Cambia marcia Cherry Bay Capital Group (CBC), piattaforma monegasca che affianca famiglie industriali e imprenditori con un modello integrato di multifamily office, tra wealth advisory e investimenti di private capital, sinora attraverso l’organizzazione di club deal. Su quest’ultimo fronte, infatti, insieme a primarie famiglie industriali ha avviato il Cherry Bay Capital Investment Club, un’iniziativa che unisce i benefici sia del club deal sia della holding privata di investimento, secondo il modello innovativo del cosiddetto pledge fund (si veda qui il comunicato stampa).
Una prima anticipazione del fatto che l’approccio agli investimenti da parte di Cherry By stava evolvendo in questo senso era stata data dalla società nel luglio 2021, in occasione dell’ingresso nel team di Luca Morandi (ex Quadrivio Group, Indaco Venture Partners, Argan Capital, oltre che ex General Electric Oil&Gas e Barilla), proprio per coadiuvare Mattia Rossi, cofondatore di CBC Group e managing partner di Cherry Bay Capital, alla guida del nuovo progetto di private capital (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel dettaglio, a differenza di quanto fatto sinora, quando Cherry Bay organizzava in club deal con i suoi clienti singoli investimenti in pmi italiane, attraverso la costituzione di singoli spv, il nuovo corso vede ora la costituzione appunto del nuovo veicolo di investimento, Cherry Bay Capital Investment Club, per il quale è ancora in corso sino a fine giugno un primo aumento di capitale, al quale partecipano varie famiglie imprenditoriali. L’idea è che ciascuna ne sottoscriva una cifra compresa tra i 50 e i 500 mila euro, che rappresenta per ciascuno investitore il 5% dell’impegno complessivo, che indicativamente intende prendere nelle future opportunità di investimento, che verranno via via sottoposte ai soci dal team di Cherry Bay. I soci potranno poi di volta in volta decidere se partecipare in coinvestimento con Cherry Bay agli investimenti proposti, ma d’altra parte le regole di ingaggio per ciascun deal saranno sempre le stesse e vengono condivise al momento della sottoscrizione dell’aumento di capitale. A oggi i capitali raccolti dal veicolo hanno quasi raggiunto i 3 milioni di euro. Ma l’obiettivo finale è portare a bordo una ventina di famiglie e raccogliere impegni di investimento complessivi per un totale di 100 milioni di euro da investire in 3-5 anni.
Si tratta quindi di un modello flessibile che si focalizza su operazioni di minoranza in pmiI italiane, che rappresentano eccellenze con vantaggi competitivi differenzianti e in grado di esprimere posizioni di leadership nei rispettivi settori con l’obiettivo di affiancare imprenditori e manager senza discontinuità nella gestione aziendale per la crescita dell’azienda e nella progressiva e sostenibile creazione di valore nel medio-lungo periodo.
Mattia Rossi e Luca Morandi, insieme alla guida di Cherry Bay Capital Investment Club, saranno affiancati da Martina Grossi, entrata in Cherry Bay Capital nel 2020 come senior associate, e da Luigi Capitani in qualità non-executive partner. Prenderanno parte al progetto, inoltre, in qualità di Board Member, anche Ettore Riello dell’omonimo gruppo leader nell’industria del riscaldamento, e Bernardo Cassia di SFH, holding che fa riferimento al gruppo modenese leader in ambito automazione e tecnologie per il settore della ceramica fondato da Franco Stefani, oltre a Michele Padovani, Co-fondatore di Cherry Bay Capital Group.
In particolare, Mattia Rossi, co-fondatore di CBC Group, Managing Partner di Cherry Bay Capital e di Cherry Bay Capital Investment Club, ha commentato: “In Cherry Bay Capital riconosciamo l’importanza dell’imprenditorialità come motore dell’economia reale e siamo orgogliosi di condividere con primarie famiglie industriali un modello di finanza virtuosa in grado di connettere competenze, relazioni e patrimoni di famiglia a imprese di famiglia che, oggi più che mai, hanno bisogno di diventare grandi per rimanere belle”.
Luca Morandi, managing partner di Cherry Bay Capital Investment Club, ha aggiunto: “La struttura che abbiamo dato a Cherry Bay Capital Investment Club consente di coniugare la flessibilità del club deal al rigore e alla disciplina di investimento proprie degli investitori istituzionali e, come per gli alternativi illiquidi, unisce i vantaggi di bassa correlazione con l’andamento dei mercati finanziari e di alta diversificazione del rischio. Inoltre, la modalità di investimento prevalentemente in minoranza e la tipologia di coinvolgimento delle famiglie industriali che hanno aderito all’iniziativa, consente di avere accesso ad opportunità di investimento difficilmente raggiungibili attraverso strumenti tradizionali”.
Cherry Bay Capital Investment Club si pone l’obiettivo di identificare operazioni con dimensioni di investimento comprese tra i 10 e i 20 milioni di euro ciascuna, su target con fatturati compresi indicativamente tra i 10 e gli 80 milioni, con focus soprattutto nella fascia tra 20 e 50 milioni. La tecnicalità per ciascuna operazione sarà tailor-made sulle specifiche esigenze delle aziende target e della famiglia proprietaria.
Le partecipazione acquisite con il vecchio approccio di club deal continueranno nel frattempo a essere possedute dai singoli spv con cui erano state acquisite. Ricordiamo che nel giugno 2020 Cherry Bay a inizio giugno aveva investito 10 milioni di euro in equity e debito in Poggipolini, società attiva nella progettazione e produzione di viteria e componentistica critica in titanio e materiali speciali per l’industria aerospace, automotive e motorsport, che fa capo alla famiglia Poggipolini. Il club deal ha acquisito una quota di minoranza nel capitale e sottoscritto e un prestito obbligazionario convertibile (si veda altro articolo di BeBeez). Successivamente, nell’ottobre 2020 Cherry Bay ha invece promosso un club deal che ha investito in Tecnomatic, società è leader a livello internazionale nella progettazione, sviluppo e industrializzazione di sistemi di avvolgimento per statori dedicati all’auto elettrica. L’investimento, da 17,5 milioni di euro, è stato condotto parte in acquisto quote, parte in aumento di capitale con la sottoscrizione di una quota di minoranza e parte attraverso un prestito obbligazionario convertibile (si veda altro articolo di BeBeez).
Inoltre, a fine 2021, Cherry Bay ha partecipato sempre in club deal all’ultimo round dello sviluppatore IT Bending Spoons, al fianco diRed Circle Investments di Renzo Rosso, patron di Diesel; Nerio Alessandri, fondatore di Technogym, con la sua Alfin; la Zedef del rapper Federico Leonardo Lucia (in arte Fedez); la Akela di François De Brabant, fondatore di Jakala; la Andre Agassi Foundation for Education dell’omonimo ex tennista; la B Holding del business angel Fabio Cannavale; la Mavis di Federico Marchetti, fondatore di Yoox (si veda altro articolo di BeBeez)