Yobs Technologies, startup californiana, ma con cuore italiano, che innova l’HR attraverso lo studio della personalità, dei soft skills, e dell’emotional intelligence, ha raccolto 2 milioni di euro nel suo round seed, raggiungendo una valutazione di 10 milioni di euro. Tra gli investitori, lo psicologo Adam Grant, Lucy Guo (fondatrice dell’unicorno della Silicon Valley Scale AI), e l’ex Head of Product di Ironclad e Facebook Kat Orekhova (si veda qui il comunicato stampa).
Il round segue quello da 2 milioni di dollari dell’ottobre 2019, che era stato sottoscritto dagli angeli di Italian Angels for Growth (IAG) e da Fabio Mondini de Focatiis (si veda altro articolo di BeBeez). La startup aveva chiuso un precedente round da un milione di dollari nell’agosto 2018, guidato da Acceleprise, acceleratore californiano che investe in società tecnologiche, al quale avevano partecipato tra gli altri anche Blacktop Capital e lo stesso Fabio Mondini de Focatiis. In precedenza Yobs aveva chiuso un round pre-seed da 250 mila dollari nell’aprile 2017 e (si veda Crunchbase).
Fondata dal francese Raphael Danilo e dall’italiano Federico Dubini con sede a Los Angeles, e dal 2020 incubata in I3P, l’incubatore del Politecnico di Torino, Yobs ha messo a punto una piattaforma “intelligente” che rivoluziona i processi di talent decision delle aziende per renderli più inclusivi, meritocratici e performanti e che, nell’era dei colloqui a distanza e delle videochiamate, risulta più che mai necessaria.
La startup ha infatti sviluppato una API (Application Programming Interface) che, attraverso video interviste, permette di raccogliere e analizzare più di 400 parametri e captare dati chiave come espressione facciale, sintassi, segnali comportamentali per analizzare parametri chiave per la performance, come personalità, intelligenza emotiva, capacità di apprendimento e fit dei team. Un approccio data-driven che garantisce processi interni oggettivi, spiegabili e giustificabili che tutelano i valori di diversity & inclusion.
Scelto tra gli altri da Nissan Motors, Nova Talent, ManpowerGroup e Leroy Merlin, il progetto di Yobs supporta dunque le aziende nella selezione dei candidati tenendo conto di uno spettro di dati più completo e rilevante, che valuta anche le soft skill: questo permette di velocizzare notevolmente i tempi di assunzione, migliorare la performance e la diversità. Nelle fasi di gestione del talento, inoltre, il software sviluppato da Yobs assiste le aziende per capire chi sia pronto per una promozione, come costruire team complementari, sviluppare e riqualificare i talenti, man mano che le posizioni diventano obsolete per l’evoluzione tecnologica. Si riesce così a gestire l’intera crescita di un individuo all’interno di un team e dell’azienda.
Federico Dubini, co-founder di Yobs, ha commentato: “Formare un team eterogeneo è una delle variabili che incidono sul successo delle startup e le imprese hanno bisogno di raggiungere gli obiettivi e valutare le performance dei propri dipendenti, soprattutto dalle nuove modalità di lavoro da remoto. Il futuro del lavoro vede aziende con team più remoti e diversi, con posizioni sempre più dinamiche che in media ogni due anni diventano obsolete. Per le aziende del futuro è d’obbligo sviluppare processi di selezione, gestione, sviluppo e riqualificazione del personale basati sul potenziale e non solo sul ‘pedigree’”.
“La capacità di raccolta finanziaria di due milioni di euro nei primi round di investimento testimonia la solidità tecnologica ed il potenziale di crescita del modello proposto da Yobs. La soluzione di Yobs intercetta una crescente richiesta d’innovazione nel settore delle risorse umane, offrendo strumenti che garantiscono efficacia, efficienza e trasparenza”, ha aggiunto Giuseppe Scellato, presidente di I3P.