SEIF (Società Editoriale Il Fatto), editore de Il Fatto Quotidiano e di altri prodotti editoriali e multimediali quotato su Borsa Italiana, ha ceduto a Intesa Sanpaolo la sua quota del 34,04% di Foodquote srl, startup che opera nel settore della vendita online di prodotti alimentari ed è proprietaria della piattaforme Foodscovery (bottega digitale per l’acquisto di prodotti di alta gastronomia), Foodscovery Business (distributore digitale all’ingrosso di merci per l’alta ristorazione) e Alimentari24 (supermercato digitale di prossimità per la vendita di prodotti di largo consumo) (si veda qui il comunicato stampa).
L’operazione ha fruttato una plusvalenza del 35,7% a SEIF. La semestrale al 30 giugno di SEIF indicava un valore di carico di 933 mila euro per la partecipazione. Le risorse derivanti dalla cessione, ivi compresa la plusvalenza, saranno impiegate per perseguire il piano di sviluppo di SEIF.
La cessione si inquadra in un più ampio progetto di distribuzione alimentare integrata che prevede, tra l’altro, l’integrazione di Foodquote in Gilda srl (ex Acxelera srl). Gilda, con sede a Pescara, è un gruppo industriale integrato dalla logistica fino alla distribuzione e vendita online di prodotti alimentari, secchi e a temperatura controllata, conto proprio e conto terzi. E’ stato fondato quest’anno dall’abruzzese Gruppo Di Cosimo e da Foodquote con l’obiettivo di mettere a fattor comune le rispettive esperienze e know how nello stoccaggio, distribuzione e vendita merci a temperatura controllata. Il Gruppo Di Cosimo nel settore della logistica e distribuzione delle merci dal 1980 ed è proprietaria del brevetto Shelter, container ecosostenibile per il trasporto merci a temperature differenti in grado di diminuire drasticamente le emissioni di CO2.
Foodquote è stata fondata a Foggia nel 2014 da Fabio Di Gioia e Mario Sorbo, supportati da un investimento di 500 mila euro da parte di Fira (Finanziaria Regionale Abruzzese), che gestisce il fondo Starthope, fondo di seed capital destinato a investimenti in startup che abbiano sede in Abruzzo.L’investimento da parte della casa editrice era stato di 250 mila euro per la quota iniziale, ma poteva essere incrementato sino a salire fino al 12% in relazione al raggiungimento di target concordati e fino al 20 % con un accordo di media for equity (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione era stata parte di un aumento di capitale più ampio al quale avevano partecipato anche Digital Magics, Fira, i business angel Claudio Di Zanni e Rosario Didonna e il gruppo editoriale tedesco Axel Springer. Fira aveva ceduto a SEIF l’intera sua quota del 21,9% in Foodquote nel maggio 2019 per 220 mila euro (si veda qui il comunicato stampa) e SEIF aveva sottoscritto un aumento di capitale di Foodquote per 162 mila euro lo scorso gennaio. Foodquote ha chiuso il 2018 con ricavi per 177 mila euro, un ebitda negativo di 360 mila euro e una posizione finanziaria netta di 739 euro (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Cinzia Monteverdi, presidente e amministratore delegato di SEIF, ha dichiarato: “Abbiamo investito in Foodquote, grazie a una call for innovation organizzata per noi dall’incubatore Digital Magics, nel 2015 avendone immediatamente apprezzato la carica innovativa, la visione chiara di un settore già emergente come il food delivery e l’obiettivo di valorizzare i prodotti artigianali italiani. L’ingresso in Foodquote di un intermediario finanziario di grande prestigio come Intesa Sanpaolo rappresenta per Gilda un’occasione ulteriore di crescita per raggiungere traguardi ancora più ambiziosi”.
Luca D’Aprile, consigliere delegato all’innovazione di SEIF e presidente uscente del Consiglio di amministrazione di Foodquote, ha aggiunto: “Sono orgoglioso di aver lavorato alla trasformazione di Foodquote nel corso del tempo, da marketplace classico nel B2C a player di riferimento nella distribuzione alimentare B2B, per poi integrare la società all’interno del gruppo abruzzese Di Cosimo con cui abbiamo dato vita al Progetto Gilda, che, sono certo, darà grandi soddisfazioni agli investitori”.