Dopo il crollo di fatturato e redditività registrato da Eataly spa nel 2020 per colpa dei lockdown, la scorsa settimana ha preso in mano la situazione Tamburi Investment Partners (TIP), società di investimento quotata a Piazza Affari e azionista di Eataly dal 2014 attraverso il veicolo di club deal Clubitaly srl.
Il consiglio di amministrazione della società fondata nel 2003 da Oscar Farinetti, la sola azienda italiana del food retail internazionale che opera sia nella distribuzione sia nella ristorazione, ormai simbolo del cibo made in Italy di alta qualità, ha infatti nominato all’unanimità presidente Alessandra Gritti, cofondatore, vicepresidente e amministratore delegato di TIP. Un avvicendamento che segue la trasformazione della società da srl a spa avvenuta lo scorso dicembre 2020 e due aumenti di capitale condotti sempre nel corso del 2020 (si veda qui Italia Oggi e qui altro articolo di BeBeez).
Alessandra Gritti era già consigliere d’amministrazione del gruppo e succede nel ruolo di presidente esecutivo ad Andrea Guerra, che lo scorso gennaio ha lasciato Eataly per accettare il ruolo di ceo di LVMH Hospitality Excellence, la controllata del colosso del lusso francese che comprende Hôtels Cheval Blanc e Belmond Hotels & Luxury Trains. Nicola Farinetti, figlio di Oscar e amministratore delegato di Eataly da inizio 2020, ha dichiarato: “Siamo molto felici di poter vedere ancor più coinvolta nel gruppo Eataly, come presidente, una professionista stimata da tutti come Alessandra Gritti. La sua nuova carica conferma in pieno l’unitàdi intenti dei soci e rappresenta un ulteriore rafforzamento del gruppo per le sfide future”.
Nella Relazione finanziaria annuale per il 2020 di TIP predisposta per l’assemblea del 29-30 aprile, si legge che Eataly è presente in Italia, America, Medio ed Estremo Oriente e sta attuando un piano di nuove aperture in alcune delle principali città del mondo, attraverso punti vendita diretti e in franchising. Tuttavia, la società ha subito l’impatto del virus per le forti restrizioni all’attività di ristorazione in tutto il mondo, in particolare nel Nord America dove da sempre ha generato ottime redditività e crescite.
I risultati preliminari di Eataly relativi all’esercizio 2020 indicano infatti ricavi di circa 353,4 milioni, in calo del 29% rispetto ai 501 milioni del 2019, un ebitda negativo di circa 14,6 milioni e un indebitamento finanziario netto di 116 milioni. E il futuro è ovviamente incerto. “Le previsioni economiche per il prossimo esercizio sono fortemente condizionate dai tempi e modalità della regressione della pandemia che ad oggi risultano molto incerti pur se l’avanzamento della campagna di vaccinazione negli Stati Uniti potrebbe avere effetti positivi per Eataly”, si legge ancora nella Relazione annuale.
Sempre come risulta dalla Relazione annuale, TIP a fine 2020 possedeva il 43,24% di Club Italy e dalla visura camerale oggi il resto del capitale include il Gruppo Ferrero (7,28%), Lavazza Capital (5,48%), Finconcordia (famiglia Biscarini, 5,46%), Plg One (famiglie Miciano-Domenichini, 5,46%), la VB Invest (newco di Valerio Battista, ceo di Prysmian, 5,05%), la società immobiliare Viris (5,05%), la società immobiliare Morgran Italia (3,93%), varie altre fiduciarie e Poltronesofà con una piccola quota dello 0,07%. Si tratta di quote che nel tempo si sono modificate rispetto a quelle iniziali, quando era stato condotto l’investimento nel 2014, con TIP che allora aveva il 27,2% di Clubitaly (si veda altro articolo di BeBeez). ClubItaly aveva acquisito allora il 20% di Eataly srl con un investimento da 120 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). A vendere era stata la Eatinvest srl, controllata dalla famiglia Farinetti, che aveva poi in parte reinvestito in Eataly. Successivamente Clubitaly era sceso al 19,74% di Eatly srl.
A oggi Eatinvest controlla Eataly al 58,11%, mentre il resto del capitale fa capo per il 19,74% a Società semplice Carlo Alberto di Baffigo Filangieri e della moglie Elisa Miroglio per un altro 19,74% appunto a Clubitaly, mentre il resto è distribuito tra Coop Alleanza 3.0 Società cooperativa (1%), Giulio Napoli (0,99%)e Servizio Italia società fiduciaria (0,3%).
Nel corso del primo trimestre 2020, Eataly ha finalizzato un aumento di capitale gratuito mediante utilizzo di tutti i 46 milioni delle riserve e varato un secondo aumento di capitale a pagamento da 25 milioni di euro (si veda qui altro articolo di BeBeez), di cui è stata sottoscritta la prima tranche per 15 milioni. Di questi 15 milioni, Clubitaly ha sottocritto la sua parte con un investimento di circa 2,9 milioni (si veda qui la trimestrale di TIP al 30 marzo 2020) e questo grazie a un aumento di capitale di Clubitaly che ha portato TIP a possedere a fine marzo dello scorso anno una quota del 30,2% del veicolo di clubdeal. Nel corso del secondo trimestre dell’anno TIP è poi salito all’attuale 43,24% del capitale di Clubitaly (si veda qui la semestrale di TIP al 30 giugno 2020).
Ricordiamo infine che nel settembre 2019 Eataly ha ceduto a Coca Cola HBC Italia della sua quota di Acque Minerali srl, società produttrice di acque minerali e bibite a marchio Lurisia, sulla base di una valutazione di 88 milioni di euro, incassando 29 milioni di euro per la sua quota. Coca Cola ha acquistato il 100% dell’azienda, comprando anche le quote della famiglia Invernizzi e del fondo IdeA Taste of Italy, gestito da Dea Capital Alternative funds sgr, che aveva investito nel gennaio 2017 (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel maggio 2019, Eataly Net srl, la società controllata di Eataly che gestisce l’e-commerce del gruppo, ha acquistato il 49,47% dai soci si minoranza e cioé da 360 Capital Partners (25,26%), Franco Denari (4,21%) e A. Casalini (20%), per un valore complessivo di 8,2 milioni, da versarsi in tre tranche annuali dal 2019 al 2021. A seguito della transazione, Eataly detiene ora il 100% del capitale sociale di Eataly Net. La società era stata fondata nell’aprile 2013 da Eataly, 360 Capital e Denari (si veda altro articolo di BeBeez).
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