamento utilizzando la piattaforma tecnologica Satispay e che, attraverso la rete delle BCC, serve più di 6 milioni di clienti in Italia.