Angelini Pharma è tra i fondatori di Argobio, l’incubatore di startup europee con sede a Parigi e dedicato alle scienze della vita, fondato da Kurma Partners tra le maggiori società di venture capital europee nel settore sanitario, e dal fondo InnoBio 2 di Bpifrance, l’istituto nazionale di investimenti francese. A Kurma e Bpifrance si sono poi aggiunti appunto Angelini Pharma (con una quota del 30% per un investimento di 15 milioni di euro), la società di ricerca farmaceutica Evotec e il centro di ricerca biomedica Institut Pasteur. In totale Argobio ha raccolto 50 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa di Kurma e qui quello di Angelini).
L’obiettivo di Argobio è quello di creare e lanciare nei prossimi cinque anni almeno cinque ambiziose società biotecnologiche. L’incubatore si concentrerà su aree terapeutiche selezionate che includono malattie rare, disturbi neurologici, oncologia e immunologia. Cercherà inoltre di sviluppare promettenti piattaforme tecnologiche per la realizzazione di prodotti terapeutici. Tutti gli investitori avranno l’opportunità di assumere quote di partecipazione nelle società biotech create da Argobio.
Nel 2020 Angelini Pharma ha creato una nuova unità di corporate venturing con l’obiettivo di investire in startup innovative e società di Venture Capital operanti nel settore delle scienze della vita e attive in aree terapeutiche strategiche per Angelini Pharma (sistema nervoso centrale e malattie rare). Argobio è il primo di diversi investimenti che Angelini Pharma intende realizzare nel suo piano triennale con un impegno totale di oltre 70 milioni di euro in fondi di venture capital e altre iniziative finalizzate alla creazione di startup. Grazie a questa strategia, Angelini Pharma collaborerà con investitori di alto profilo e partner strategici per sviluppare aziende con un forte potenziale di crescita.
Pierluigi Antonelli, amministratore delegato di Angelini Pharma, ha commentato: “Siamo entusiasti di poter investire e di essere attivamente coinvolti nelle attività di Argobio. Grazie a questa iniziativa, saremo in grado di valutare i programmi più promettenti delle migliori istituzioni accademiche europee e continuare a investire in aziende pionieristiche, che stanno sviluppando terapie innovative. Dopo l’acquisizione di Arvelle Therapeutics, questo è un ulteriore e importante passo avanti verso la nostra ambizione di divenire leader europei nell’innovazione nelle aree terapeutiche della salute mentale, sistema nervoso centrale e malattie rare”.
Francesco Paolo di Giorgio, global head of R&D external innovation and corporate venturing di Angelini Pharma, ha aggiunto: “La maggior parte delle recenti approvazioni di nuovi farmaci sono state originate da piccole aziende biofarmaceutiche. Le startup stanno guidando l’innovazione nel settore farmaceutico grazie alla loro efficienza, agilità e capacità di capitalizzare sull’implementazione di nuove tecnologie. Questo investimento fa parte di una più ampia strategia di ’open innovation’ che mira a creare accordi di collaborazione tra Angelini Pharma e startup innovative”.