IIO srl, startup che ha sviluppato una soluzione Voice-as-a-Service, in grado di dare voce a ogni applicazione e adattarsi naturalmente alle conversazioni uomo-macchina, ha chiuso un round di investimento pre-seed da 300 mila euro, grazie al coinvolgimento di circa 30 investitori della community di FoolFarm spa, denominata The Foolers Club, la più grande in Italia dedicata all’investimento verticale in Artificial Intelligence e Blockchain (si veda qui il comunicato stampa).
L’operazione rientra nei piani strategici di FoolFarm spa, guidata e fondata due anni fa come startup studio da Andrea Cinelli, una sorta di fabbrica di startup, che ha aperto a Milano i suoi studios per sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove imprese. Oltre a IIO, FoolFarm nel ruolo di incubatore ha già lanciato le startup Voiceme srl e Fire srl e prevede di lanciarne altre 6 quest’anno. VoiceMe è una startup che trasforma la voce in un sistema di autenticazione senza password e cybersecurity e ha chiuso un round pre-seed da 569 mila euro lo scorso gennaio (si veda qui PagamentiDigitali.it); mentre Fire è una Financial Engagement Platform che consente di creare, grazie all’ intelligenza artificiale, un Financial Digital Twin, cioé un clone dell’investitore, che imparerà a conoscerne abitudini di investimento e profili consentendo una gestione automatizzata dei portafogli di investimento (si veda qui TechPrincess).
Tornando a IIO, si tratta della prima piattaforma di Voice as a Service aperta, che si basa su tre tecnologie brevettate e 100% made in Italy, molto simile ad “Alexa”. E’, quindi, di una piattaforma progettata per adattarsi naturalmente alle conversazioni uomo-macchina, riconoscendo lo stato emotivo della persona e garantendo la massima sicurezza e protezione del dato. IIO abiliterà conversazioni tailor-made con logiche di Machine Learning, gestendo flussi conversazionali in maniera naturale e implementandosi in maniera no-code con i propri clienti.
La startup sarà guidata da Pasquale Bombino, nominato ceo di IIO, che vanta più di trent’anni di esperienza internazionale in business consolidati SaaS e IoT, in aziende importanti (ad. es. Allied Telesys, Pirelli, ADB), nonchè in startup sviluppate tra Italia e Israele. Al suo fianco Marco Orifici, che sarà il coo, vanta esperienze manageriali in aziende quali Infostrada e Vodafone, è uno startupper seriale ed ex coo della startup Co-Wellness.
Cinelli ha commentato: “Con IIO, FoolFarm intende cogliere grandi opportunità e sviluppare forti potenzialità nel mondo della voce. IIO consentirà infatti lo sviluppo di nuove applicazioni conversazionali senza problemi di privacy e con la completa garanzia di sicurezza del dato. Vedo in questo nuovo progetto imprenditoriale enormi potenzialità di sviluppo”.
Meno di un mese fa FoolFarm ha intanto creato la holding FoolCapital spa, proprio per finanziare la nascita di nuove startup, supportata dall’advisor Kpmg. Nel dettaglio, FoolCapital si è posta l’obiettivo di raccogliere 25 milioni di euro per lavorare su due fronti: da un lato, attraverso FoolFarm Lab, creare da zero 19 startup basate su brevetti di proprietà FoolFarm, e dall’altro lato, attraverso FoolFarm Garage, creare da zero 31 startup in tandem con nuovi imprenditori (si veda altro articolo di BeBeez).
A gennaio 2021 il venture builder aveva raccolto i primi 2,1 milioni euro grazie all’ingresso di circa 30 cofounder, imprenditori e manager internazionali, e all’intervento, come secondo azionista, di CRIF (si veda altro articolo di BeBeez), azienda globale della business e credit information e soluzioni avanzate in ambito digitale per lo sviluppo dell’open banking. Primo azionista di FoolFarm resta comunque Cinelli (in passato ideatore dei portali Libero e Alice di Telecom Italia). In realtà il legame tra Cinelli e il Crif era nato diverso tempo prima. Cinelli aveva fondato anche Inventia, azienda milanese tra i leader europei nei servizi di Digital Onboarding, video riconoscimento biometrico e video collaborazione, grazie al software proprietario Phygital4X, di cui Cinelli aveva ceduto il controllo proprio a CRIF nel marzo 2019 (si veda altro articolo di BeBeez) per poi cedergli il resto delle quote nel febbraio 2020 (si veda altro articolo di BeBeez).
FoolFarm, a differenza dei tradizionali incubatori o acceleratori, crea imprese da zero e le porta sul mercato seguendo un processo industriale di crescita e sviluppo della durata di 36 mesi denominato BeFool. Il modello di business è tra i primi al mondo a unire il Venture Building, ossia la creazione, il lancio e il finanziamento di startup a partire dalle idee e dai progetti selezionati (nelle unit Lab e Garage), al Corporate Venture Building, dove FoolFarm diventa un centro di innovazione esterno per le imprese, crea e co-fonda startup “di servizio” nell’AI sulla base delle esigenze e richieste specifiche delle imprese stesse (nella unit Spark).