Il Fondo Ipo Club 2, secondo veicolo della serie IPO Club, promosso da Simone Strocchi, fondatore del gruppo Electa (poi confluito nel gruppo Azimut) insieme al gruppo Azimut, ha acquisito il 2,6% di Next Geosolutions Europe (NextGeo), azienda specializzata a livello internazionale nel settore della geoscienza marina e nei servizi di supporto alle costruzioni e dì impianti offshore, controllata al 51,08% dal gruppo Marnavi, quotata sul mercato Euronext Growth Milan (si veda qui il comunicato stampa).
Tecnicamente IPO Club 2, subfund di IPO Club SCA SICAV RAIF, strutturata e gestita da Azimut Investments sa e di cui Electa Ventures srl è partner e advisor strategico, ha costituito la newco IPOC 8 srl, un veicolo di PIPE (Private investments in Public Equity) con una durata di 36 mesi, al quale sono state conferite azioni di NextGeo al prezzo di 6,34 euro l’una, rappresentative del 2,6% del capitale. A conferire le azioni sono stati, da un lato, VR Consulting srl, holding del ceo Giovanni Ranieri, che ha ceduto l’1,04% e resta ora con il 4,28% del capitale di NextGeo; e dall’altro Dynamic Europe srl, holding che fa capo al presidente Attilio Ievoli (anche ceo di Marnavi), che ha ceduto l’1,56% e resta ora con lo 0,8% del capitale. Al termine dell’operazione, quindi, IPOC 8 è ora partecipato al 57,94% da IPO Club 2, al 25,24% da Dynamic Europe e al 16,82% da VR.
IPOC 8 subentra all’impegno di lock-up sottoscritto da Dynamic e VR in sede di IPO per 12 mesi nei confronti
del consorzio di collocamento per il periodo residuo, al fine di continuare a garantire stabilità alla base
azionaria della società a seguito del conferimento. Inoltre, ai sensi dello statuto di IPOC 8, è previsto che i
soci siano vincolati a detenere le quote della stessa per un periodo di 36 mesi.
L’operazione, si legge nella nota diffusa ieri in serata, “è volta a favorire anche la strategia societaria di NextGeo finalizzata ad accrescere la solidità e la qualità della base azionaria, grazie all’ingresso di IPO Club2, fondo chiuso con un orizzonte di investimento di medio-lungo periodo con una forte attitudine supportiva di progetti M&A accrescitivi, nonchè particolarmente apprezzato dalla comunità finanziaria anche per la sua capacità peculiare di offirire a tendere, un eventuale incremento della quota di flottante di NextGeo”.
Attilio Ievoli, presidente di NextGeo: “È con grande soddisfazione che comunichiamo la messa a punto di
questa nuova operazione che ci consentirà di consolidare la nostra posizione sul mercato, grazie all’ingresso
di un nuovo partner finanziario di grande esperienza come Electa Ventures che, con il fondo IPO Club 2 di cui
è partner e advisor strategico, ha scelto di credere nel valore e nelle potenzialità del progetto di sviluppo
intrapreso da NextGeo. Siamo convinti che questo accordo aprirà nuove prospettive per il futuro incentivando
e favorendo i nostri piani strategici”.
Giovanni Ranieri, ceo di NextGeo, ha aggiunto “Questa operazione che vede coinvolto un partner
di assoluto rilievo in ambito finanziario contribuisce al rafforzamento della nostra strategia societaria
offrendole un ulteriore spunto di accelerazione. Con l’ingresso in Borsa, lo scorso maggio, abbiamo dato il via
a un nuovo corso evolutivo della nostra società, constatare che il progetto NextGeo è apprezzato e condiviso
ci motiva a continuare con grande slancio lungo la strada intrapresa”.
E Simone Strocchi, fondatore e presidente di Electa Ventures, ha concluso: “Con i fondi IPO Club, lanciati in joint venture con Azimut, e le nostre formule di pre-book abbiamo supportato la crescita di campioni di impresa che hanno tracciato sui listini borsistici tra le equity story più belle degli ultimi dieci anni. Rinnoviamo ora il nostro impegno a sostegno di imprese eccellenti anche con inedite formule di Private Investments in Public Equity (PIPE).
Per IPO Club 2 si tratta del secondo investimento, dopo quello annunciato lo scorso ottobre con l’acquisizione del 10% della società farmaceutica pisana C-Med Aesthetics attraverso il veicolo IPOC 7(si veda altro articolo di BeBeez). Intanto Simone Strocchi sta già lavorando al prossimo progetto, cioé quello di “un fondo commutatore che, da un lato, acquisti piccole quote di aziende quotate di medie o grandi dimensioni, ma comunque molto liquide e ben performanti, e dall’altro utilizzi quelle quote come merce di scambio per quote di piccole imprese quotate e poco liquide, trattate sui listini a valori oggi spesso davvero contenuti rispetto a fondamentali che evidenziano invece prospettive di crescita molto interessanti nel medio periodo”. Lo aveva raccontato a BeBeez a inizio giugno (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo da ultimo che NextGo ha avuto come corner investor della ipo, avvenuta lo scorso maggio, Smart Capital, holding di partecipazioni industriali con capitale permanente specializzata in investimenti di private equity e di private investments in public equity (PIPE) e VSL Club spa, società di investimento e consulenza specializzata in operazioni di club deal nel settore della logistica marittima (si veda altro articolo di BeBeez). In occasione della quotazione, NextGo ha accolto come investitori anche gli ex obbligazionisti del bond convertibile da 3,228 milioni di euro emesso da ABC Company, società benefit e veicolo di permanent capital, quotata a sua volta sul segmento professionale di EGM, che investe, direttamente e/o attraverso la strutturazione di club deal, in pmi italiane, che aveva proposto ai suoi sottoscrittori di avere rimborsi in natura appunto in azioni NextGeo (si veda altro articolo di BeBeez). Un’operazione, questa, che ha ripreso una struttura che in sostanza è quella di una pre-booking company, una evoluzione delle Spac, già progettata in passato proprio da Electa Ventures e utilizzata per acquisire e portare in quotazione Italian Wine Brands (attraverso il veicolo IPO Challenger) e Pharmanutra (con IPO Challenger 1).