Azimut Enterprises, controllata del gruppo Azimut, quotato a Piazza Affari, ha annunciato ieri l’acquisizione di Electa Ventures srl, parte di Electa Group, il gruppo fondato da Simone Strocchi, promotore di numerose Spac e pre-booking company, che da anni con Electa Italia affianca i principali protagonisti del private equity attivi nel paese, lavorando dietro le quinte per trovare la struttura migliore per i vari deal e che, sempre con Electa Italia, è anche advisor di gestione di fondi che investono in economia reale, come il nuovo Kairos Renaissance Eltif (KAIS Renaissance) (si veda qui il comunicato stampa).
Azimut ed Electa faranno leva sulle rispettive, sinergiche competenze per lanciare iniziative d’investimento in economia reale, attraverso un modello di business multi-partnership con gli operatori best in class del mercato, all’interno del quale Electa manterrà la propria natura di player e promotore di sistemi aperti: l’obiettivo è creare un partner di capitali costruttivo e sistemico, pronto ad affiancare le imprese italiane di valore.
L’operazione va a rafforzare una collaborazione che Azimut ed Electa hanno già avviato da qualche anno. Ricordiamo in particolare che Azimut insieme a Electa Ventures hanno lanciato nel 2017 IPO Club, un fondo chiuso nato per investire in pmi da accompagnare in Borsa (si veda altro articolo di BeBeez) e gestito da Azimut Libera Impresa sgr. Proprio di recente, lo scorso dicembre, IPOC 5, veicolo di investimento strutturato dalla stessa Electa e che fa capo a IPO Club, ha investito in Doxee, multinazionale dell’informatica quotata all’Euronext Growth Milan di Piazza Affari (si veda altro articolo di BeBeez), mentre nell’aprile 2021 il veicolo IPOC 4 ha comprato una quota di controllo di Arrow Special Parts, società italiana leader nella produzione di impianti di scarico ad elevate prestazioni per motocicli (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’aprile 2019 IPO Club tramite il veicolo IPOC 3 aveva comprato per 60 milioni di euro il 18,75% del capitale di Umbragroup, azienda leader nelle viti a ricircolo di sfera e negli attuatori elettromeccanici prevalentemente destinati al settore aerospaziale (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre IPO Club era stato anchor investor nel giugno 2017 di Ipo Challenger 1, la pre-booking company che ha poi investito e portato a Piazza Affari solo un mese dopo Pharmanutra, specializzata nello sviluppo di prodotti nutraceutici e dispositivi medici (si veda altro articolo di BeBeez). Inoltre IPO Club è stato anchor investor nel dicembre 2018 dell’aumento di capitale del gruppo di information technology Digital Value, a sua volta accompagnata in Borsa tramite la struttura Spac-in-Cloud sviluppata da Electa sulla piattaforma Elite Club Deal di Borsa Italiana (si veda altro articolo di BeBeez). IPO Club ha anche investito in partecipazioni di alcune Spac promosse da terzi e in emissioni obbligazionarie di pmi non quotate convertibili e non.
Guidata da Strocchi, insieme ai partner operativi Angela Oggionni, Daniela Deghi e Luca
Magliano, Electa si è infatti distinta negli anni per essere promotore di alcuni degli strumenti finanziari più innovativi del mercato italiano. Nel 2012 è stata infatti tra i promotori di Made in Italy 1, la prima Spac di diritto italiano a sbarcare sul mercato e che nel febbraio 2013 ha portato alla business combination con Sesa spa, oggi quotata sull’Mta (si veda altro articolo di BeBeez). Successivamente, nel 2015, Electa ha portato in borsa Italian Wine Brands, gruppo nato dall’integrazione tra Giordano Vini spa e Provinco Italia spa,
grazie all’iniezione di capitali freschi raccolti grazie alla sottoscrizione di bond convertibili emessi dal veicolo Ipo Challenger, una evoluzione della Spac (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto ad Azimut, ha chiuso il 2021 con 83,2 miliardi di euro di asset in gestione, di cui 4,6 miliardi in private markets (si veda altro articolo di BeBeez), numero che oggi è già salito a 4,7 miliardi su un totale di 81,7 miliardi di masse gestite. Ricordiamo che nel settembre 2019 Azimut aveva annunciato di essersi posta l’obiettivo di raggiungere quota 10 miliardi di euro di asset in gestione in economia reale entro i successivi 5 anni, pari al 15% delle masse gestite, facendo perno sulla piattaforma Azimut Libera Impresa (si veda altro articolo di BeBeez). Se il ritmo di crescita delle masse in private markets continuerà così, quindi, a fine 2024 l’obiettivo verrà addirittura superato.
Simone Strocchi, fondatore e Ppresidente di Electa Ventures, ha commentato:”Siamo convinti dell’opportunità di condividere con Azimut, in modo sempre più forte e determinato, la sfida di orientare capitali e risparmio nazionale, istituzionale e privato, verso investimenti a supporto della crescita di campioni d’impresa. Contiamo di portare in Azimut le nostre competenze, il nostro capitale umano con dna di innovatori, il nostro entusiasmo e la nostra determinazione, anche sulla scorta delle esperienze maturate e dei successi conseguiti, che hanno dimostrato come l’attenta guida di capitali costruttivi in imprese autoctone possa determinare, nel tempo, risultati a multipli sorprendenti. È nostro fermo obiettivo potenziare le proposte innovative di investimento e di supporto agli imprenditori da sviluppare in un ecosistema aperto a partnership con le migliori competenze del mercato”.
Gabriele Blei, amministratore delegato del gruppo Azimut, ha aggiunto: “Oggi rafforziamo la partnership con il team di Electa per proseguire nello sviluppo di prodotti e servizi negli investimenti alternativi. Azimut, grazie ai propri fondi di private markets, la crescita nel neo-lending e le professionalità che lavorano nel gruppo è diventato un partner per le imprese, sia per le esigenze di finanziamento che per le operazioni sul capitale. Con Simone ci siamo posti l’obiettivo di accelerare maggiormente su questo percorso e fornire agli imprenditori ulteriori soluzioni di investimento ad alto contenuto innovativo. L’accesso ai mercati e al credito, la gestione del Global Asset Management Team nei mercati quotati e non, lo sbocco sui mercati internazionali con 17 uffici nel mondo e gli investimenti nel fintech, fanno di Azimut un modello unico sul mercato che grazie alla forte integrazione tra gestione e distribuzione è capace di dare risposte concrete ai bisogni delle imprese e dei nostri clienti”.
Pietro Giuliani, presidente del gruppo Azimut, ha concluso: “Azimut ed Electa sono nate indipendenti rompendo gli schemi tradizionali grazie al proprio spirito d’innovazione; oggi abbiamo deciso di unire le forze per andare oltre e dare forma ad una proposta di investment banking innovativa, articolata e dinamica per sostenere le imprese campioni del Made in Italy che vogliamo accompagnare nello sviluppo con capitali e servizi a 360 gradi. I risultati conseguiti grazie alle competenze che stiamo attirando all’interno di Azimut, con una creazione di valore superiore alle 10 volte rispetto agli investimenti iniziali in società italiane, ci dà fiducia per il futuro”.