Un club deal di investitori privati organizzato da WindeX ha acquisito l’intero capitale di Frigotecnica Industriale Chiavenna spa, azienda leader nella progettazione e produzione di tecnologie per lo scambio termico per il settore industriale, alimentare e del trasporto refrigerato. A vendere è HO Partecipazioni, holding della famiglia De Peverelli (si veda qui il comunicato stampa). Contestualmente, l’assemblea dei soci ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione di FIC, confermando Giancarlo Balatti nel ruolo di amministratore delegato e nominando presidente Domenico Sibilio (ceo e co-founder di WindeX, oltre che equity partner di CDI Global) al posto della presidente uscente, Rossella De Peverelli,
Nel dettaglio, l’operazione, che è stata finanziata in parte con il supporto di Banca IFIS (agent & arranger bank) e Banca Sella (arranger bank), è stata finalizzata attraverso una nuova società veicolo partecipata, oltre che da WindeX, da investitori privati di primario standing legati al mondo dell’imprenditoria svizzera e italiana.
WindeX è stata assistita nell’operazione dallo studio Giovannelli e Associati per gli aspetti legali, dallo studio Maisto e Associati per gli aspetti fiscali, da Roland Berger per la commercial due diligence, da PwC Deals per la financial due diligence e da CDI Global in qualità di financial advisor. Il venditore è stato invece assistito dallo studio Dentons per gli aspetti di carattere legale, dallo Studio Addario e Partners quale consulente strategico,e da MIT.FIN che ha agito in qualità di financial advisor. Le banche sono state assistite sul piano legale dallo studio Simmons & Simmons.
FIC è una società italiana leader nella progettazione, realizzazione e distribuzione di scambiatori di calore
basati sulla tecnologia a piastre di tipo “pillow plate”; utilizzati, tra l’altro, nei settori della chimica, della
cartotecnica e dei termovalorizzatori per il recupero di energia termica, e di altre soluzioni per la
refrigerazione impiegate nel settore alimentare e nella distribuzione last-mile di prodotti surgelati.
La società, che a oggi conta più di 110 dipendenti, ha registrato un importante sviluppo nel corso degli ultimi
anni trainato dalla forte domanda di batterie di scambio termico, utilizzate principalmente per il recupero
energetico in ambito industriale, con una crescita annua del segmento superiore al 20% (CAGR 2019-2022).
La società prevede per il 2023 un fatturato di circa 25 milioni di euro, di cui circa il 50% realizzato all’estero, con ottima profittabilità e generazione di cassa, dopo aver chiuso il 2022 con 22,6 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 3,1 milioni e liquidità netta per 3,6 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
L’operazione è finalizzata a supportare ulteriormente il percorso di crescita di FIC attraverso investimenti volti all’ottimizzazione dei processi produttivi, in un’ottica di lean manufacturing, ed all’incremento della capacità produttiva installata, oltre a sostenerne lo sviluppo commerciale in alcuni mercati esteri particolarmente strategici come il Nord Europa e il Nord America. Infine, lo sviluppo di ulteriori soluzioni integrate di recupero termico pensate ad-hoc per specifici processi industriali (condensazione dei gas di combustione, raffreddamento di polveri e solidi granulari, liofilizzazione, etc.)sarà alla base delle nuove strategie di prodotto a conferma della leadership tecnologica e produttiva della società.
Domenico Sibillo, presidente di FIC, ha dichiarato: “FIC rappresenta un’eccellenza dell’industria manifatturiera italiana, riconosciuta a livello internazionale per il know-how tecnico, per le tecnologie produttive all’avanguardia e per la manodopera qualificata in grado di garantire prodotti caratterizzati da elevate performance sia in termini di scambio termico che di affidabilità”.
Rolando Benedick, presidente e co-founder di WindeX, ha aggiunto: “La futura gestione dell’azienda sarà all’insegna dello sviluppo tecnico e commerciale di nuove soluzioni per il settore industriale, pensate per il recupero del calore che ad oggi viene dissipato dai grandi impianti industriali, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica di diversi processi produttivi nell’ottica dello sviluppo dell’economia circolare”.
Quella di FIC è la seconda acquisizione per WIndex, dopo quella annunciata nel marzo 2022 del 100% dell’anconetana Messersì spa, leader europeo dei dumper cingolati da miniera. A vendere allora erano stati le finanziarie Finsei Partecipazioni e Marche Capital e l’ex presidente Valerio Fedeli. Anche in quel caso l’acquisizione era avvenuta tramite una nuova società veicolo, Dumpers Bidco spa, partecipata, oltre che da WindeX, da un club deal di investitori privati svizzeri e italiani (si veda altro articolo di BeBeez).
WindeX Investment Club è un veicolo di club deal che nel marzo 2021 ha raccolto 30 milioni di euro lanciato da Rolando Benedick (presidente), imprenditore svizzero già a capo del gruppo della gdo Manor e del Gruppo Valora nonché membro del board di numerose realtà internazionali come il Gruppo Galfa della famiglia Moulin (Galéries Lafayette e Carrefour) e Jacobs Holding. Benedick è affiancato da Domenico Sibilio, investitore ed equity partner del gruppo di consulenza CDI Global (si veda altro articolo di BeBeez). Al club deal partecipavano al momento del lancio sette imprenditori svizzeri e un imprenditore italiano, che si sono impegnati appunto a investire sino a un totale di 30 milioni nelle opportunità che verranno loro sottoposte dal team di WindeX, ma il veicolo è aperto all’ingresso di altri investitori, anche istituzionali, con conseguente aumento della capacità di investimento fino a 60 milioni di euro. Agli investimenti partecipano anche i due promotori di WindeX, in modo da assicurare l’allineamento degli interessi del management team con quelli degli investitori. Focus di WIndex è l’acquisizione di partecipazioni di maggioranza in aziende italiane di piccole-medie dimensioni, leader di nicchia e con un fatturato compreso tra 20 e 60 milioni di euro a supporto dei processi di crescita, managerializzazione e internazionalizzazione.