I business angel aderenti a Italian Angels for Growth (IAG), affiancati da altri co-investitori (tra cui fondi di venture capital, altri club di angel e family office), nel 2020 hanno investito in totale 68 milioni di euro, distribuiti su 25 operazioni. Lo ha reso noto ieri la stessa Iag (si veda qui il comunicato stampa). Sono numeri ben superiori a quelli del 2019, quando l’associazione aveva investito 17 milioni di euro in 12 round.
IAG, fondata nel 2007, a oggi ha investito 248 milioni, concluso 97 investimenti e 11 exit. Ricordiamo che nel 2019 gli investimenti avevano avevano toccato quota 151 milioni di euro, a fronte di 83 deal, sette exit e tre operazioni in pipeline (si veda altro articolo di BeBeez). Tra le aziende attualmente in portafoglio agli associati di IAG, da segnalare: il produttore italiano di dispositivi medicali AorticLab; Fleep Technologies, startup all’interno dell’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) con l’intento di industrializzare un innovativo processo di produzione a ridotto impatto ambientale di circuiti stampati; Rentuu, startup londinese che ha sviluppato una piattaforma per affittare qualunque tipo di attrezzatura; Shampora, e-commerce italiano che permette ai clienti di creare e acquistare prodotti per capelli personalizzati grazie a un assistente virtuale che analizza le loro specifiche esigenze.
IAG fa della valorizzazione del network il suo asset vincente grazie anche a partnership con soggetti come LVenture, Doorway, Banca Generali, Lazio Innova e collaborazioni con i corporate partner come Mastercard, Novartis, MSD, KPMG e BIP. I soci di IAG partecipano a operazioni di investimento da 200 mila fino a oltre 10 milioni di euro, sostenendo fasi di vita delle società molto diverse tra loro. IAG offre anche formazione per i suoi iscritti, attraverso workshop focalizzati su angel investing, innovazione e attori che se ne occupano. L’associazione è anche attenta a tematiche quali diversità, inclusione e ESG: e in tal senso sono stati aperti diversi tavoli di lavoro ed avviate numerose collaborazioni con partner esterni.
Antonio Leone, presidente di IAG, ha dichiarato: “Con il tempo abbiamo affinato la metodologia di valutazione delle startup e soprattutto, con il crescere del network, il supporto ai nostri investimenti. Oggi gli oltre 220 business angel IAG hanno accesso a molte opportunità di investimento e di give-back delle proprie esperienze professionali”.
Leonardo Giagnoni, managing director di IAG, ha aggiunto: “Un messaggio rivolto agli imprenditori: i capitali in Italia non mancano, il sostegno finanziario e strategico alle buone idee è sempre presente. Siate audaci, ambiziosi e affiancatevi dei partner giusti. Un appello invece agli investitori: agire frammentati ci rende meno efficaci e aumenta il divario rispetto agli altri paesi europei. Catalizziamo le risorse sui team più promettenti, permettendo loro di trovare un valido supporto nei momenti iniziali e di accedere poi a un network di investitori istituzionali che riconoscono alle realtà nel portafoglio IAG una garanzia di qualità”.