Manni Oil, startup innovativa nel settore olivicolo toscano, specializzata nella produzione di olio extravergine d’oliva di alta gamma, ha incassato un round da 4 milioni di euro tra equity e debito. Tra gli investitori rientrano Duncan Niederauer, ex ceo del New York Stock Exchange, e Keith Stoltz, titolare dell’omonima società immobiliare. Blue Ocean Finance è stata consulente finanziario della startup nell’operazione (si veda qui il comunicato stampa).
L’operazione è stata realizzata combinando un aumento di capitale da 2,55 milioni di euro a un mutuo ipotecario pari a 1,4 milioni di euro, sottoscritto con un istituto bancario europeo.
Manni Oil è nata nel 2001 dall’idea di Armando Manni, il quale sviluppa il rivoluzionario processo di produzione proprietario MANNI® Live Oil. Un olio ricco di antiossidanti, biologico e certificato Igp Toscano, sviluppato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’Università di Firenze. L’olio, tra i più cari al mondo (230 euro al litro), è estremamente apprezzato da diverse star di Hollywood e Chef tre stelle Michelin, tra cui Thomas Keller.
E’ previsto per il prossimo futuro un nuovo round di raccolta fondi per supportare le fonti di ricavo derivanti dall’up-cycling e l’ingresso in mercati internazionali non attualmente presidiati. I proventi del round saranno impiegati per supportare l’espansione di Manni Oil e per finanziare il progetto “TPO – The Perfect Oil” che prevede la costruzione del primo frantoio al mondo ad economia circolare. Il progetto introdurrà una nuova linea di olio – l’olio “Per Voi” – e due nuove fonti di ricavo derivanti dall’up-cycling degli scarti di produzione.
“Col nuovo frantoio aumenteremo di 20 volte la produzione, con l’obiettivo di arrivare a 40 mila litri nel 2021. Con questo progetto puntiamo ad espandere l’eccellenza olivicola italiana nel mondo”, ha dichiarato Armando Manni, fondatore di Manni Oil.
Giuliano Gigli, fondatore di Blue Ocean Finance, ha commentato: “Abbiamo iniziato a seguire Manni nel 2017 riconoscendone le grandi potenzialità. L’appeal del prodotto e l’ambizione del progetto hanno permesso di coinvolgere grandi investitori internazionali. La strutturazione finanziaria, pianificata sin dall’inizio, ha permesso di ottenere debito bancario ingente anche in fase di startup”.