Mulan Group, azienda familiare cinese che produce più di 6 milioni di piatti pronti al giorno, nelle principali catene di supermercato e non solo, sia in Italia che all’estero, è entrata nel portafoglio di Tamburi Investment Partners(TIP) gruppo industriale quotato al segmento Euronext STAR Milan, socio attivo di numerose eccellenze imprenditoriali italiane ed estere. Obiettivo, la crescita e la quotazione (si veda qui il comunicato stampa di Mulan e qui quello di Tamburi).
Assieme a TIP hanno partecipato all’operazione tre investitori con specifiche competenze industriali. Si tratta di Antonio Marchetti ed Enrico Bolla, soci ed amministratori di Bertagni 1882, uno dei leader a livello internazionale nella produzione di ravioli, controllato del gruppo alimentare Ebro Foods, multinazionale spagnola che possiede anche il pastificio Garofalo. Il terzo è e Matteo de Brabant, presidente di Jakala spa (la società italiana del martech che nei giorni scorsi ha siglato il closing dell’acquisizione della business unit consultancy di H Farm).
Mulan Group è stata assistita dallo Studio Russo De Rosa Associati e da IProfessionisti. Tamburi Investment Partner è stato assistito dallo studio legale e tributario Fivelex.
Secondo quanto risulta a BeBeez, Tip e i tre manager/imprenditori hanno rilevato una quota di minoranza. Grazie a questo intervento, Mulan finanzierà un piano di investimenti da 20 milioni di euroin tre anni che dovrebbe portare a un fatturato di 50 milioni di euro entro il 2025. Dopodiché, l’intenzione è sbarcare in borsa.
A seguito dell’intervento nel capitale, nel nuovo cda di Mulan sono entrati Claudio Berretti (direttore generale di TIP), lo stesso Enrico Bolla, Michela Petronio (vice president di BluFuture, Corporate Venture del Gruppo Barilla) e Stefano Portu (fondatore e amministratore delegato di Shopfully, leader internazionale nel drive-to-store), gli ultimi due come membri indipendenti.
Mulan Group, fondata nel 2007 dalla famiglia Zhang, è ora guidata dall’ultima generazione. La giovane ad, Giada Zhang ha dichiarato: “Gli italiani amano sempre di più le cucine internazionali, con Mulan vogliamo essere un ponte culturale tra l’Asia e l’Italia grazie allo strumento più potente: il cibo. Grazie all’ingresso di Tamburi Investment Partner e dei nuovi soci portiamo competenze fondamentali per l’ulteriore crescita di Mulan che punta a diventare il player leader in Europa sul mercato del cibo asiatico”.
La società produce e distribuisce piatti tipici della cucina asiatica ma made in Italy, freschi e surgelati con ingredienti 95% italiani e 5% asiatici. Conta più di 50 dipendenti presso il sito produttivo si Cremona che occupa più di 5.000 mq. Distribuisce oggi direttamente online tramite il suo eCommerce, e su varie piattaforme di food delivery come Glovo e Getir, ma soprattutto in più di 8.000 punti vendita della grande distribuzione in Europa. Il 2020 si è chiuso con un fatturato di 4,2 milioni di euro, un ebitda di 1,4 milioni (il 33%) e una liquidità netta di 1,6 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).. Ma nel 2022 prevede si prevede di fatturare più di 15 milioni con una crescita nel periodo 2018-2022 superiore al 50% l’anno e una marginalità ai massimi livelli del settore.
Quanto a TIP, la società lanciata nel 2000 dal m&a advisor Gianni Tamburi per investire in società in forte sviluppo, con una capitalizzazione di 1,9 miliardi di euro, oggi ha un portafoglio di investimenti diretti e tramite club deal che alla valutazioni attuali ammonta a circa 5 miliardi di euro. Tip investe in minoranze qualificate di aziende italiane ed europee ad alta crescita, quotate e non. Un esempio tipico è il più recente investimento di TIP: la sottoscrizione, lo scorso marzo, di un aumento di capitale di 39,4 milioni di euro della quotata Landi Renzo in cambio di una quota di minoranza nelle cassaforti (Girefin e Gireimm) che detengono il 59,2% della società specializzata nei componenti e sistemi di alimentazione a metano, gnl, gpl e idrogeno (si veda altro articolo di BeBeez). L’investimento è stat fatto tramite il veicolo Itaca Equity, che secondo i progetti originari avrebbe dovuto essere un veicolo che intervenisse in special situation operando come advisor, restructuring manager ed equity provider, senza investire in crediti deteriorati poi eventualmente da convertire a capitale, così come fanno tutti gli operatori attualmente attivi sul mercato italiano, ma mettendo a disposizione di aziende, banche creditrici e stakeholder coinvolti competenze e capitali, diretti o tramite club deal ad hoc (si veda altro articolo di BeBeez).
Nelportafoglio di Tip figurano anche grandi nomi dell’industria e dell’eccellenza italiana tra cui Alpitour, Azimut Benetti, BetaUtensili, Moncler, quest’ultima in portafoglio da 2013, la Ferrari, il gruppo informatico Sesa. Dal 2019 Tip è il maggiore azionista di Oviesse (si veda qui altro articolo BeBeez), con il 25,14%, oltre che uno dei principali investitori nel gestore di spazi in coworking Talent Garden (qui un articolo di BeBeez) . Recentemente ha acquisito il 28,5 di Simbiosi, azienda attiva nella filiera dell’agrifood degli eredi di Giulio Natta (si veda altro articolo di BeBeez). In StarTip, dal 2017, concentra tutte le partecipazioni in startup e in società attive nel segmento del digitale e dell’innovazione.
Nel primo trimestre 2022 Tip ha riportato un utile netto di 3,3milioni con unpatrimonio netto consolidato dicirca1,16miliardi. Il trimestre, in assenza di rilevanti dismissioni, date le difficili condizioni di mercato, non è pertanto paragonabile allo stesso periodo del 2021, quando i proventi finanziari erano ammontati a più di 108 milioni di euro (6,5 milioni nel2022), dando origine a un utile di 48,8 milioni. (si veda qui la prima trimestrale del 2022), soprattutto grazie alla cessione tramite una procedura di Accelerated BookBuilding, di 10 milioni di azioni della quotata Prysmian a un prezzo unitario di 29,25 euro, che ha generato una plusvalenza, al lordo di commissioni e imposte, di circa 99,5 milioni. (si veda qui la prima trimestrale del 2021)
La quota di risultato delle partecipazioni collegate, nel primo trimestre 2022, è stato un provento di circa 4,4 milioni, che sarebbero stati 18,4 milioni se si fosse esclusa la quota di risultato negativo di Alpitour. Tali dati sono stati resi possibili grazie ai risultati positivi delle partecipate IPGH S.p.A., controllante del gruppo Interpump, OVS, ITH, controllante del gruppo Sesa.