Sbarcheranno sull’Aim entro due settimane le azioni dell’incubatore veneto H-Farm, con un’offerta dedicata agli investitori istituzionali e professionali sino a 30 milioni di euro.
Lo ha annunciato ieri il fondatore Riccardo Donadon,dopo aver presentato la comunicazione di pre-ammissione a Borsa Italiana (si veda altro articolo di BeBeez). Donadon ha comunicato i dettagli dell’ipo alla stampa, senza però indicare l’intervallo di valore entro il quale il titolo potrebbe essere proposto. (scarica qui il comunicato stampa).
H-Farm ha chiuso il 2014 con un fatturato di 17 milioni di euro, mentre il primo semestre del 2015 si è chiuso con 11 milioni. In dieci anni sono stati raccolti 30 milioni, investiti in m&a 14,5 milioni, mentre sono 17 milioni quelli investiti in start-up. Attualmente H-Farm ha partecipazioni in 71 società.
Oggi la società è controllata dallo stesso Donadon (19,9%) e da Renzo Rosso (16,5%), Giuseppe Miroglio (12,1%) e Maurizio Rossi (9,8%) e partecipata da Cattolica assicurazioni, Unicredit e le famiglie Marzotto e Zoppas.
Presidente sarà Maurizio Rossi, mentre presidente esecutivo sarà Paolo Cuniberti, in passato a JpMorgan come european head of equity capital markets and derivatives e poi come capo di Mediobanca UK.
Al debutto sul listino H-Farm si presenta con una nuova struttura organizzata in tre divisioni: quella dedicata agli investimenti, che è stata affidata a Roberto Bonanzinga, ex partner di Balderton Group; la divisione industry, affidata a Cristina Mollis, fondatrice di Nuvò (si veda altro articolo di BeBeeez); e la divisione education, guidata dall’ex rettore di Ca’ Foscari di Venezia, Carlo Carraro.
Quest’ultima, che si include le attività di corporate education già in essere con Digital Accademia, amplierà l’attivitò di H.farm a un’offerta formativa completa. In cinque anni realizzerà un campus universitario, pronto a confrontarsi con le grandi università internazionali. A questo si affiancherà anche una scuola privata dai sei ai 19 anni, con molte borse di studio e con il digitale protagonista.
H-Farm è seguita nell’operazione da N+1 in qualità di advisor, da Unicredit come global coordinator, da Banca Intermobiliare come Nomad e dagli studi legali Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners e LCA Studio Legale.