Cassa depositi e prestiti e il Fondo Europeo per gli Investimenti hanno annunciato ieri il lancio del fondo Caravella, che punta a sostenere finanziariamente i business angel che investono parte delle proprie risorse personali start up italiane, con particolare focus nella loro fase d’avvio, e in pmi innovative per supportare i loro investimenti in innovazione e sviluppo (scarica qui il comunicato stampa).
Il sostanza, il fondo coinveste con i business angel in modo da aumentare la loro capacità di investimento in nuove idee imprenditoriali. Tuttavia, invece di coinvestire deal per deal, il fondo siglerà accordi di coinvestimento di lungo termine con ciascun business angel, stabulendo un ammontare predeterminato di equity che sarà messo a disposizione di ciascun business angel per futuri investimenti. La struttura del fondo è la stessa che è già stata utilizzata per analoghi fondi nell’ambito del programma del Fei volto a finanziare l’angel investing in Europa e già operativo in Germania, Spagna, Austria, Olanda, Irlanda, Danimarca e Finlandia. Caravella sarà gestito operativamente dalla management company indipendente European Angels Fund GP sarl e si avvarrà dell’esperienza del FEI come advisor. A oggi la piattaforma ha una potenza di fuoco di 320 milioni di euro, di cui 200 milioni già impegnati in accordi siglati con 80 business angel, i quali a loro volta hanno già costruito un portafoglio complessivo di 340 coinvestimenti.
Del fondo Caravella si era parlato per la prima volta nel marzo 2015, quando Fondo Italiano d’Investimento sgr (partecipata al 43% da Cdp) aveva annunciato i primi quattro investimenti del Fondo di fondi di venture capital per un totale di 50 milioni, che erano appunto stati suddivisi tra i fondi Caravella, Stark Ventures One, Primomiglio e Innogest Capital II (si veda altro articolo di BeBeez). Allora era stato spigato che il progetto Caravella, rientrava nell’accordo di collaborazione firmato tra Fondo Italiano e Fondo Europeo per gli Investimenti nel novembre 2014 (si veda altro articolo di BeBeez). In quell’occasione era stato spiegato che al seed capital sarebbe stato dedicato un fondo della dimensione di circa 30 milioni, che sarebbero stati investiti sistematicamente al fianco di business angel selezionati congiuntamente da FII e Fei, sulla scorta del modello già utilizzato da Fei nel mercato europeo, nell’ambito della European Angels Fund initiative varata a inizio 2012.