Holding Industriale (Hind), holding di investimento dedicata alle aziende italiane di eccellenza, ha acquisito Albachiara, società di Bucine (Arezzo) specializzata nello sviluppo e produzione di abbigliamento leggero donna per alcune delle principali maison internazionali del lusso (si veda qui il comunicato stampa)., L’operazione è stata condotta da Hind per il tramite della controllata Holding Moda. A vendere sono stati i fondatori di Albachiara, Fabio Maggini e Barbara Burzi, che manterranno la gestione operativa dell’azienda, affiancati da Giulio Guasco, ad di Holding Moda. Hind è stata assistita da Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners.
Albachiara vanta un’esperienza pluridecennale nella confezione di abbigliamento leggero da donna (abiti, gonne, camicette, top). Anno dopo anno, la società è diventata una realtà di riferimento nel suo settore, grazie al contributo di più di 50 dipendenti altamente specializzati. Nel 2019 la società ha prodotto quasi 15 mila capi, per un fatturato complessivo di oltre 2 milioni di euro.
Fabio Maggini ha spiegato: “Conosco da tempo e ho avuto modo di apprezzare il progetto industriale di Holding Moda. Credo fortemente nell’aggregazione come unica maniera per Aziende come Albachiara di affrontare un mercato sempre più articolato ed esigente, ove la gestione delle dinamiche dimensionali e internazionali diventano sempre più cruciali per lo sviluppo”.
Claudio Rovere, fondatore e presidente di Hind, ha commentato: “Siamo molto soddisfatti di accogliere Fabio, Barbara e il loro team nel progetto Holding Moda, arricchendo il nostro gruppo industriale con 50 ulteriori maestranze altamente specializzate nella confezione di abbigliamento donna di lusso. Entrambi hanno condiviso la nostra idea di un progetto che sostenga la crescita dell’azienda nel lungo periodo facendo leva sulle persone e sul loro saper fare, oltre che sulle sinergie tecniche, produttive e gestionali rinvenienti dall’appartenenza ad Holding Moda”.
Si tratta della quarta acquisizione per Holding Moda, che lo scorso agosto ha rilevato RBS, società veneta specializzata nello sviluppo e produzione di capispalla per le principali maison internazionali del lusso (si veda altro articolo di BeBeez). Holding Moda, creata nel novembre 2017 e guidata da Giulio Guasco, ex manager di Fay (Gruppo Tod’s), Ralph Lauren, Miroglio e Harmont & Blaine, è una piattaforma costruita a partire da Uno Maglia, acquista da Hind nel 2008 e poi conferita alla subholding, che è una storica azienda di abbigliamento di Montevarchi (Arezzo) specializzata in jersey, che oggi produce capi made in Italy per una decina di grandi marchi del lusso, da Louis Vuitton a Givenchy, da Gucci a Alexander McQueen, da Saint Laurent a Chloé fino a Valentino, Ferragamo, Fendi, coprendo l’intero ciclo produttivo, dallo sviluppo campionario al taglio alla cucitura in parte affidata a laboratori esterni situati in Toscana e Umbria. Nel dicembre 2019 la subholding ha comprato poi una partecipazione in Alex&Co, con sede a Vinci (Firenze) e specializzato in pelletteria per brand del lusso. I ricavi complessivi del gruppo nel 2019 hanno raggiunto pro-forma quota 52 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
Fondata a Torino nel 2011, Hind è una holding che investe nei settori di eccellenza del made in Italy, con l’obiettivo di favorire processi di crescita, internazionalizzazione e ricambio generazionale. La holding sostiene, in particolare, progetti di filiera capaci di aggregare aziende italiane selezionate, organizzate in distinte subholding: appunto Holding Moda (abbigliamento B2B), HF&B (food&beverage) e La Fabbrica (comunicazione) e HParts (aftermarket per l’automotive). HParts è l’ultima nata, fondata a fine 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). In quell’occasione l’ad di Hind, Claudio Rovere, aveva spiegato a BeBeez: “Ogni subholding conduce investimenti di maggioranza in pmi italiane di eccellenza, per affiancare gli imprenditori che vogliono crescere e che entrando a far parte di un gruppo possono avvantaggiarsi di una serie di sinergie ed economie di scala non solo a livello commerciale, ma anche di ricerca e sviluppo, funzioni queste che vengono accentrate a livello di subholding, mentre le singole pmi acquisite mantengono la loro identità. Holding Industriale controlla ciascuna delle subholding, mentre la minoranza fa capo a diversi club deal di investitori privati che sono a loro volta una ventina di famiglie imprenditoriali italiane e alcune famiglie estere. Il nostro modello piace perché non chiediamo commissioni di gestione né un impegno preciso a monte. A oggi le nostre società hanno investito circa 30 milioni di euro tra sottoscrizione di quote di capitale e strumenti partecipativi in aziende italiane”.