Inpoi, la startup immobiliare creata dallo startup studio torinese Mamazen, ha chiuso il suo primo round di in investimento, raccogliendo 350 mila euro, di cui 150 mila euro nella forma di bond convertibile sottoscritto da investitori provenienti dal settore immobiliare (si veda qui il comunicato stampa).
Inpoi è nata a fine 2019 per supportare sia le agenzie immobiliari sia i proprietari di immobili, aiutando le prime a digitalizzarsi e i secondi a gestire i propri beni. A oggi la startup conta oltre 100 agenzie partner e ha effettuato oltre 170 mila valutazioni immobiliari
L’annuncio del round di Inpoi segue quello dello scorso marzo del round da 1,65 milioni di euro raccolto da lH1, la holding di partecipazioni lanciata da Mamazen a fine settembre 2021 (si veda altro articolo di BeBeez), che si aggiungono ai 750 mila raccolti in precedenza dalla stessa Mamazen, per un totale di 2,4 milioni di euro, che verranno investiti per dar vita a nuove startup (si veda altro articolo di BeBeez). Quel round aveva visto anche l’ingresso del primo investitore internazionale, il fondo colombiano Asiri, che interviene così per la prima volta nel mercato europeo scommettendo sull’Italia e sul modello dello startup studio creato da Mamazen. H1 ha l’obiettivo di cofinanziare con Mamazen il lancio e il decollo di 15 startup di successo in 5 anni. A questo scopo IH1 investirà 10 milioni, di cui 3 in Mamazen e 7 milioni nelle migliori dieci startup che Mamazen lancerà.
Tornando a Inpoi, l’investimento servirà per continuare la propria espansione al fine di coprire l’intero territorio nazionale e per proseguire lo sviluppo tecnologico delle strutture a supporto della propria rete di agenti immobiliari. A implementare il piano di sviluppo sarà il nuovo ceo Danilo Tardino. Classe 1972, Tardino proviene da Roger Group e ha un passato in Pirelli RE, Deutsche Bank e Sirti, oltre che in società di consulenza o di servizi con particolare focus nel settore corporate real estate. “Sono fermamente convinto che il settore immobiliare si appresti ad entrare sempre di più nell’era digitale e che sia fondamentale affiancare i professionisti del settore con tools che permettano di efficientare i processi e migliorare le performance. Inpoi interpreta la direzione che il settore sta prendendo e sono quindi veramente orgoglioso di assumere il ruolo di Amministratore Delegato di una realtà tanto innovativa”, ha commentato il manager.
“Inpoi è uno degli esempi di come una startup nata in uno Studio sia in grado di crescere e affermarsi sul mercato rapidamente, fino ad intercettare l’interesse di investitori di rilievo. Alla base della creazione di una startup da parte dello Startup Studio c’è sempre la certezza di rispondere a un reale bisogno del mercato”, ha spiegato Farhad Alessandro Mohammadi, ceo e founder di Mamazen. Mohammadi è tra i padri del concetto di startup studio, il cui obiettivo è mantenere gli interessi di investitori, Holding (IH1) e Studio (Mamazen) perfettamente allineati, ma semplificando la governance delle startup finanziate aumentando la loro velocità di accesso al capitale. Infatti lo Studio abbatte i rischi permettendo di sviluppare solo le idee che hanno superato la fase di analisi e di validazione sul mercato, mentre la holding dall’altro investe solo nelle migliori.
(Articolo in via di definizione)