E’ nata Iconium spa, prima società italiana che punta a investire in operazioni di raccolta di capitali basate su tecnologia blockchain e nelle migliori ICOs (Initial Coin Offerings) del mondo. Lo ha scritto nei giorni scorsi Crowdfundingbuzz, a cui uno dei fondatori, Fabio Pezzotti, ha confermato: “Abbiamo creato Iconium perché siamo convinti che blockchain rappresenti una rivoluzione ancora più importante di quella di internet degli ultimi vent’anni, e riteniamo che nei prossimi 10 anni chi parteciperà a questo nuovo paradigma potrà beneficiarne immensamente”.
Con le ICOs, imprenditori e investitori hanno accesso immediato a capitali per progetti innovativi e ambiziosi su scala mondiale, finanziati attraverso l’emissione di criptovalute. Successivamente alla ICO, la criptovaluta di nuova emissione è immediatamente negoziabile attraverso mercati di scambio globali, gli ‘Exchange’. Si tratta quindi di investimenti che possono rivelarsi molto liquidi.
Pezzotti è un investitore seriale in startup tecnologiche. Per esempio è fondatore e ceo dell’italiana Xandas Ventures (un operatore di venture capital focalizzato su investimenti nel settore mobile internet, blockchain e cryptovalute a livello globale, che oggi ha in portafoglio partecipazioni in Chupamobile e Wanderio, piattaforma web italiana per pianificare viaggi), fondatore e ceo della britannica Mobango (marketplace di app mobile, dopo due round di investimento istituzionali la società è stata acquisita da People Infocom, società basata a Mumbai e finanziata da Sequoia e Intel Capital), presidente esecutivo e cofondatore della britannica Chupamobile (piattaforma ecommerce dove acquistare componenti per applicazioni e giochi da customizzare).
L’altro fondatore è Domenico Laudonia, partner Italian Brand Factory (incubatore di startup in settori made in Italy), con un passato come corporate business development director in Qualcomm Italy e advisor di Qualcomm Venture per iniziative in Italia.
La società, già finanziata dai fondatori, ha recentemente deliberato un aumento di capitale riservato a investitori selezionati, attraverso un private deal. Nella struttura dell’iniziativa i due fondatori sono supportati sul piano legale e fiscale dagli studi Orrick e Tremonti.