di Paola Stringa
Reefilla, la startup fondata da Pietro Balda, Marco Bevilacqua e Gabriele Bergoglio nel 2021, che promette di rivoluzionare il mercato dell’auto elettrica, consegnando energia tramite una rete di dispositivi di ricarica connessi e basati su batterie intercambiabili, ha chiuso il primo round di finanziamento da 1 milione di euro (si veda qui il comunicato stampa).
Al round di Reefilla hanno preso parte il Motor Valley Accelerator di Modena, A11 Ventures, Marvik Investimenti, flyElectric srl che è parte di flyRen Energy Group SpA , società produttrice di energia da fonti rinnovabili, oltre a una compagine di business angels italiani ed europei.
Gli aspetti legali dell’operazione sono stati seguiti dallo studio di LeadingLaw sede di Torino.
Chi finanzia Reefilla ritiene che la società, attualmente incubata presso l’I3P del Politecnico di Torino, rappresenti una vera innovazione nel campo della mobilità sostenibile. Il servizio poggia su tre pilastri fondamentali: un dispositivo di ricarica sviluppato in house, una piattaforma connessa alle auto basata sull’intelligenza artificiale che riesce a prevedere il fabbisogno energetico del veicolo e un’organizzazione logistica funzionale.
Ha commentato Bevilacqua, ceo di Reefilla: “Abbiamo immaginato e costruito un servizio in grado di restituire all’utente il tempo speso a preoccuparsi di dover ricaricare, trovare una colonnina e poi dover spostare l’auto a ricarica terminata. Il tutto a impatto zero. Fillee infatti è un accumulatore che durante il giorno immagazzina energia solare grazie agli impianti fotovoltaici dei nostri centri logistici che poi di notte viene “riversata” nelle auto con duplice beneficio finale”
Balda, Tech & Marketing Officer della startup, ha aggiunto “L’attenzione alla customer experience per noi è centrale: ogni singolo aspetto è stato pensato per operare con la massima efficienza al fine di offrire un servizio impeccabile che permetta di trovare la propria auto sempre carica con un click”.
“Gli obiettivi che ci siamo posti grazie a questo round sono: ampliare il team, lanciare il servizio nella città di Milano in autunno e continuare gli investimenti in ricerca e sviluppo sul nostro ecosistema di soluzioni e servizi che sta guardando sempre più alle città del futuro.” spiega ancora Bergoglio, CFO di Reefilla.
Enrico Dente, Program and Ventures Manager del Motor Valley Accelerator sottolinea ““Reefilla cavalca il trend di elettrificazione dell’industria automotive, fornendo una risposta al problema della ricarica urbana dei veicoli elettrici ed aprendo di fatto un mercato nuovo, che è parallelo a quello delle colonnine. La visione e la concretezza del team ci hanno spinti ormai un anno fa ad essere i primi investitori di Reefilla, ed oggi confermiamo la nostra fiducia nel progetto”.
Giovanni Polidori e Federico Davini partner di A11 Venture sottolineano “La solidità del team, il modello di business innovativo e la capacità di execution sopra la media hanno motivato il nostro investimento. Reefilla nei prossimi anni potrà contribuire da protagonista con soluzioni innovative al servizio delle nuove esigenze della mobilità elettrica in Italia ed in Europa”.
Ricordiamo che I3P, è oggi uno dei più importanti promotori di aziende innovative in Italia. L’incubatore a fine 2021 aveva costituito o inserito in portafoglio 52 nuove imprese, ammesso 22 startup nel percorso di incubazione e siglato 4 disinvestimenti. Nello stesso anno le aziende in portafoglio avevano raccolto capitali per più di 37 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Motor Valley Accelerator è invece il programma di accelerazione dedicato a startup che sviluppano soluzioni in ambito automotive, nato su iniziativa di CDP Venture Capital Sgr, UniCredit, Fondazione di Modena, CRIT e Plug and Play. L’acceleratore si propone anche favorire lo sviluppo di ulteriori programmi di accelerazione in ambiti sinergici e complementari collegati alla mobilità, con particolare attenzione ai temi dell’innovazione e della sostenibilità (si veda altro articolo d BeBeez).
CDP Venture Capital ha recentemente guidato anche il round di Energy Dome, la startup italiana che ha brevettato una nuova batteria basata sul ciclo termodinamico e sull’utilizzo dell’anidride carbonica per ottimizzare lo stoccaggio e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili (si veda altro articolo di BeBeez)