di Emanuele Boschi, Laura Germinara, Ettore Andreani e Fabio Cambi
partner BL Studio legale Tributario
In passato si è sempre parlato in altri contesti di “autunno caldo”, ma nel 2021 la primavera sarà davvero “calda” per le imprese. Nel secondo trimestre 2021 in Italia si incroceranno infatti una serie di fattori di contesto che saranno da monitorare con attenzione:
- Aggregazioni bancarie (UBI/Intesa, Creval/Credit Agricole e forse altre tra cui Mps/Unicredit e Banco BPM/BPER).
- Normativa vigilanza, criteri più rigidi di definizione default: dal 1° gennaio è sufficiente avere semplicemente un arretrato per più di 90 giorni (si veda Report NPL 2020 di BeBeez per gli abbonati a BeBeez News Premium, ndr).
- Fine del “Grace period” post Covid19: fine moratorie e fine blocco dei licenziamenti (si veda altro articolo di BeBeez, ndr).
- Normativa della crisi: il Correttivo al Codice della Crisi d’impresa definito a fine 2020 porterà i suoi effetti nel corso del 2021 (si veda altro articolo di BeBeez, ndr).
Sulla base del contesto sopra descritto le imprese in fase del periodo rinnovo fidi o nella richiesta di nuovi fidi si troveranno quindi a dover fronteggiare:
- Cumulo fidi relativo ad aggregazioni bancarie, spesso a valere sulle forme tecniche di più ampio utilizzo o maggiormente tirate da ciascuna azienda
- Maggiore rigidità nella lettura delle anomalie bancarie
- Revisione del Risk Appetite Framework delle singole banche, con riduzione del risk appetite sui settori merceologici più colpiti dal calo di fatturato nel 2020
- Bilancio 2020 che risentirà degli impatti Covid e relativo ricalcolo rating bancario
- PTF commerciale in deterioramento, con allungamento dei tempi medi di incasso, turnover in diminuzione ed aumento del ratio insoluti/PTF totale, minore turnover
- Tensione sulla valutazione degli asset posti a garanzia, con effetti sul LTV o la richiesta di ripristino dei margini di garanzia
- Verifica quotidianamente i saldi dei conti correnti con maggior attenzione a quelli che si usano soltanto raramente
- Approccio “first come, first served” dei creditori, non appena verranno rimosse le moratorie e i limiti alle azioni esecutive.
Per questo motivo come Studio, che da sempre assiste le imprese nella gestione finanziaria, sia ordinaria sia straordinaria con un consolidato track record sia per le operazioni di nuova finanza sia nel restructuring, stiamo consigliando alle aziende nostre clienti una serie di mosse:
- Assessment della situazione banche analizzando valutando gli impatti delle aggregazioni bancarie in chiave di cumulo fidi e forme tecniche maggiormente impattatte.
- Anticipare dialogo con le banche, preparando un set documentale ben strutturato e completo, per mitigare i rischi in fase di rinnovo ed evitare richieste di integrazione documentale che ritardano il momento della delibera.
- Valorizzare la disponibilità di operatori second tier (banche deboli nell’area di insediamento) o challenge bank (tipo banche online, new bank ecc) per accedere a nuova finanza a breve prima dell’effettiva ridiscussione dei fidi.
- Utilizzare strumenti creditizi agevolati per ridurre esposizioni a medio lungo o per rifinanziare le esposizioni estero, privilegiando le banche tradizionali per le linee a breve o autoliquidanti.
- Valutare le implicazioni creditizie e legali (covenant/condizioni per il beneficio) delle esposizioni che hanno beneficiato delle garanzie Covid rispetto alla struttura complessiva del debito societario.
- Analisi del sottostante del PTF commerciale, individuando lo strumento più efficace e il miglior rapporto rischio/onerosità (o fattore di sconto, nel caso di cessioni pro soluto).